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19 Feb 2020 [9:43]

Il WTCR contiene le spese,
si torna a due gare per weekend

Jacopo Rubino

Il WTCR sta attraversando un inverno delicato, con molte uscite dalla lista iscritti, e per la stagione 2020 comprimerà il format dei weekend così da contenere i costi. Ad ogni appuntamento si disputeranno due manche, e non più tre come nel biennio 2018-2019, e ci sarà una singola qualifica che sarà divisa in tre segmenti e stabilirà lo schieramento di gara 2, quella di maggiore importanza. Gara 1 vedrà la parziale inversione della griglia. A meno di casi particolari, l'attività in pista sarà racchiusa in due giornate, con le prove libere che scatteranno al sabato. Di fatto, è un ritorno alla formula in uso nel vecchio WTCC.

"Abbiamo agito in modo responsabile", sottolinea il boss Francois Ribeiro, "per mantere la forza del campionato fra le parti coinvolte, i fans e i media, e perché sia sempre attrattivo e accessibile per le scuderie private. Budget non più sostenibili e la consapevolezza dell'impatto del coronavirus sull'economia globale hanno accelerato l'introduzione di alcune misure per abbassare le spese". Il manager francese ha comunque chiarito che "Eurosport Events, nel suo ruolo di promoter, non ridurrà l'impegno televisivo e a livello di marketing".

Ci saranno limitazioni anche sullo staff dei team: quelle con due auto non potranno avere più di 12 persone, 18 invece per quelle formate da tre macchine. Ma solo 10 elementi riceveranno la fascia al braccio che identifica chi effettivamente è abilitato a lavorare sulle vetture. Ogni pilota per il primo round (a Budapest il 25-26 aprile) riceverà in dotazione 18 pneumatici Goodyear, invece di 22, che diventeranno 12 dalla successiva trasferta.

Le iscrizioni sono intanto ancora aperte, con la scadenza spostata al 6 marzo. È la stessa data in cui si riunirà il Consiglio Mondiale della FIA per ratificare i cambiamenti resi noti. Per adesso gli unici concorrenti sicuri sono i quattro alfieri Honda (Esteban Guerrieri, Nestor Girolamni, Tiago Monteiro e Attila Tassi), ma la casa giapponese non ha stabilito in quali squadre saranno collocati.