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6 Giu 2025 [10:18]

Michelin rivoluziona gli pneumatici
che equipaggeranno le Hypercar dal 2026

Michele Montesano

Il futuro dell’Endurance passa da Le Castellet. Non stiamo parlando di nuovi regolamenti, ne’ tantomeno di nuove vetture, bensì di pneumatici. Infatti Michelin ha svelato sul circuito del Paul Ricard le nuove gomme che, a partire dal prossimo anno, andranno a equipaggiare sia le LMH che le LMDh che affronteranno il FIA WEC e l’IMSA SportsCar Championship. La Michelin Pilot Sport Endurance 2026, questo il nome del nuovo pneumatico, non è una semplice evoluzione ma un netto taglio con il passato.

Già dal lato visivo la gomma, pur essendo una slick, non presenta il battistrada liscio. Infatti sulla sua superficie si alternano strutture di materiale e mescola differente. Inoltre il nuovo pneumatico promette di essere più costante, più longevo e soprattutto più efficace nella fase di warm-up, un punto debole emerso lo scorso anno dopo l’abolizione degli scaldoni. Le nuove gomme dovranno garantire prestazioni costanti e prevedibili, ma senza alterare l’equilibrio competitivo attuale. Michelin ha tenuto a precisare che non vuole minimamente rimescolare le carte, bensì l’obiettivo è quello di offrire un prodotto migliore sotto ogni punto senza stravolgimenti.

Oltre all’aspetto tecnico e all’innovazione, il gommista francese punta molto anche sulla sostenibilità. La Michelin Pilot Sport Endurance 2026 sarà composta da materiali riciclati e rinnovabili, un traguardo che punta a diventare la norma in futuro. L’obiettivo industriale è ben chiaro: l’uso del 40% di materiale rinnovabile entro il 2030 fino ad arrivare al 100% entro il 2050. Per raggiungerlo, Michelin punta su una strategia integrata che prevede l’impiego di materie prime a basso impatto ambientale, il miglioramento dei processi di produzione (come la pirolisi) e una sempre maggiore efficienza nel consumo di risorse.

Il test al Paul Ricard, svoltosi lo scorso 14 maggio, è stato fondamentale per il programma di sviluppo. Dalle 9 alle 19, con assetti bloccati e programmi predefiniti da Michelin, tutte le squadre impegnate nel WEC (ad eccezione di Peugeot e Aston Martin) hanno portato avanti una giornata intensa di prove. Ogni team ha seguito un programma contraddistinto da una lettera (A, B, C, D, E, F), variando compound, durata degli stint e orari. Il focus è stato sulla mescola media, scelta strategicamente per facilitarne poi l’adattamento verso le varianti soft e hard. Proprio la dura sarà invece testata a Watkins Glen, il 23 giugno, nella sessione che rappresenterà l’ultima opportunità per apportare modifiche prima del congelamento del design previsto per luglio.

Il circuito di Le Castellet si è dimostrato ideale per questo genere di test, grazie alla varietà di curve e alla presenza del lungo rettilineo del Mistral (in versione senza chicane), che richiama per caratteristiche piste come Le Mans, Fuji o Daytona. I tecnici hanno potuto osservare il comportamento delle gomme nelle curve ad alto carico, come Signes, ma anche in quelle più lente, mentre i lunghi tratti a pieno carico hanno permesso di valutare il raffreddamento di freni e pneumatici.

Il piano prevede che da agosto inizi la fase di industrializzazione, con la produzione dei primi lotti a partire da settembre. Ad ottobre, i team riceveranno il modello virtuale per i test al simulatore, mentre il debutto collettivo ufficiale del prodotto definitivo è previsto per il 14 novembre a Daytona, durante la sessione di test dell’IMSA. Sarà quello il vero banco di prova finale prima del debutto in gara che avverrà nel 2026.
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