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3 Giu [20:39]

IndyCar pronta alla partenza
Tutti i favoriti del campionato

Marco Cortesi

Mancano solo 3 giorni alla partenza dell'IndyCar 2020, con la categoria a ruote scoperte USA che riprende le attività seconda solo alla NASCAR tra le serie di alto livello. Il via, dopo lo scossone dovuto al Coronavirus, sarà al Texas Motor Speedway di Fort Worth, velocissima pista ovale da 1.5 miglia sulla quale si disputerà un appuntamento inusualmente corto, da sole 300 miglia e 200 giri. Le prove saranno nello stesso giorno, e i piloti scenderanno in pista quasi completamente "a freddo". Alla vigilia del weekend, analizziamo i tre team favoriti.

Il Capitano è sempre al comando
Nonostante ora sia anche il proprietario di Indy, Roger Penske rimane col suo team l'uomo da battere. Il favorito d'obbligo sarà Josef Newgarden così come il team Penske. Il ventinovenne americano nel 2019 ha centrato il suo secondo titolo quasi in sourplace, approfittando della sfida tra i tanti avversari per permettersi anche di compensare qualche errorino. Viceversa, Simon Pagenaud ha dominato il mese di maggio a Indianapolis, vincendo la sua prima Indy 500, e si è rimesso in corsa dopo un paio di stagioni abbastanza opache.

Se all'inizio del 2019 rischiava il posto, ora è una solida punta di diamante. Sempre al suo posto Will Power, con personalità, ma anche con la spiccata tendenza all'errore: quello di Fort Worth è uno dei circuiti che ha sempre apprezzato, avendoci vinto la sua prima gara su ovale. Alle porte dei 40, dovrà lavorare per tenersi il sedile dato che c'è un nuovo "giocattolo", Scott McLaughlin, che incombe a casa del Capitano.

Rosenqvist rincorre Dixon
Se il team Penske è il favorito d'obbligo, a ruota non si può non intravvedere il team di Chip Ganassi, a partire da Scott Dixon, unico vero punto fermo in un periodo di supremazia dei rivali diretti. Per limitare il problema del poco sviluppo nelle prime gare della stagione, è arrivato uno degli ingegneri più dotati ed esperti dell'IndyCar, Michael Cannon, e forse il fatto di avere sospeso le attività, riprendendole di fatto a metà stagione, potrà a sua volta aiutare.

Dopo una positiva stagione, anche se non proprio immediata, Felix Rosenqvist entrerà nel suo secondo anno di contratto: voluto fortemente da Dixon, vuole proporsi quasi come suo eventuale successore, ma dovrà puntare a delle vittorie. La novità sarà rappresentata da Marcus Ericsson. L'anno scorso, l'ex F1 non ha del tutto convinto anche se ha messo in luce qualche lampo. Ora, anche per lui, occorre utilizzare l'esperienza per fare il salto di qualità.

Sette macchine in Texas per Andetti!
Il Team Andretti ormai è allo stesso livello dei due team pluricampioni principalmente per le continue prestazioni positive di Alexander Rossi. Solo una vittoria per il californiano lo scorso anno, ma anche la capacità di massimizzare il risultato. Troverà anche un giovane piuttosto "pesante" come Colton Herta. Il figlio d'arte 19enne ha più che impressionato, con due successi al primo anno completo in IndyCar, uno in più di Rossi. Michael Andretti ha rischiato di perderlo, direzione Penske e McLaren, ma l'ha convinto a restare (di fatto Harding era una squadra satellite). Dalla sua tanto talento, ma anche la necessità di adattarsi ad un top team non costruito solo intorno a lui.

Da valutare per Andretti la situazione di Ryan Hunter-Reay, apparentemente un po' in declino. Zach Veach e Marco Andretti saranno alla ricerca del salto di qualità. Certo, a differenziare la situazione di Andretti è che il salto di qualità lo cerca da più di un decennio... Con Andretti, ci sarà una sesta vettura full-time, appaltata al team Shank per Jack Harvey. Buone cose sono attese anche per James Hinchcliffe, che sarà solo (al momento) a Fort Worth e Indy.