Formula E

Citroën debutta nel mondiale elettrico
con l’inedita coppia Vergne e Cassidy

Michele Montesano Citroën ha recentemente annunciato il suo ingresso in Formula E. Per il marchio del double Chevron, che ra...

Leggi »
Regional European

La nuova Regional 2026
Al vincitore andranno €300mila

Da Roma - Davide AttanasioSi è tenuta stamane, 16 settembre, la conferenza stampa di presentazione della nuova Formula Regio...

Leggi »
formula 1

Saranno 6 le gare Sprint
nel Mondiale F1 del 2026

Massimo Costa - XPB ImagesLa FIA e la Formula 1 hanno deciso quali saranno i circuiti che il prossimo anno ospiteranno le 6 ...

Leggi »
Formula E

DS Penske svela la sua formazione
Arriva Barnard al fianco di Günther

Michele Montesano Era solamente questione di tempo. DS Penske ha annunciato la formazione con cui affronterà la dodicesima ...

Leggi »
Rally

Rally del Cile – Finale
Ogier cannibale, vittoria e leadership

Michele Montesano Duecento Rally all’attivo e la voglia, ancora intatta, di vincere come se fosse al debutto. Questo è Seba...

Leggi »
E4

Mugello - Gara 3
Wheldon, vittoria di riflessi

Davide Attanasio - Foto SpeedyCome ripartire quando la safety-car torna ai box: lectio magistralis di Sebastian Wheldon al M...

Leggi »
7 Ott 2021 [21:17]

Il rookie test di Grosjean e Johnson
Apre le porte a nuovi protagonisti?

Marco Cortesi

Un rookie test, due piloti, ma non solo. Il test che l’IndyCar ha “personalizzato” per Romain Grosjean e Jimmie Johnson ha segnato un momento storico per la categoria, permettendo ad entrambi di superare il programma di orientamento nonostante le precipitazioni, e offrendo uno squarcio verso quello che sarà il futuro.

Momento storico non solo perché si tratta di due piloti di sicuro interesse, il protagonista della F1 che punterà al titolo e il pluricampione NASCAR pronto alla sua prima stagione full-time, ma perché entrambi hanno compiuto il passo verso gli ovali in un secondo momento dopo aver perseguito programmi solo su piste stradali per minimizzare i rischi. Il fatto che entrambi si siano sentiti abbastanza sicuri per decidere di fare un successivo passo dimostra l’aumento della percezione di sicurezza - oltre che della sicurezza effettiva - portato dall’Aeroscreen. La soluzione adottata dall’IndyCar, pur non risolvendo il problema dei G di decelerazione, che restano sempre il pericolo principale, offre un livello di protezione superiore a quello del passato, e importantissimo per il pilota.



I tifosi potranno così vedere due nuovi protagonisti di qualità (nella foto, insieme a Dario Franchitti). Da una parte, un Grosjean che ha già mostrato di avere un potenziale vincente. Dall’altro, un Johnson che dopo aver tentato un’avventura che molti immaginavano quasi folle, ha ricucito le distanze col gruppo riuscendo, a fine anno, a mettersi dietro gente molto più esperta. Ora, tutti sono curiosi di vedere cosa il californiano potrà combinare in una situazione sicuramente a lui più congeniale.

Ma la decisione di Grosjean e Johnson potrebbe ispirare fiducia ad altri protagonisti, magari piloti provenienti dall'Europa e dubbiosi. Ma soprattutto nomi noti NASCAR. Da sempre un po’ spaventati per le velocità raggiunte a “casco scoperto” e spesso costretti per contratto a rinunciare dalle rispettive squadre, preoccupate di proteggere il proprio investimento.

I fratelli Busch (Kurt aveva già corso qualche anno fa) sono nel mirino, ma soprattutto Kyle Larson, già considerato uno dei migliori piloti stock-car di questo tempo. Il pilota di Hendrick, già tra gli interpreti top delle midget, sarebbe come dicono negli USA, un “perfect fit”. Vedremo se altri seguiranno lo stesso esempio di Johnson-Grosjean…
DALLARAPREMA