indycar

Indy Road, qualifica
Comanda il solito Palou

Carlo LucianiA distanza di meno di una settimana dal GP dell'Alabama la IndyCar è tornata in pista per il consueto round...

Leggi »
World Endurance

Spa – Qualifica
Fuoco comanda la tripletta Ferrari

Michele Montesano La Ferrari si conferma la squadra da battere nel FIA WEC. Dopo aver dominato la 1812 km del Qatar, primo ...

Leggi »
F4 French

Digione - Qualifica
Prima pole in carriera per Munoz

Massimo Costa - Foto KSPPrima pole in carriera per Alex Munoz. Il 16enne francese non scherza e dopo le due vittorie di Noga...

Leggi »
formula 1

Oakes si è dimesso da Alpine per
l'arresto del fratello, direttore di Hitech?

The TeleghraphOliver Oakes, che si è dimesso bruscamente da direttore del team Alpine di Formula Uno questa settimana, lo ha...

Leggi »
formula 1

Sainz sr. si candida presidente FIA?
"È il momento giusto per farlo"

Massimo Costa - XPB ImagesIl prossimo 12 dicembre si terranno le elezioni per nominare il nuovo presidente FIA. Tutto lascia...

Leggi »
formula 1

In ritardo, Alpine reagisce
Briatore: "Si è detto tanto..."

Massimo CostaL'annuncio di martedì sera delle dimissioni con effetto immediato di Oliver Oakes dal ruolo di team princip...

Leggi »
7 Ott 2021 [21:17]

Il rookie test di Grosjean e Johnson
Apre le porte a nuovi protagonisti?

Marco Cortesi

Un rookie test, due piloti, ma non solo. Il test che l’IndyCar ha “personalizzato” per Romain Grosjean e Jimmie Johnson ha segnato un momento storico per la categoria, permettendo ad entrambi di superare il programma di orientamento nonostante le precipitazioni, e offrendo uno squarcio verso quello che sarà il futuro.

Momento storico non solo perché si tratta di due piloti di sicuro interesse, il protagonista della F1 che punterà al titolo e il pluricampione NASCAR pronto alla sua prima stagione full-time, ma perché entrambi hanno compiuto il passo verso gli ovali in un secondo momento dopo aver perseguito programmi solo su piste stradali per minimizzare i rischi. Il fatto che entrambi si siano sentiti abbastanza sicuri per decidere di fare un successivo passo dimostra l’aumento della percezione di sicurezza - oltre che della sicurezza effettiva - portato dall’Aeroscreen. La soluzione adottata dall’IndyCar, pur non risolvendo il problema dei G di decelerazione, che restano sempre il pericolo principale, offre un livello di protezione superiore a quello del passato, e importantissimo per il pilota.



I tifosi potranno così vedere due nuovi protagonisti di qualità (nella foto, insieme a Dario Franchitti). Da una parte, un Grosjean che ha già mostrato di avere un potenziale vincente. Dall’altro, un Johnson che dopo aver tentato un’avventura che molti immaginavano quasi folle, ha ricucito le distanze col gruppo riuscendo, a fine anno, a mettersi dietro gente molto più esperta. Ora, tutti sono curiosi di vedere cosa il californiano potrà combinare in una situazione sicuramente a lui più congeniale.

Ma la decisione di Grosjean e Johnson potrebbe ispirare fiducia ad altri protagonisti, magari piloti provenienti dall'Europa e dubbiosi. Ma soprattutto nomi noti NASCAR. Da sempre un po’ spaventati per le velocità raggiunte a “casco scoperto” e spesso costretti per contratto a rinunciare dalle rispettive squadre, preoccupate di proteggere il proprio investimento.

I fratelli Busch (Kurt aveva già corso qualche anno fa) sono nel mirino, ma soprattutto Kyle Larson, già considerato uno dei migliori piloti stock-car di questo tempo. Il pilota di Hendrick, già tra gli interpreti top delle midget, sarebbe come dicono negli USA, un “perfect fit”. Vedremo se altri seguiranno lo stesso esempio di Johnson-Grosjean…
DALLARAPREMA