formula 1

Shanghai - Qualifica gara Sprint
La pioggia esalta Norris e Hamilton

Per la prima volta quest'anno, è arrivata la pioggia nel corso della qualifica, benché non quella che ha determinato lo s...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – 1° giorno
Neuville-Evans chiudono a pari merito

Michele Montesano Il Rally di Croazia non ha deluso le aspettative. Gli asfalti veloci, tecnici e insidiosi hanno regalato un...

Leggi »
World Endurance

Intervista a Claudio Berro:
“Le prime tre gare ci serviranno
per prepararci in vista di Le Mans”

Da Imola - Michele Montesano La sfida di Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance prosegue senza sosta. La Casa italiana, su...

Leggi »
indycar

Pourchaire debutta con McLaren
Sostituisce l'inforunato Malukas

Theo Pourchaire correrà con McLaren a Long Beach, nel terzo appuntamento dell'IndyCar 2024. Il francese, campione uscente...

Leggi »
formula 1

Shanghai - Libere
Stroll guida la classifica

La Formula 1 è tornata in Cina. Sul bel circuito di Shanghai, che ha ospitato il Mondiale per 16 edizioni consecutive dal 200...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 6° turno
Fornaroli e Trident chiudono al comando

Massimo Costa - Dutch Photo La sessone finale dei test collettivi della Formula 3 a Montmelò si è conclusa con due piloti del...

Leggi »
7 Ott [21:17]

Il rookie test di Grosjean e Johnson
Apre le porte a nuovi protagonisti?

Marco Cortesi

Un rookie test, due piloti, ma non solo. Il test che l’IndyCar ha “personalizzato” per Romain Grosjean e Jimmie Johnson ha segnato un momento storico per la categoria, permettendo ad entrambi di superare il programma di orientamento nonostante le precipitazioni, e offrendo uno squarcio verso quello che sarà il futuro.

Momento storico non solo perché si tratta di due piloti di sicuro interesse, il protagonista della F1 che punterà al titolo e il pluricampione NASCAR pronto alla sua prima stagione full-time, ma perché entrambi hanno compiuto il passo verso gli ovali in un secondo momento dopo aver perseguito programmi solo su piste stradali per minimizzare i rischi. Il fatto che entrambi si siano sentiti abbastanza sicuri per decidere di fare un successivo passo dimostra l’aumento della percezione di sicurezza - oltre che della sicurezza effettiva - portato dall’Aeroscreen. La soluzione adottata dall’IndyCar, pur non risolvendo il problema dei G di decelerazione, che restano sempre il pericolo principale, offre un livello di protezione superiore a quello del passato, e importantissimo per il pilota.



I tifosi potranno così vedere due nuovi protagonisti di qualità (nella foto, insieme a Dario Franchitti). Da una parte, un Grosjean che ha già mostrato di avere un potenziale vincente. Dall’altro, un Johnson che dopo aver tentato un’avventura che molti immaginavano quasi folle, ha ricucito le distanze col gruppo riuscendo, a fine anno, a mettersi dietro gente molto più esperta. Ora, tutti sono curiosi di vedere cosa il californiano potrà combinare in una situazione sicuramente a lui più congeniale.

Ma la decisione di Grosjean e Johnson potrebbe ispirare fiducia ad altri protagonisti, magari piloti provenienti dall'Europa e dubbiosi. Ma soprattutto nomi noti NASCAR. Da sempre un po’ spaventati per le velocità raggiunte a “casco scoperto” e spesso costretti per contratto a rinunciare dalle rispettive squadre, preoccupate di proteggere il proprio investimento.

I fratelli Busch (Kurt aveva già corso qualche anno fa) sono nel mirino, ma soprattutto Kyle Larson, già considerato uno dei migliori piloti stock-car di questo tempo. Il pilota di Hendrick, già tra gli interpreti top delle midget, sarebbe come dicono negli USA, un “perfect fit”. Vedremo se altri seguiranno lo stesso esempio di Johnson-Grosjean…