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25 Nov [8:56]

Hulkenberg, ad Adu Dhabi i saluti:
"Ma non mi sto ritirando, amo la F1"

Jacopo Rubino

Ad Abu Dhabi disputerà il suo 178esimo Gran Premio in Formula 1. L'ultimo, almeno per adesso. Liberato dalla Renault, che ha preferito puntare su Esteban Ocon, per Nico Hulkenberg non c'è posto nel Mondiale 2020. O meglio, uno sulla carta potrebbe esserci, quello rimasto in Williams, ma è lo stesso tedesco ad essersi chiamato fuori: "Non credo sia il volante giusto per me, e ad essere sincero non sono io la persona giusta per loro".

Ironia della sorte, la scuderia britannica è stata quella che lo lanciò nella categoria regina. Era il 2010, Nico esordì da campione GP2 al primo tentativo, impresa in precedenza riuscita al solo Lewis Hamilton, e con un curriculum da urlo nelle serie minori. In quell'anno mise a segno anche una incredibile pole-position a Interlagos, ma per motivi di budget la Williams scelse di appiedarlo. Hulkenberg accettò così di diventare riserva della Force India per il 2011, tornando definitivamente titolare per il 2012. Quel sacrificio, oggi, ha già detto che non lo ripeterebbe.

"È la cosa giusta da fare quando sei giovane e sei agli inizi. Ma quando sei avanti nella carriera è difficile da accettare, avendo gareggiato così a lungo", ha chiarito a Sky Sports. Con una precisazione: "Non mi sto ritirando. Amo la F1, amo competere. Posso farmene una ragione, dieci anni sono un periodo importante, ma di sicuro ne sentirò la mancanza quando il prossimo anno guarderò la prima gara dalla TV. Ci sono però altre categorie in cui potermi divertire".

Vincitore nel 2015 della 24 Ore di Le Mans, in questi mesi "Hulk" è stato accostato alla Formula E e alla IndyCar, scenari che non si sono però concretizzati. Sembra probabile invece un 2020 sabbatico, o comunque non a tempo pieno in pista: "Verrò messo alla prova, tutta la mia vita è stata legata alle corse e ora ci sarà un bel cambiamento".

Dispiacerà non averlo mai visto una volta sul podio come avrebbe meritato, nonostante tanti risultati di rilievo con squadre di metà classifica. Anzi, gli exploit di Pierre Gasly e Carlos Sainz nell'ultimo GP in Brasile hanno reso Nico l'unico pilota in griglia a non aver mai chiuso in top 3, rookies esclusi. Per sfatare la maledizione resta un ultimissimo tentativo, chissà che non accada l'impossibile.