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24 Mag [13:14]

Hamilton e la Ferrari: ecco
perché non gli conviene...

Massimo Costa

Chiamiamole suggestioni pre-estive, se volete. Accade sempre, nel mondo della informazione sportiva, che si paventano arrivi strepitosi di famose stelle in questa o quella squadra di calcio, cose che poi puntualmente non accadono. Nel nostro mondo, quello del motorsport, succede che qualcuno nel Daily Mail, molto venduto, ma neanche tanto prestigioso (come si suol dire quando si cerca di identificare la qualità) essendo uno dei tanti tabloid inglesi, se ne è uscito come niente fosse che Lewis Hamilton è prossimo a passare alla Ferrari.

Apriti cielo. Ovviamente, il tutto non è condito dalla minima dichiarazione, tanto meno da una smentita. Niente di tutto ciò. Ma questo è bastato per mandare in tilt le redazioni sportive di tutta Europa. Diciamo pure che nulla è da escludere, i colpi di mercato a sorpresa, seppur rari, sono accaduti dalle nostre parti, vedi l'arrivo a fine carriera di CR7 alla Juventus, Quindi, teniamo pure una fessura dei cancelli di Maranello aperta, hai visto mai...

Dunque, la storia è che Hamilton, il cui contratto con la Mercedes scade alla fine di questa stagione, arriverebbe alla Ferrari perché tanto gradito dal presidente John Elkann. Il sacrificato sarebbe Carlos Sainz, che però ha un contratto fino al termine del 2024 come Charles Leclerc, e quindi si verrebbe a creare una coppia da sballo composta dal sette volte campione del mondo e dal monegasco scalpitante. Che neanche un mese fa, era invece dato da qualche altro giornale (pare tedesco) verso la Mercedes se a Hamilton non verrà rinnovato per il futuro l'accordo, lasciando così un sedile libero nel box di Toto Wolff.

Ma perché Elkann si prenderebbe la briga di portarsi in casa il 39enne (il prossimo 7 gennaio) Hamilton? Spendendo tra l'altro cifre enormi considerando che Lewis viaggia sui 45 milioni annuali e forse non scenderebbe tanto volentieri da tale ingaggio. La prima idea che ci viene in mente è che Elkann, vedendo il 41enne Fernando Alonso viaggiare forte con la Aston Martin, abbia realizzato che in F1 l'età conta ben poco per essere vincenti. L'importante è mantenere alta la concentrazione, la forma fisica, la voglia di guidare. C'è chi non si arrende, e Hamilton potrebbe far parte di questa categoria, c'è invece chi non ce la fa più, come accaduto a Sebastian Vettel o Kimi Raikkonen.

Hamilton sta dimostrando di avere ancora intatto il talento che lo ha portato a disputare 315 Gran Premi, a vincere sette titoli iridati, 103 gare e firmare 103 pole. E una nuova sfida con la Ferrari potrebbe senza dubbio dargli ulteriore vitalità. Ma va messo nel conto che per lui sarebbe un salto nel vuoto. Il team è allo sbando benché Frederic Vasseur stia cercando di mettere pezze in qua e in là, manca un vero progettista, un piano di crescita, e neanche un Hamilton o un Verstappen riuscirebbero a cambiare l'attuale stato della squadra italiana. 

In F1, i campioni del volante possono fare ben poco se la monoposto non è vincente. Vedi Michael Schumacher in quei quattro anni precedenti all'avvio del travolgente percorso iridato con la Ferrari oppure Max Verstappen fino a ché la Red Bull non ha azzeccato la vettura o lo stesso Hamilton che ora con la Mercedes claudicante è felice se raggiunge il terzo gradino del podio.

Quale sarebbe il vantaggio per Lewis di arrivare un paio di anni in Ferrari, con il giovane Leclerc ansioso di vincere un mondiale? Praticamente nessuno. Mercedes è sempre stata la sua casa, lo ha allevato nel karting, erano del costruttore di Stoccarda i motori quando vinceva con la McLaren, ha conquistato sei mondiali con Wolff. E in futuro, quando deciderà di abbandonare le corse, sarà il tesimonial perfetto per la Mercedes che potrebbe, come si vocifera, anche trovargli un ruolo nella squadra di F1. Perché gettare alle ortiche tutto ciò per una avventura, certamente emozionante, ma piena di punti interrogativi, in Ferrari? Dove, del resto, hanno fallito altri campioni del mondo come Alonso e Vettel?

Siamo ormai in giugno, se Elkann vorrà veramente strappare Hamilton alla Mercedes dovrà fare in fretta. Wolff ha sempre dichiarato che sedersi a un tavolo con Lewis per discutere i contratti è un piacere, che tra di loro le cose hanno sempre funzionato. Prima di Miami, aveva dichiarato: "Stiamo parlando del rinnovo, così come abbiamo fatto negli ultimi tre anni. La verità è che tutto va bene, tra qualche settimana firmeremo il contratto". Certamente le cose possono cambiare, precipitare. 

Pensiamo però, che un punto di svolta potrebbe essere la W14 versione B. Se la Mercedes migliorerà nettamente e Hamilton capirà che potrà tornare a lottare per la vittoria, ecco questo aspetto sarà un passo fondamentale per rimanersene senza problemi con il team di Wolff. In caso contrario, se non si vedrà la luce, magari potrebbe anche pensare al ritiro oppure tentare l'azzardo Ferrari. Sempre che sia vera l'intenzione di Elkann di portarselo a casa.

Per concludere, Hamilton ha corso e vinto per Vasseur. Nel 2005, quando l'attuale team principal Ferrari gestiva in prima persona la squadra di F3 di nome ASM, Lewis vinse il campionato europeo mentre l'anno seguente, salito in GP2 sempre alla corte di Vasseur (il team aveva cambiato nome in ART) fece suo il titolo al debutto.