27 Apr 2008 [16:17]
Montmelò - Gara
Dominio di Kimi Raikkonen
Oltre 310 mila spettatori, sommando le presenze nei tre giorni (anche se le telecamere inquadravano di sfuggita alcune tribune sguarnite di pubblico) hanno salutato il dominio assoluto di Kimi Raikkonen nel Gran Premio di Spagna. Il campione del mondo ha condotto una gara alla Schumacher, senza lasciare spazio agli avversari e conquistando la completa posta in palio: pole position, vittoria e giro più veloce. La corsa di testa, piuttosto noiosa per la verità, si è decisa alla partenza. Kimi s’è mosso senza sbavature; Massa, partito bene, ha scavalcato subito Alonso, mentre Kubica ha perso la quarta posizione a vantaggio di Hamilton.
L’inglese, sempre molto aggressivo nelle prime fasi di gara, ha così conquistato coi denti l’ultimo gradino del podio. I distacchi sia in corsa, sia all’arrivo, sono stati molto contenuti, tuttavia la supremazia della Ferrari è stata netta. E’ la Formula 1 moderna, quella dei grandi costruttori, dei budget faraonici, dove la ricerca estrema sulle vetture, a suon di milioni di dollari, produce guadagni di pochi millesimi di secondo a giro. Raikkonen ha costruito il vantaggio su Massa (di circa tre secondi) durante i primi dieci giri. Il margine si è rivelato di tutta tranquillita quando, al secondo pit stop, un piccolo problema al bocchettone, è costato 2” al finlandese. Raikkonen è preò riuscito a rientrare in pista davanti al compagno, che aveva rifornito al giro precedente.
Molti i ritiri, per lo più a causa di incidenti e qualche rottura clamorosa. Si è temuto per le condizioni di Heikki Kovalainen, uscito di pista alla curva Campsa nel corso del ventiduesimo passaggio. La dinamica dell’incidente è parsa identica a quella del crash di Hamilton nelle prove del Gp di Germania dello scorso anno. Durante la percorrenza della destra veloce (da circa 230 km/h), la McLaren del finlandese ha accusato il cedimento della sospensione e del cerchio anteriore sinistro, partendo per la tangente e impattando frontalmente contro il muro di gomme alla fine della via di fuga in ghiaia.
Sono occorsi alcuni minuti per estrarre il pilota dall’abitacolo, con la gara neutralizzata dall’intervento della safety car. Kovalainen è stato trasferito dapprima al centro medico del circuito di Montmelò, poi il trasporto in elicottero ha permesso il suo ricovero precauzionale in ospedale. Il cedimento della Renault di Alonso, al trentacinquesimo giro, ha deluso la gran parte del pubblico presente sulla pista di Barcellona per sostenere il proprio eroe. Lo spagnolo viaggiava tranquillo in quinta posizione, dopo aver perso due piazze al primo pit stop a causa della strategia (utile in qualifica a garantirgli la prima fila, un po’ meno produttiva in gara).
Dicevamo degli incidenti. Uno è avvenuto alla seconda curva dopo il via ed ha costretto la direzione gara a far intervenire la vettura staffetta. Sutil ha tentato un attacco all’esterno a Coulthard e i due si sono toccati. Il tedeco è finito in testacoda e Vettel non ha potuto evitarlo. Per Vettel un’altra gara totalmente negativa, terminata nelle primissime battute di corsa. Anche l’altra Toro Rosso è stata costretta al ritiro, per un contatto con Nelson Piquet all’ottavo giro. Il brasiliano, già autore di un’escursione nella sabbia che gli aveva fatto perdere posizioni, ha tentato un attacco al francese che non lo ha visto chiudendo la traiettoria.
Un altro incidente nel finale ha coinvolto Glock e Coulthard, costretti entrambi ad una sosta supplementare ai box per le riparazioni. La gara di Heidfeld è stata compromessa dalla prima sosta ai box avvenuta in regime di safety-car con la pit-lane chiusa. Condannato ad uno stop&go di 10 secondi, il tedesco si è prodotto in una rimonta che da sedicesimo lo ha visto risalire in nona posizione, subito davanti ad un generoso Giancarlo Fisichella.
Buona la prova della Red Bull di Webber, le cui prestazioni sono apparse migliori rispetto a Williams e Toyota che paiono aver perso un po’ dello smalto mostrato nelle precedenti gare.
Il sesto posto di Button, agguantato dall’inglese grazie ai molti ritiri di chi lo precedeva, è un inno all’affidabilità della Honda, certamente deficitaria sul piano delle performance. Jarno Trulli come calimero. Nel dopogara si è scoperto come mai il pescarese abbia perso due posizioni nel finale, classificandosi ottavo. E’ stato richiamato erroneamente ai box perché alla Toyota erano convinti che avesse l’ala anteriore danneggiata, mentre i reggenti della squadra nippo tedesca non si erano accorti che era Glock ad avere l’ala rotta (nell’incidente con Coulthard).
Valerio Faccini
L'ordine di arrivo, domenica 27 aprile 2008
1 - Kimi Raikkonen (Ferrari F2008) - 66 laps 1.38'19"051
2 - Felipe Massa (Ferrari F2008) – 3”228
3 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/23-Mercedes) – 4”187
4 - Robert Kubica (BMW Sauber F1.08) - 5"694
5 - Mark Webber (Red Bull RB4-Renault) - 35"938
6 - Jenson Button (Honda RA108) - 53"010
7 - Kazuki Nakajima (Williams FW30-Toyota) – 58”244
8 - Jarno Trulli (Toyota TF108) - 59"435
9 - Nick Heidfeld (BMW Sauber F1.08) – 1’03”073
10 - Giancarlo Fisichella (Force India VJM01-Ferrari) - 1 lap
11 - Timo Glock (Toyota TF108) – 1 lap
12 - David Coulthard (Red Bull RB4-Renault) - 1 lap
13 - Takuma Sato (Super Aguri-Honda) - 1 lap
Giro più veloce: Kimi Raikkonen 1'21"670
Ritirati
Lap 1 - Sebastian Vettel
Lap 1 - Adrian Sutil
Lap 7 - Nelson Piquet
Lap 8 - Sebastien Bourdais
Lap 9 - Anthony Davidson
Lap 22 - Heikki Kovalainen
Lap 35 - Fernando Alonso
Lap 35 - Rubens Barrichello
Lap 42 - Nico Rosberg