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16 Mar [13:51]

La Williams è uscita dal tunnel?
Il debuttante Sargeant ha stupito

Massimo Costa - XPB Images

L’incubo era quello di ritrovarsi nuovamente ad essere l’ultima squadra del Mondiale, situazione vissuta lo scorso anno e dal 2018 al 2020. Invece, l'avvio di stagione è parso positivo per il team inglese. Facciamo un salto indietro di dieci giorni. La Williams FW45 non aveva lanciato segnali positivi nei test pre campionato di Sakhir, ma dopo un buon lavoro svolto nelle prove libere di Sakhir in preparazione a qualifica e gara, dove però i risultati potevano far pensare all’avvio dell’ennesima crisi, sono arrivate le prestazioni.

Sabato, Alexander Albon ha superato il Q1 concludendo 15esimo dopo un errore nel suo giro lanciato nella Q2 che lo ha lasciato senza un riferimento cronometrico, avendo deciso di fare un solo tentativo per tenersi un treno di gomme in più per la gara, scelta firmata anche da Aston Martin, Mercedes e ovviamente dalla Ferrari per il solo Charles Leclerc. Il debuttante Logan Sargeant, inspiegabilmente il pilota più sottovalutato del paddock considerando le buone cose mostrate in F2 nel 2022 e in F3 nel 2021 con team non eccelsi (e quando nel 2020 era in Prema si è giocato il titolo F3 all’ultima gara), ha fallito l’accesso in Q2 per un nulla.

Infatti, il suo crono di 1’31”652 era risultato uguale al millesimo a quello di Lando Norris, ma l’inglese della McLaren lo aveva realizzato poco prima dell’americano della Williams e così è stato lui a superare la prima tagliola. A questo punto, nel box del team inglese si è visto qualche sorriso. In gara, Albon è partito a razzo transitando 12esimo al 1° giro e bene ha fatto anche Sargeant, alle sue spalle da 16esimo in partenza. Dopo di che, Albon ha sempre tenuto il passo giusto per poter puntare alla zona punti. Una bella gara la sua, senza particolari errori, che gli ha permesso di conquistare la decima posizione.

Per la Williams, una grande soddisfazione in quanto la FW45 ha dimostrato di essere al pari di Alpine, Sauber e Alpha Tauri, nonché più rapida della deludente McLaren e della Haas. Sargeant si è ben difeso nel suo primo Gran Premio in carriera, ed ha visto la bandiera a scacchi sventolata da Giacomo Agostini al 12esimo posto. Non male proprio per lui che ha commentato: “Ho assolutamente adorato ogni secondo del mio debutto in F1. La mia corsa è stata liscia, i pit-stop sono andati bene, ho gestito senza problemi la fase della virtual safety-car e penso che come base di partenza non possiamo che essere orgogliosi per il lavoro fatto. E non potremo che fare progressi durante la stagione”. Sargeant non si pone limiti, come è giusto del resto.

E Albon ha aggiunto: “A mio avviso, in griglia di partenza non eravamo dove avremmo dovuto essere, meritavamo di più. Ma ho fatto una buona partenza e recuperato posizioni, poi durante la gara la monoposto ha dimostrato di essere molto veloce, migliore del previsto. La gestione della strategia è stata perfetta e ottenere un punto nella prima gara è decisamente positivo e anche un poco sorprendente”. Elogi a Sargeant sono arrivati dal tecnico Dave Robson, in Williams dal 2015 (era l’ingegnere di pista di Felipe Massa) e in precedenza per 14 anni in McLaren: “Non ha sbagliato nulla, è stato misurato quando era il momento di attaccare e ottimo nella gestione delle gomme”.

Jeddah ci dirà se la Williams è finalmente uscita dal fondo classifica o se il buon risultato di Sakhir è stato un fuoco di paglia.

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