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16 Mar [9:43]

Melbourne - Il riscatto di Rosberg
Il gran giorno di Ricciardo e Magnussen

Massimo Costa

Ha vinto il team favorito. O meglio, ha dominato la squadra che i test pre campionato avevano indicato come la più competitiva, affidabile. Quella con la monoposto e la power unit meglio riuscite. Stiamo parlando della Mercedes che nell'apertura stagionale ha letteralmente disputato un Gran Premio a parte. Lo ha fatto con Nico Rosberg, protagonista di una gran partenza dalla seconda fila che gli ha permesso di infilarsi tra Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo. Una Mercedes di un altro pianeta dunque? Sì, ma ancora con qualche punto debole perché la W05 del poleman Hamilton si è dovuta arrendere dopo appena tre giri. Lo diceva Rosberg, prima di partire per Melbourne, che vi erano ancora dei punti oscuri da risolvere. Fortunatamente per lui si sono evidenziati sulla monoposto del rivale-compagno.

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Nella foto, Nico Rosberg festeggia sul podio (Photo 4)

Il tedesco ha condotto con grande perizia tenendo Ricciardo sempre a debita distanza. Quando è entrata la safety-car per permettere ai commissari di pista di togliere la gomma e i detriti persi da Valtteri Bottas, il vantaggio sull'australiano della Red Bull-Renault era di 7"7. Rosberg dopo la ripartenza ha preso nuovamente un buon margine aumentandolo sempre più fino ai 24"5 finali. Alla vigilia del GP australiano ci si chiedeva se la Mercedes fosse realmente il team da battere, la risposta arrivata al termine della prima gara dell'anno è affermativa.

Ma Toto Wolff e compagnia tedesca dovranno fare molta attenzione alla Red Bull. Ricciardo ha dimostrato, come già in qualifica, tutto le proprie qualità rimaste per lo più nascoste negli ultimi due anni e mezzo di F.1 trascorsi tra HRT e Toro Rosso. A ulteriore dimostrazione che è soltanto nei top team che un talento lo si può definire tale in tutti i suoi aspetti. La Red Bull e la Renault hanno fatto un lavoro straordinario per ovviare agli inconvenienti che avevano costretto la RB10 a deprimenti test pre campionato. E Ricciardo, con apparente facilità, ha conquistato non solo la prima fila, ma anche il suo primo podio occupando per tutta la corsa la seconda posizione.

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Nella foto, Daniel Ricciardo (Photo 4)

Come la Mercedes, anche la Red Bull ha visto una sola vettura al traguardo. Subito KO è finito Sebastian Vettel, che già nel giro di ricognizione lamentava una perdita di potenza. Per il campione del mondo un inizio di stagione da dimenticare dopo le noie al software in qualifica che lo avevano relegato in sesta fila e questo stop tanto temuto e puntualmente arrivato. Vettel e Hamilton, due dei grandi protagonisti di questo mondiale, lasciano quindi Melbourne con zero punti. Ma con aspettative alte per il futuro, considerando i risultati dei loro compagni di squadra.

L'Australia ha decretato che la terza forza del mondiale F.1 è la McLaren-Mercedes, tornata sul podio con il debuttante Kevin Magnussen. Una prestazione a dir poco sensazionale quella del danese campione 2013 della World Series Renault, che ha saputo ripetere con precisione chirurgica il risultato di Hamilton nel suo primo Gran Premio, avvenuto proprio a Melbourne nel 2007: quarto in qualifica e terzo in gara. Anche Hamilton, all'epoca, fece il gran salto dalla GP2 con la McLaren. Gli azzardi di Ron Dennis pagano sempre. Magnussen ha avuto una esitazione, o meglio, una terribile scodata nei primi metri dopo il via, ma ha saputo riprendere la sua MP4/29. E senza colpo ferire, dopo poche curve ha attaccato e superato all'esterno Hamilton. Dopo di che, ha fatto tutto alla perfezione tentando anche di attaccare Ricciardo nei giri finali.

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Nella foto, Kevin Magnussen sul podio alla sua prima gara (Photo 4)

La McLaren diretta da Eric Boullier ha svolto anche un ottimo lavoro con Jenson Button quando lo ha richiamato ai box appena è stata chiamata la safety-car. L'inglese era in prossimità dell'ingresso pit-lane ed ha dovuto compiere una vera acrobazia per riuscire ad imboccarlo. Ma con tale operazione, Button da nono si è ritrovato sesto in quanto gli avversari sono entrati al box per il cambio gomme un giro più tardi. Alla fine, Button ha concluso quarto alle spalle del suo giovane compagno di squadra. Una McLaren piuttosto sana quindi, capace di portare al traguardo entrambe le monoposto nella zona alta della classifica. Tanto che il team di Dennis ora comanda la classifica del campionato costruttori.

