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20 Ott [15:20]

Gasly e la Red Bull che lo snobba:
"Avrei meritato un'altra chance"

Massimo Costa - XPB Images

Non è facile essere PIerre Gasly. Ci spieghiamo. Il francese ha fino ad oggi disputato due stagioni eccezionali con l'Alpha Tauri e ha dimostrato senza ombra di dubbio di meritare una seconda chance con la Red Bull (che lo aveva lanciato nel 2019 salvo poi retrocederlo in Toro Rosso nell'agosto di quel campionato) considerando il fallimento di chi l'ha sostituito (Alexander Albon) e di Sergio Perez, la vera delusione del 2021 assieme a Valtteri Bottas. Eppure, Gasly continua ad essere parcheggiato nella squadra di Faenza e per la prossima stagione, Perez rimarrà il compagno di squadra di Max Verstappen. 

Per questo diciamo che non deve essere facile essere Gasly: sapere di poter fare molto di più con una monoposto ancora più competitiva di quella che guida, ma non capire la metodologia, le scelte, di Christian Horner ed Helmut Marko. Certo non è l'unico, diciamo che praticamente tutto il paddock fatica a capire le decisioni della Red Bull per quanto concerne i piloti... "Penso di avere corso a un buon livello questa stagione, sicuramente migliore del 2018 quando poi alla fine di quell'anno mi era stata data la possibilità di passare nel team Red Bull. Ritengo che ora, avendo maggiore esperienza, avrei potuto meritare un'altra opportunità nella prima squadra, ma questa è la loro decisione che comunque non blocca la mia motivazione".

Gasly spiega: "Il mio obiettivo è tornare nel team Red Bull e non c'è da sorprendersi se voglio guidare una monoposto che mi permetta di lottare per vincere gare e puntare al titolo iridato. Lavoro per questo ogni giorno da anni. In Red Bull hanno dunque preso la decisione di confermare Perez anche per il 2022 e va bene così, sono felice che stiano vivendo una stagione di grandi successi. Io cercherò di fare sempre meglio per raccogliere i frutti quando sarà il momento".



Gasly non vuole certo fare la fine di piloti di valore che l'hanno preceduto nel team diretto da Franz Tost, come il connazionale Jean-Eric Vergne, Sebastien Buemi, Jaime Alguersuari rimasti fuori dal Mondiale F1 dopo gli anni in Toro Rosso, e anche Carlos Sainz volendo. E proprio traendo esempio dall'attuale pilota Ferrari, il quale avendo capito che non ci sarebbe stato spazio in Red Bull ha guardato altrove fuggendo da Marko (non senza polemiche) e trovando casa in Renault, in McLaren ed ora a Maranello, Gasly si era guardato attorno nei mesi scorsi per cercare di uscire dalle strette maglie della Red Bull per trovare sfogo in altre squadre come l'Alpine. Ma la conferma di Esteban Ocon e di Fernando Alonso lo hanno portato a rimanere in Alpha Tauri.

Gasly con l'Alpha Tauri ha ottenuto risultati incredibili, come la vittoria nel GP di Monza 2020, il secondo posto a San Paolo 2019 e il terzo a Baku 2021 per non parlare delle seconde file strappate a Imola 2020 e a Baku, Zandvoort e Istanbul 2021. Cosa dovrebbe fare di più un pilota per meritare la seconda Red Bull? Bisognerebbe chiederlo alla coppia Horner-Marko, ma non aspettatevi una risposta concreta. Gasly conta oggi 80 Gran Premi disputati, il prossimo anno supererà i 100 sempre con Alpha Tauri e sarà un ragazzo, un pilota, ancora più esperto, pronto per quel tanto atteso salto di qualità che spera di vivere nel 2023.