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5 Ago [16:19]

Il momento opaco di Albon:
tanto dipende dalle qualifiche

Jacopo Rubino - XPB Images

Alex Albon ha bisogno di invertire la rotta al più presto, magari prima che il temuto Helmut Marko possa prendere una delle sue drastiche decisioni. Cosa è successo al pilota che nel GP d'Austria stava superando all'esterno Lewis Hamilton, e avrebbe potuto festeggiare il primo podio in Formula 1? Ora il thailandese fatica, in modo inaspettato, e qualcuno già paventa un ritorno in AlphaTauri, invertendo la parabola del 2019. Le mosse Red Bull non fanno però pensare ad una bocciatura repentina. C'è un supporto a parole, con il team principal Christian Horner che ha definito "ingiuste" le critiche, e un supporto concreto come dimostra il cambio dell'ingegnere di pista: l'esperto Simon Rennie, dopo aver lavorato al fianco di Mark Webber e Daniel Ricciardo, è stato richiamato al muretto sostituendo Mike Lugg.

Alex in gara recupera terreno, il passo è buono, aiutato però da una RB16 che nonostante tutto è la seconda migliore auto della griglia. Almeno guidata da Max Verstappen. Il punto debole, semmai, è la qualifica: dopo l'Ungheria, Albon è stato eliminato in Q2 pure a Silverstone. Cosa che rende tutto più difficile e aumenta i rischi, stavolta materializzati nel contatto con Kevin Magnussen costato 5" di penalità. "Credo che le colpe fossero al 50 e 50, lui ha lasciato uno spazio e sono andato all'attacco. Quando ho capito che non mi aveva visto ho cercato di spostarmi ma ci siamo toccati, c'era troppa differenza di velocità per evitarlo", ha sostenuto Albon, che alla fine ha chiuso ottavo: "Non è esattamente ciò che voglio, ma si è trattato di limitare i danni".

Se tutto, o molto, nasce da una qualifica sottotono, il capo degli ingegneri Paul Monaghan ha scagionato il suo pilota: la questione è anche tecnica. "Sappiamo che Alex entrerebbe in Q3 senza alcuna preoccupazione, se potessimo dargli una macchina più bilanciata. Penso che la sfida riguardi più noi che lui", ha dichiarato. Non bisogna scordare l'incidente nelle prove libere del venerdì pomeriggio, dovuto ad uno errore, ma allo stesso modo nella FP3 del sabato mattina un problema al sistema ibrido ha causato un lungo stop ai box. Nei momenti delicati certi imprevisti incidono ancora di più.

Conviene guardare avanti, il Gran Premio del 70° Anniversario è una buona occasione per rilanciarsi: "Sono contento che ci sia un'altra gara a Silverstone, amo questo circuito e possiamo mettere in pratica quanto imparato", ha affermato fiducioso Albon. Il primo obiettivo per risalire la china? Ritrovare la fatidica Q3.