Anche la Ferrari ha ritrovato le sue F14-T sotto la bandiera a scacchi. Fernando Alonso ha concluso quinto senza particolari spunti. Ha lottato, in maniera soft, con Nico Hulkenberg per parecchi giri, ne ha avuto ragione dopo il secondo pit-stop. Nei primi 15 giri ha accusato un problema elettrico, risoltosi strada facendo. Kimi Raikkonen non è stato immune da qualche errore ed ha concluso ottavo dopo aver superato con un guizzo le due Toro Rosso-Renault. Non è certo il debutto che la Ferrari sognava, la Mercedes è lontana e davanti si è ritrovata la Red Bull e anche la McLaren. Ci sarà da lavorare.

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Nella foto, Fernando Alonso in lotta con Nico Hulkenberg (Photo 4)

Grande protagonista del GP è stato Bottas. Protagonista nel bene e nel male. Perché dopo un avvio strepitoso aveva raggiunto Alonso, ma ha urtato il muretto perdendo la ruota posteriore destra. Da ultimo ha quindi dovuto ricominciare la propria rimonta, aiutato dalla safety-car. Sorpasso dopo sorpasso, il finlandese della Williams-Mercedes ha tagliato il traguardo al sesto posto che, senza quell'errore iniziale, poteva essere certamente una quarta piazza se non addirittura il podio. In qualifica avevano sbagliato l'utilizzo delle gomme, con l'asciutto la FW36 ha dimostrato di essere una ottima monoposto ben supportata dalla power unit Mercedes. I test non avevano mentito. Peccato per Felipe Massa tamponato alla prima staccata dopo il via dallo sconsiderato Kamui Kobayashi, al rientro in F.1 dopo un anno nel Gran Turismo.

Hulkenberg si è piazzato settimo con la Force India-Mercedes. La sua gara è stata tutto sommato grintosa, bella, a lungo si è trovato nelle vicinanze di Alonso salvo cedere nel finale. Sempre fuori dalla top ten invece, il suo compagno Sergio Perez, piuttosto apatico in questo primo weekend del 2014. Bene la Toro Rosso-Renault con due monoposto a punti. Jean-Eric Vergne ha sicuramente disputato una delle sue migliori gare della carriera in F.1 concludendo nono mentre da applausi è stato il debutto di Daniil Kvyat. Il russo, campione GP3 2013, ha saputo leggere con intelligenza ogni fase della gara mostrando lucidità in ogni momento, duellando alla pari con mostri sacri come Raikkonen. Veramente impressionante. Così come impressionante il disastroso weekend della Lotus, con Romain Grosjean e Pastor Maldonado ritirati e mai competitivi.

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Nella foto, il rientro di Kobayashi in F.1 non è stato dei migliori... (Photo 4)

Domenica 16 marzo 2014, gara

1 - Nico Rosberg (Mercedes W05) - 57 giri 1.32'58"710
2 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) - 24"525
3 - Kevin Magnussen (McLaren MP4/29-Mercedes) - 26"777
4 - Jenson Button (McLaren MP4/29-Mercedes) - 30"027
5 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 35"284
6 - Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 47"639
7 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 50"718
8 - Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 57"675
9 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'00"441
10 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'03"585
11 - Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 1'25"916
12 - Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) - 1 giro
13 - Esteban Gutierrez (Sauber C33-Ferrari) - 1 giro
14 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 2 giri
15 - Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) - 8 giri

Giro più veloce: Nico Rosberg 1'32"478

Ritirati
43° giro - Romain Grosjean
29° giro - Pastor Maldonado
27° giro - Marcus Ericsson
3° giro - Sebastian Vettel
2° giro - Lewis Hamilton
0 giri - Felipe Massa
0 giri - Kamui Kobayashi

Il campionato piloti
1.Rosberg 25; 2.Ricciardo 18; 3.Magnussen 15; 4.Button 12; 5.Alonso 10; 6.Bottas 8; 7.Hulkenberg 6; 8.Raikkonen 4; 9.Vergne 2; 10.Kvyat 1.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 27; 2.Mercedes 25; 3.Red Bull-Renault 18; 4.Ferrari 14; 5.Williams-Mercedes 8; 6.Force India-Mercedes 6; 7.Toro Rosso-Ferrari 3.