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24 Lug [8:56]

Indy, gara: Finalmente Kahne

Marco Cortesi

E’ stata una gara difficile e insidiosa la Brickyard 400 2017. Sul tracciato di Indianapolis, team e piloti si sono sfidati in una lunga maratona rallentata da pioggia e incidenti, con un lungo stop dopo soli 12 giri a causa di un temporale e ben 14 situazioni di caution. Arrivato al comando con una fortunata sosta ai box, completata poco prima che la safety-car entrasse per l’ennesima volta in pista, Kasey Kahne ha interrotto un digiuno che durava da oltre 100 gare rintuzzando gli attacchi portati dai rivali… superstiti nelle ultime ripartenze.

A contendergli il successo sono stati Jimmie Johnson e Brad Keselowski: il primo è finito a muro da solo mentre tentava un impossibile attacco a tre ai danni dei rivali, mentre il secondo ha sbagliato il posizionamento in quello che si è rivelato l’ultimo re-start. Keselowski ha infatti scelto la linea esterna, lasciando a Kahne quella interna, più performante ma caratterizzata da tracce di filler che mettevano a rischio la trazione. Tuttavia, il vantaggio della linea si è dimostrato fondamentale e Kahne è riuscito ad allungare mentre alle sue spalle l’ennesimo incidente metteva KO diverse vetture sul rettilineo.

A quel punto probabilmente stremati a loro volta, i commissari hanno atteso, per dare le bandiere gialle, che Kahne attraversasse la “overtime line”, ovvero la linea di demarcazione che divide tra… un nuovo tentativo di re-start e la fine della gara. Keselowski ha terminato secondo con alle spalle Ryan Newman, Joey Logano, Matt Kenseth e Kevin Harvick. Matt DiBenedetto ha portato in top-10 la Ford del GoFas Racing con solo 19 vetture giunte al traguardo.

Tra le vittime di vari contatti ed incidenti Dale Earnhardt Jr, andato a tamponare un’altra vettura, e Kyle Busch, poleman oltre che vincitore dei primi due traguardi intermedi. Il pilota di casa Toyota è stato portato a muro da Martin Truex Jr, con cui era in lotta, che gli è carambolato addosso. A causare la “gialla” che ha portato Kahne davanti nell’ultima serie di soste, un violento incidente a tre in uscita dall’ultima curva con protagonisti Clint Bowyer, Kurt Busch ed Erik Jones.

Domenica 24 luglio, gara

1 - Kasey Kahne (Chevy) – Hendrick - 167 giri
2 - Brad Keselowski (Ford) – Penske - 167
3 - Ryan Newman (Chevy) – Childress - 167
4 - Joey Logano (Ford) – Penske - 167
5 - Matt Kenseth (Toyota) – Gibbs - 167
6 - Kevin Harvick (Ford) – Stewart/Haas - 167
7 - Daniel Suarez (Toyota) – Gibbs - 167
8 - Matt DiBenedetto (Ford) – GoFas - 167
9 - Chris Buescher (Chevy) – JTG - 167
10 - AJ Allmendinger (Chevy) – JTG - 167
11 - Danica Patrick (Ford) – Stewart/Haas - 167
12 - Cole Whitt (Ford) - Front Row - 167
13 - Aric Almirola (Ford) – Petty - 167
14 - Timmy Hill (Chevy) – Premium - 167
15 - Jamie McMurray (Chevy) – Ganassi - 167
16 - Paul Menard (Chevy) – Childress - 167
17 - Denny Hamlin (Toyota) – Gibbs - 166
18 - Michael McDowell (Chevy) – Leavine - 166
19 - Ty Dillon (Chevy) – Childress - 165
20 - Trevor Bayne (Ford) – Roush - 162
21 - Austin Dillon (Chevy) – Childress - 162
22 - Landon Cassill (Ford) - Front Row - 162
23 - Ryan Blaney (Ford) – Wood - 162
24 - Gray Gaulding (Toyota) – BK - 162
25 - Joey Gase(i) (Toyota) - BK Racing - 162
26 - Jeffrey Earnhardt (Chevy) – CircleSport - 162
27 - Jimmie Johnson (Chevy) – Hendrick - 158
28 - Kyle Larson (Chevy) – Ganassi - 154
29 - Kurt Busch (Ford) – Stewart/Haas - 149
30 - Clint Bowyer (Ford) – Stewart/Haas - 148
31 - Erik Jones (Toyota) - Furniture Row - 148
32 - BJ MacLeod (Chevy) – Premium - 135
33 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 110
34 - Kyle Busch (Toyota) – Gibbs - 110
35 - Ricky Stenhouse Jr. (Ford) – Roush - 106
36 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) – Hendrick - 76
37 - JJ Yeley (Chevy) – Premium - 70
38 - David Ragan (Ford) - Front Row - 56
39 - Chase Elliott (Chevy) – Hendrick - 43
40 - Corey LaJoie (Toyota) - BK Racing - 9

Il campionato
1. Truex 780; 2. Larson 732; 3. Harvick 683; 4. Busch 673; 5. Hamlin 612.