10 Apr 2003 [15:14]
INTERVISTA A ANDREA BELICCHI
«Mi rifarò a Magny-Cours»
Un terzo e un settimo posto. Con questi due piazzamenti nelle prime due gare disputate lo scorso weekend a Barcellona, Andrea Belicchi si è presentato al cospetto del campionato Renault V6 con la Tatuus della AFC Motorsport.
- Dopo anni importanti vissuti nella F.Nissan sei passato nella nuova F.Renault V6. Che giudizio dai della categoria?
«Ho trovato un'ottima organizzazione Renault, veramente di alto livello e professionale. A differenza però di quanto accade nella World Series 3.0 dove il weekend è incentrato su quella categoria, la F.Renault V6 è un po' in disparte perché arriva dopo il Turismo europeo e il Fia GT. Non abbiamo i box, non siamo l'evento principale e questo si fa un po' sentire. Ma grazie a Renault il ritorno sui media è ottimo lo stesso perché avere la diretta della prima gara su Eurosport ritengo sia una gran cosa».
- La Tatuus è nata con qualche problema che via via è stato risolto. Come hai trovato la macchina a Barcellona dopo i primi test che avevi svolto?
«La Tatuus che ci è stata consegnata era praticamente la stessa che avevo provato nei test di promozione. A Barcellona abbiamo iniziato a svilupparla e devo dire che la Tatuus ha enormi margini di miglioramento. Bisogna lavorarci sopra e in breve tempo le prestazioni miglioreranno. Secondo me, però, un handicap di questa vettura è il peso che con pilota a bordo è di 655 chili. Questo significa che in gara, con la benzina a bordo, siamo sui 700 chili il che comporta una certa lentezza a centro curva e nei cambi di direzione. Ma sono convinto che nei monomarca l'importante è lo spettacolo e il livellamento delle prestazioni. A Barcellona ho potuto constatare che i motori sono tutti uguali, non vi erano differenze sorprendenti tra tutti i piloti in griglia. E questa è una gran cosa. In F.Nissan 2.0 non è mai successo, c'era sempre chi aveva un motore nettamente superiore agli altri, tanto che le differenze erano visibili a occhio nudo!».
- Soddisfatto dell'esito del primo appuntamento?
«Con la squadra AFC l'affiatamento è ottimo. Siamo stati sfortunati a rompere un motore il primo giorno di prove libere che mi ha costretto a guardare gli altri perdendo tempo prezioso per lo sviluppo della macchina. Nella prima gara sono salito sul terzo gradino del podio e forse abbiamo ritardato un po' troppo il cambio gomme. Nella seconda ha ceduto il supporto dell'ala posteriore e non ho potuto far meglio del settimo posto».
- Ti hanno tamponato?
«No, si è trattato di un difetto strutturale. Mi hanno detto che questo problema si era presentato in precedenza e che prima del test di Albacete gli alettoni erano stati modificati e poi consegnati alle squadre. Probabilmente a noi è stato dato un alettone della vecchia partita».
- Jani è imprendibile?
«Jani ha dimostrato di essere molto bravo e di correre per un ottimo team, ma non è imprendibile. Chi mi ha impressionato di più è stato Lopez che non avevo mai visto prima. Ho potuto vederlo in vari punti della pista il giorno in cui mi si è rotto il motore ed è sicuramente quello che guida meglio. Bravi sono anche Melo, Gommendy e Matsuura. Direi che sono questi i piloti con i quali dovrò fare i conti per la conquista del campionato».
- Prossimi test?
«Andiamo direttamente a Magny-Cours, sede della seconda prova. Sul tracciato francese avremo a nostra disposizione la pista per un giorno intero il mercoledì 23 aprile, poi faremo tre ore il giovedì. Dopo di che inizieranno le prove previste per la gara. E là mi rifarò...».