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23 Ago [15:51]

Hamilton avviato verso il titolo
Vettel inferocito per la gomma esplosa

Massimo Costa

Ci sono stati due Gran Premi del Belgio. Quello riservato alla Mercedes, con Lewis Hamilton che è andato a vincere facile davanti a un Nico Rosberg mai realmente in partita. E quello per la conquista della terza posizione che ha visto coinvolti Sebastian Vettel, Romain Grosjean e prima del ritiro anche Daniel Ricciardo. Ed è stata proprio la lotta per il terzo gradino del podio ad entusiasmare. La Ferrari con Sebastian Vettel ha tentato la via di una sola sosta che sembrava pagare. Il tedesco stava resistendo a Grosjean, che si era avvicinato notevolmente, guidando in maniera sopraffina, impedendo al pilota della Lotus di prendergli la scia sul rettifilo del Kemmel e di aprire il DRS.

Ma a 2 giri dal traguardo, poco dopo essere uscito dal Radillon, la posteriore destra della Ferrari di Vettel ha ceduto, praticamente come era accaduto a Nico Rosberg nelle prove libere del venerdì. Sebastian non l'ha digerita. D'accordo con la squadra aveva deciso di proseguire con il set degli pneumatici medi montati al 12° giro. Vettel non aveva ricevuto alcuna indicazione di un cedimento, non è mai uscito di pista, eppure la gomma Pirelli si è sfaldata. E per una pura questione di fortuna, lo ha fatto 500 metri dopo l'uscita del Radillon, non osiamo pensare cosa poteva accadere se fosse successo in piena Eau Rouge.

E anche per questo Vettel è inferocito e ai microfoni Sky ha subito dichiarato: "Meritavamo di essere terzi, abbiamo rischiato e la nostra scelta stava pagando. Poteva anche non essere così, queste sono le corse. Quello che è inaccettabile è come è avvenuto il cedimento e se si verificava qualche centinaio di metri prima non sarei qui a raccontarlo. È accaduto quel che è capitato a Rosberg venerdì e ci hanno raccontato la cavolata dei detriti o altro. Il cedimento della mia gomma non è dovuto a una foratura, è esplosa, è stato un guasto avvenuto senza alcun avvertimento. E ora non voglio dire niente sulla Pirelli".

Non saranno ore tranquille quelle che vivranno i responsabili della Pirelli. Dopo il problema similare verificatosi sulla Mercedes di Rosberg venerdì, Pirelli aveva analizzato tutte le gomme degli altri piloti non riscontrando lo stesso inconveniente e imputando il problema del tedesco a un detrito raccolto tagliando un cordolo. Ora con la dovuta calma i tecnici Pirelli dovranno fare gli adeguati controlli.

Terzo ha così concluso Grosjean, tornato meritatamente sul podio dopo Austin 2013 quando giunse secondo. Una gara aggressiva e di alto livello quella del franco-svizzero che ha riportato in alto la Lotus motorizzata Mercedes. Una Lotus che sta vivendo giorni difficili con quella ingiunzione ricevuta dall'ex terzo pilota Charles Pic che potrebbe mettere nei guai la squadra di Enstone. Gran quarto posto di Daniil Kvyat con la Red Bull-Renault che nei giri finali ha recuperato tre posizioni superando Kimi Raikkonen, Felipe Massa e Sergio Perez. Peggio è andata all'altro pilota Red Bull, Daniel Ricciardo, fermato troppo presto dall'improvviso spegnimento del motore mentre stava attaccando forte.

Perez voleva puntare al podio dopo la bella qualifica che gli aveva permesso di issarsi in seconda fila. Subito secondo per via della brutta partenza di Rosberg, il messicano della Force India-Mercedes non è riuscito a far meglio della quinta posizione, forse troppo afflitto dal consumo delle gomme. Sfortunato Nico Hulkenberg, neanche partito per perdita di potenza. Deludente la Williams-Mercedes, sesta con Felipe Massa e nona con Valtteri Bottas, costretto anche a un drive through per essersi ritrovato con tre gomme soft e una media dopo il pit-stop, errore bizzarro da parte dei meccanici. Buona gara per Raikkonen, settimo, che non poteva fare di più. Bene a punti Max Verstappen, ottavo, anche se troppo aggressivo in più di una occasione.

Marcus Ericsson ha recuperato un punto per sè e per la Sauber-Ferrari concludendo davanti al compagno Nasr. Inguardabili le McLaren-Honda di Fernando Alonso e Jenson Button, sfortunato Carlos Sainz che come Hulkenberg si è dovuto fermare prima del via. Ha poi proseguito a 2 giri di ritardo dai primi correndo da solo, contro nessuno fino al ritiro finale. Peccato anche per Pastor Maldonado: poteva puntare in alto come Grosjean, ma il motore lo ha piantato subito.

Photo 4

Domenica 23 agosto 2015, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 43 giri in 1.23’40”387
2 - Nico Rosberg (Mercedes W06) - 2"058
3 - Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 37"988
4 - Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 45"692
5 - Sergio Perez (Force India VJM08-Mercedes) - 53"997
6 - Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 55"283
7 - Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 55"703
8 - Max Verstappen (Toro Rosso STR10-Renault) - 56"076
9 - Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 1'01"040
10 - Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari) - 1'31"234
11 - Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 1'42"311
12 - Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 1 giro
13 - Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
14 - Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
15 - Roberto Merhi (Manor 04-Ferrari) - 1 giro
16 - Will Stevens (Manor 04-Ferrari) - 1 giro

Ritirati
Carlos Sainz
Daniel Ricciardo
Pastor Maldonado
Nico Hulkenberg

Il campionato piloti
1.Hamilton 227; 2.Rosberg 199; 3.Vettel 160; 4.Raikkonen, Massa 82; 6.Bottas 79; 7.Kvyat 57; 8.Ricciardo 51; 9.Grosjean 38; 10.Verstappen 26; 11.Perez 25; 12.Hulkenberg 24; 12.Nasr 16; 14.Maldonado 12; 15.Alonso 11; 16.Sainz 9; 17.Ericsson 7; Button 6.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 426; 2.Ferrari 242; 3.Williams-Mercedes 161; 4.Red Bull-Renault 108; 5.Lotus-Mercedes 50; 6.Force India-Mercedes 49; 7.Toro Rosso-Renault 35; 7.Sauber-Ferrari 23; 9.McLaren-Honda 17.