6 Mar 2005 [6:28]
MELBOURNE - GARA
Giancarlo Fisichella domina
Barrichello salva la Ferrari
Giancarlo Fisichella ha vinto il GP di Australia, il secondo della sua carriera (143 gare disputate) dopo quello conquistato nel 2003 con la Jordan a San Paolo. Curioso notare che proprio a Melbourne, nel 1996, il pilota romano ha debuttato in F.1 con la Minardi. Fisichella ha dominato. Scattato al comando, il romano della Renault ha contenuto bene Jarno Trulli nelle prime fasi, poi ha spinto forte e per gli altri non c'è stato nulla da fare. Trulli, come del resto prevedeva dopo i test invernali, ha pagato col passare dei giri un'eccessiva usura dei pneumatici posteriori dovuta a un non perfetto telaio e al fatto di avere tirato molto nei primi passaggi. Stessa storia per il suo compagno Ralf Schumacher, penalizzato da una sosta in più ai box perché le cinture di sicurezza si erano allentate. Fisichella ha dunque avuto ragione. Sentiva la vittoria da diverse settimane e non si sbagliava: "La mia Renault è stata perfetta. Nella prima parte ho avuto un approccio conservativo nei confronti delle gomme Michelin e negli ultimi cinque giri ho anche segnato il mio giro veloce quindi non ho avuto problemi a parte un po' di sottosterzo", ha spiegato Giancarlo. La festa Renault è stata completata dall'aggressivo Fernando Alonso che da 13° in griglia ha recuperato fino al 3° posto: "Weekend ottimo, il 13° posto in griglia non rispecchiava il nostro potenziale. Sapevo di dover fare diversi sorpassi e con Villeneuve ho perso molto tempo, quasi 25", ma ero consapevole che potevo recuperarli anche perché le gomme hanno retto benissimo. La macchina ha resistito alle mie due passeggiate sull'erba...". Tra le due Renault ha concluso la Ferrari di Rubens Barrichello, ottimo secondo. Il brasiliano ha corso con gran carattere e, in alcuni momenti, anche con pazienza: "Non siamo in crisi, dobbiamo combattere. La F2005 ci regalerà soddisfazioni. Bene anche le gomme Bridgestone". Opaco Michael Schumacher; praticamente mai in zona punti, il tedesco al 42° giro ha ricevuto un attacco da Nick Heidfeld (che dopo il primo pit aveva perso la quinta posizione e il buon ritmo iniziale), lo ha intimidito prima della staccata al termine del lungo rettifilo spostandosi verso destra. Il tedesco della Williams a sua volta ha sterzato verso destra finendo nell'erba. Impossibilitato a frenare correttamente, ha speronato Schumacher. Un incidente che poteva essere evitato da entrambi con maggiore attenzione. Corsa da incorniciare per David Coulthard. Evidentemente la Red Bull lo ha rigenerato. Lo scozzese al via ha scavalcato Jacques Villeneuve e alla prima staccata, a ruote fumanti si è buttato all'interno di Mark Webber installandosi al terzo posto. E lì è rimasto grazie a una Red Bull particolarmente performante. Poi Coulthard è stato a lungo secondo, ma dopo il secondo pit-stop ha pagato l'usura delle gomme scivolando a un comunque positivo quarto posto. In una fase calda del doppiaggio di Albers, Coulthard ha resistito all'attacco di Webber spingendo l'australiano sull'erba. Bravo anche il suo compagno Christian Klien, sempre in zona punti e settimo all'arrivo. La Red Bull è una macchina semplice e ben costruita. Ai confusionari uomini della Jaguar, sulla cui base è stata realizzata la RB1 dopo che il team è stato acquistato da Dieter Mateschitz, fischieranno le orecchie... Webber è stato combattivo occupando la terza piazza, ma poi ha ceduto ed ha concluso quinto. Per la Williams-Bmw un GP sotto le aspettative. Ma ben peggio è andata alla McLaren-Mercedes: Kimi Raikkonen è scattato dai box facendo saltare la prima procedura di partenza per un problema al cambio. Dopo di che ha navigato a centro classifica viaggiando assieme a Schumacher e terminando ottavo. Juan Pablo Montoya non ha mai graffiato e il sesto posto finale è veramente poca cosa dopo le aspettative create dai test invernali. Jacques Villeneuve ha sofferto con una Sauber scivolosa e nel primo giro, da quarto in griglia, ha perso cinque posizioni. Si è difeso con il coltello tra i denti da Alonso, finché ha potuto, ma poi la macchina è andata sempre peggio. Difficoltà anche per Felipe Massa. Inesistenti le Bar-Honda di Jenson Button e Takuma Sato che a Melbourne hanno adottato un'ala anteriore mai utilizzata prima nei test invernali; all'ultimo giro, i due piloti sono rientrati ai box ritirandosi. Pare abbiano rotto il motore oppure sono stati costretti a farlo per presentarsi al prossimo GP con propulsori freschi. Positivo il debutto in F.1 di Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan, nonostante qualche errorino, con le Jordan-Toyota e di Patrick Friesacher con la Minardi-Cosworth che di più, visti i pochi chilometri percorsi, non poteva fare. Si è invece ritirato col cambio KO Christijan Albers.
Massimo Costa
L'ordine di arrivo, domenica 6 marzo 2005
1 - Giancarlo Fisichella (Renault R25) - 57 giri in 1.24'17"336
2 - Rubens Barrichello (Ferrari F2004M) - a 5"5
3 - Fernando Alonso (Renault R25) - a 6"7
4 - David Coulthard (Red Bull RB1-Cosworth) - a 16"1
5 - Mark Webber (Williams FW27-Bmw) - a 16"9
6 - Juan Pablo Montoya (McLaren Mp4-20-Mercedes) - a 35"0
7 - Christian Klien (Red Bull RB1-Cosworth) - a 38"9
8 - Kimi Raikkonen (McLaren Mp4-20-Mercedes) - a 39"6
9 - Jarno Trulli (Toyota TF105) - a 1'03"1
10 - Felipe Massa (Sauber C24-Ferrari) - a 1'04"3
11 - Jenson Button (Bar 007-Honda) - a 1 giro
12 - Ralf Schumacher (Toyota TF105) - a 1 giro
13 - Jacques Villeneuve (Sauber C24-Ferrari) - a 1 giro
14 - Takuma Sato (Bar 007-Honda) - a 2 giri
15 - Narain Karthikeyan (Jordan EJ15-Toyota) - a 2 giri
16 - Tiago Monteiro (Jordan EJ15-Toyota) - a 2 giri
17 - Patrick Friesacher (Minardi PS04-Cosworth) - a 4 giri