indycar

Da Campos all’olimpo IndyCar
Palou ha conquistato l’America

Carlo Luciani Domenica 10 agosto 2025, sul tracciato di Portland, Alex Palou è entrato di diritto nella storia della IndyCa...

Leggi »
World Endurance

Genesis: completato lo shakedown
della GMR-001 LMDh a Le Castellet

Michele Montesano Nel caldo agosto francese, la Genesis GMR-001 LMDh ha mosso i suoi primi passi in pista. Come già annuncia...

Leggi »
formula 1

Griglia invertita per le gare Sprint
Questo sarà il futuro del Mondiale F1

Massimo Costa - XPB ImagesAl website The-Race, il CEO della F1 Stefano Domenicali ha rivelato che per il futuro, ma non nel ...

Leggi »
Rally

Ogier al via del Rally del Paraguay
per tentare la conquista del nono titolo

Michele Montesano Al suo esordio nel WRC, il Rally del Paraguay si preannuncia estremamente combattuto. Sui caratteristici ...

Leggi »
F4 French

Il punto della stagione
L'esperienza che fa la differenza

Davide Attanasio - Foto KSPA due appuntamenti dal termine del campionato 2025, la F4 francese targata FFSA Academy vive per ...

Leggi »
indycar

Portland - Gara
Palou campione per la quarta volta

Carlo Luciani Giornata intensa a Portland per il primo dei tre appuntamenti del mese di agosto della IndyCar. A vincere il ...

Leggi »
19 Mar 2003 [14:46]

INTERVISTA A MATTEO GRASSOTTO
«Sbagliando si impara»

Matteo Grassotto, 23 anni, si appresta a disputare la sua seconda stagione nella Euro 3000 Series. Il pilota trevigiano, dopo un contraddittorio 2002 alla Draco, si è accasato nel team Traini e nei test collettivi di Vallelunga ha ottenuto il terzo tempo assoluto dietro a Farfus e Babalus.

- Allora Matteo, anno nuovo vita nuova?

«Direi proprio di sì. Diciamo che il proverbio sbagliando si impara si adatta alla mia situazione. A Vallelunga mi sono accorto di avere già modificato il mio approccio nei confronti del team e della macchina. Ho cercato subito di instaurare un buon rapporto con il mio tecnico Leonardo Marques e alla fine i risultati si sono visti. Ho ottenuto fin dai primi giri degli ottimi tempi e questo mi ha molto caricato. La squadra, Traini, è ottima, e capisco il motivo per cui ha vinto il titolo lo scorso anno con Jaime Melo. Ora dobbiamo limare qualcosina, fare delle piccole modifiche alla monoposto affinché si adattino alla perfezione al mio stile di guida. Ringrazio Morbidelli e Zerbini che hanno trovato per me la migliore situazione possibile».

- Sei considerato il favorito alla conquista del campionato lo sai?

«Non voglio pensarci e non dico certo che vincerò il titolo. Il cammino è lungo. Però so che almeno sulla carta vi è la possibilità di disputare una stagione ad alto livello. Ritengo che Farfus sia uno degli avversari più difficili. Come me è al secondo anno nella categoria, ma ha il vantaggio di conoscere alla perfezione il proprio team che è lo stesso del 2002. Poi bisognerà stare attenti a Piccolo e a Bruni».

- Nel 2001 avevi tentato la carta della F.3 tedesca con la Cram. Enrambi eravate debuttanti in Germania. Come mai nel 2002 non hai capitalizzato l'esperienza tedesca salendo nella Euro 3000 Series?

«Nel 2001 sia io sia la Cram ci siamo lanciati nell'avventura del campionato tedesco di F.3. Una serie difficile, competitiva e dove l'esperienza contava molto. I risultati sono arrivati nella seconda parte della stagione quando ho conquistato due podi. Certo, sarebbe stato giusto continuare in Germania, ma la realtà è che mancava il budget per disputare un anno al top. Ho addirittura pensato, a fine 2001, che non avrei più corso tanto che sono andato in Gran Bretagna a studiare. Ma dopo poco che ero là, mi hanno chiamato dicendo che c'era la possibilità di correre per la Draco e sono... tornato in pista. Quest'anno, proprio per capitalizzare l'esperienza del 2002, ho deciso di rimanere nella Euro 3000 Series».