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9 Nov 2025 [13:14]

IL CASO
C'è un italiano in 1.fila in F1 dopo
16 anni, ma ai media non interessa

Massimo Costa - XPB Images

Gran Premio di Suzuka 2009, 4 ottobre. In pole c'è la Red Bull-Renault di Sebastian Vettel e al suo fianco in prima fila ecco la Toyota di Jarno Trulli, secondo tempo nella qualifica a 65 millesimi dal tedesco. Dietro, Lewis Hamilton con la McLaren.

Da quel giorno, nessun pilota italiano è più riuscito a partire dalla prima fila in un GP del Mondiale. Fino a oggi, 9 novembre 2025. Sono trascorsi 16 anni e a rompere questo incantesimo è stato il 19enne Andrea Kimi Antonelli, al suo primo anno di F1. Un fatto sportivamente clamoroso per l'Italia, che avrebbe meritato la dovuta attenzione sui media nazional. Invece no.

La Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo più letto, nel suo formato cartaceo relega la notizia in fondo alla prima pagina, taglio bassissimo, praticamente non si vede. Spazio al calcio ovviamente, poi al tennis, già, quello sport che fino a qualche anno fa per i giornali italiani praticamente non esisteva e ora, grazie a Matteo Berrettini prima e Jannik Sinner poi, domina ovunque.

All'interno, bisogna sfogliare fino alla pagina 58 per trovare l'articolo su Antonelli. Dopo il calcio, il tennis, il basket, il volley, il ciclismo, la motogp, il rugby. C'era un tempo in cui la F1 era trattata con i guanti sulla Gazzetta, la direzione attuale la snobba da qualche tempo, non manda neanche gli inviati sul campo a parte qualche gara. E la versione digitale? In basso, sotto mille altre notizie (Norris pole, Antonelli 2° bella Leclerc), mentre nella pagina dedicata, la prima notizia è su Leclerc.

E il Corriere dello Sport? Guardiamo il sito internet. Calcio, tennis, gossip con donnine mezze nude (ma non è un sito sportivo?), poi ecco, la F1. Il titolo? Dove vedere in TV la gara di Interlagos. Scoviamo l'articolo dedicato alla qualifica. Il titolo? Norris in pole, Leclerc terzo, Hamilton flop. E Antonelli? Non esiste per il Corriere dello Sport. Evidentemente il suo direttore Ivan Zazzaroni era distratto nel giudicare i concorrenti di Ballando con le stelle.

Chissà se qualche soddisfazione arriverà da Tuttosport. Andiamo sul web. Il bollettino della Juventus dedica uno spazio alla vittoria della Ferrari nel WEC, taglio centrale e a fianco questo: "Che show ad Eicma 2025, ecco tutte le foto delle ragazze più belle". Scrolliamo, non c'è traccia del GP del Brasile. Andiamo nello spazio dedicato alla F1: Eccoci: GP Brasile, Leclerc partirà terzo, Norris in pole. Male Hamilton e Verstappen. Perfetto, per Tuttosport, la prestazione di Antonelli in qualifica, prima fila per un italiano dopo 16 anni, non interessa.

Passiamo al web dei media cosiddetti politici. I più letti. Partiamo dal Corriere della Sera. Nulla nella homepage. Viriamo nella sezione sport. Scendiamo e scendiamo, ecco qualcosa di motorsport: la Ferrari vince nel WEC. Scrolliamo ancora e la notizia di F1 è quella della gara sprint, non della qualifica. Incredibile, la qualifica non c'è. Andiamo allora nella sezione F1, uguale. Non c'è traccia della qualifica. La prima notizia è quella della gara sprint, sotto la qualifica sprint. Si nota il gran lavoro della redazione: nelle due news, vi è la stessa identica foto di Norris. Tristezza.

Apriamo il sito di Repubblica. C'è subito un confortante riquadro sportivo: calcio, tennis, si parla di Ancelotti e poi un edificante: Ronaldo e il paragone con Beckham sulla bellezza. Va be... Scrolliamo e scrolliamo, niente GP del Brasile. Buttiamoci nella sezione Sport. Tennis, calcio, calcio, calcio, calcio ed ecco la F1: Norris in pole davanti ad Antonelli, Leclerc terzo. Nell'articoletto, due righe e mezzo su Antonelli, nessun cenno sul fatto che un italiano ritrova la prima fila in un Gran Premio dopo 16 anni.

Andiamo sul web de La Stampa. Nella home, riquadro sportivo dedicato alle ATP Finals di Torino, e ci sta considerando che è la città dove ha la sede il giornale. Poi, altro spazio sportivo per Juventus e Torino, c'è stato il derby e vabbè. Andiamo ancora giù, terzo riquadro sportivo e finalmente sotto il Milan, la F1: Norris in pole, Super Antonelli secondo davanti a Lecllerc. Almeno lo si cita nella dovuta maniera.

Chiudiamo la rassegna con Il Messaggero. Il giornale romano fa meglio di tutti. Nella home, taglio centrale, si parla di F1 con la giusta attenzione per Antonelli. Titolo: Antonelli fa il bis in Brasile, prima fila anche nel GP. Nella sezione sport è un po' troppo in basso, ma nel titolo: Norris ancora in pole, grande secondo posto di Antonelli. Articolo ovviamente ripetuto nell'apposito spazio F1 in primo piano. Nel pezzo, due paragrafi dedicati al pilota bolognese con tanto di cenno all'ultima prima fila di Trulli. Ma... qui si giocava in casa, l'articolo è del sottoscritto.

Riassunto: così funzionano i media in Italia. Non si educa il pubblico sportivo, si va a ondate. Ai tempi di Alberto Tomba lo sci era ovunque tutti i giorni, tv, radio, giornali, poi finita l'era Tomba, lo sci è diventato uno sport di nicchia. Come lo era il tennis prima dell'uragano Sinner. State certi che se Antonelli, come ci auguriamo, un giorno diventerà il Sinner della F1, allora le redazioni si sveglieranno improvvisamente dal loro torpore (come accaduto con Jannik appunto), scopriranno che oltre la Ferrari c'è anche un pilota italiano, e spareranno Andrea Kimi in prima pagina 24 ore su 24.

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