28 Apr 2008 [21:04]
Il Tema del Lunedì
Prima di tutto, la sicurezza
Un brivido. Lunghi minuti di ansia. Un telo che copre i movimenti dei medici e non lascia presupporre nulla di positivo. Poi, finalmente, quel pollice alzato di Heikki Kovalainen che rilassa tutti. Un altro terribile incidente, nel mondiale F.1, si è risolto senza conseguenze fisiche per il pilota, finito a 230 orari contro le gomme di protezione... anzi, sotto. Kovalainen non ricorda nulla, è un po' stordito ed è stato dimesso dall'ospedale nel pomeriggio. Come Robert Kubica a Montreal o Lewis Hamilton al Nurburgring, le monoposto della massima formula hanno dimostrato una volta di più di essere sicure.
L'importante è proseguire su questa strada e il merito va al presidente della FIA Max Mosley, che sempre ha messo la sicurezza davanti a tutto. Rimane la preoccupazione per il cedimento meccanico che ha provocato l'uscita di pista di Kovalainen, molto simile come dinamica a quello di Hamilton dello scorso anno, quando a provocare il suo incidente fu un portamozzo che colassò. La causa dell'uscita di Kovalainen? Per ora l'imputato numero uno è il cerchione, che si è disintegrato. In McLaren cercheranno di capire il perché.
Ma c'è un altro fattore da non sottovalutare. I piloti sanno di guidare mezzi sicurissimi, capaci di resistere a terribili impatti. Si dice che questa certezza, potrebbe portare qualcuno a osare oltre il limite. Fino ad ora non si sono verificati casi di guida spericolata, i piloti hanno dimostrato di guidare con la testa. Piuttosto, è nelle categorie inferiori che spesso si tende ad eccedere. Vedi GP2, World Series Renault o F.3. Ma anche in queste categorie, il lavoro per la sicurezza è di altissimo livello.
Massimo Costa
Immagine Ideaplan