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14 Set [17:00]

I track limits congelano gara 2
Quali soluzioni per questo problema?

Mattia Tremolada

È una situazione senza precedenti quella che si sta verificando nella Formula Regional by Alpine, dove i risultati della seconda corsa di Spielberg sono stati congelati dai commissari, che ad oggi non hanno ancora rilasciato la classifica finale di gara 2. Il motivo riguarda il ripetuto abuso dei limiti della pista da parte dei piloti, argomento già al centro del fine settimana, in particolare nelle prove libere e nelle qualifiche, in cui sono stati cancellati molti tempi ai protagonisti, rei di aver messo le ruote oltre la linea bianca in curva 9 (nella foto sotto) e 10. In gara 1, invece, non erano arrivati dalla direzione gara provvedimenti e nessun pilota era stato sanzionato.

Anche nella corsa conclusiva di domenica sembrava che la gara fosse stata svolta regolarmente, ma alle ore 18:21 è stata pubblicata una nota ufficiale che recita: “In seguito al report della direzione gara a proposito dei track limits, i commissari (Matteo Perini, Steve Stringwell e Günther Kremel) ordinano alla direzione gara di analizzare tutti i filmati on board delle vetture e i video delle telecamere a circuito chiuso, al fine di contare tutti i track limits commessi in curva 9 e 10 in gara 2. Fino a quel momento, i risultati rimarranno provvisori”. Saranno puniti con 10” di penalità tutti i piloti che avranno commesso almeno cinque abusi dei limiti della pista, con la classifica che potrebbe dunque essere stravolta.



A questo punto sorge spontanea una domanda: ha senso utilizzare un metodo di giudizio così inflessibile e severo, che potenzialmente può ricostruire a tavolino la classifica di una gara bella e di alto livello, con i primi due piloti separati da un solo secondo al termine di un confronto serrato a colpi di giri più veloci. Ad occhio nudo, per chi ha seguito la gara, non è parso che i protagonisti abusassero dei limiti del tracciato in maniera eccessiva e sistematica, regalando anzi uno spettacolo di livello, a cui ormai la Formula Regional by Alpine ci ha abituato.

Ha dunque senso imporre con tanta severità di rispettare i famigerati limiti della pista? Imporre regole così rigide fa bene al motorsport? Mettere le ruote esterne oltre la linea bianca in quattro occasioni in una gara di 21 giri, rappresenta davvero un vantaggio determinante da punire con ben 10” di penalità? È assai probabile che questo pugno di ferro sia un monito in vista del prossimo appuntamento, in programma a Valencia, dove le vie di fuga in uscita dalle curve sono state asfaltate. A questo va aggiunto che i cordoli del circuito spagnolo sono bassi e piatti, e non rappresentano dunque in nessun modo un limite fisico al tracciato, invogliando i piloti ad andare oltre la riga bianca.

Certo, le regole sono regole, e come tali vanno rispettate, e il nostro non è ovviamente un invito a legalizzare l’estremo opposto, con un’eccessiva libertà che potrebbe portare a situazioni di pericolo, come accaduto nel 2019 ad Austin In Indycar (video), quando James Hinchcliffe e Felix Rosenqvist incrociarono le proprie linee completamente fuori dai limiti della pista, cosa concessa dalla direzione gara americana, decisamente più permissiva rispetto a quelle a cui siamo abituati in Europa.



Tuttavia, solamente lo scorso giugno, la federazione tedesca aveva stabilito che per tutto il fine settimana della F4 nazionale non ci sarebbero stati provvedimenti proprio per i track limits in curva 9 e 10 del circuito di Spielberg, e nel corso dell’evento non si sono create situazioni pericolose, con i piloti che non hanno fatto un eccessivo abuso degli stessi limiti della pista, portando a termine tre corse ugualmente divertenti e sicure.

Perché non imporre un limite fisico? Sempre a Spielberg, in curva 1 (foto di copertina) e 3 è presente un cordolo parallelo al senso di marcia, cui i piloti si appoggiano per rimanere nei limiti della pista. Se preso con troppa violenza, la vettura lo scavalca, facendo non solo perdere tempo al pilota, ma rendendo anche facilmente individuabili i track limits. Curva 9 e 10 sono però troppo veloci per una soluzione di questo tipo, ma la velocità di percorrenza è molto simile a quella delle curve 6 e 7 (nell'immagine sotto).



In quel punto, proprio alla vigilia della stagione 2021, la FIA ha avvicinato la ghiaia alla riga bianca, stessa soluzione adottata a Spa alla Stavelot, rendendo impossibile di fatto per una vettura fare track limits senza mettere le ruote sulla ghiaia. Una soluzione pratica, efficiente, e tante volte invocata dagli addetti ai lavori, che metterebbe fine ad una diatriba noiosa, inutile ed antisportiva. Una soluzione che, ci rendiamo conto, non può essere adottata in ogni curva, ad esempio al Raidillion di Spa potrebbe risultare pericolosa, ma che nella maggior parte delle situazioni potrebbe risolvere la questione.