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10 Mag 2025 [21:27]

Spa – Gara: tripudio Ferrari
Doppietta in Hypercar e vittoria in GT

Michele Montesano

Inarrestabile Ferrari. Il Cavallino Rampante ha proseguito il suo dominio nel FIA WEC anche nella 6 Ore di Spa-Francorchamps. Sul circuito delle Ardenne la squadra di Maranello ha piazzato una perentoria doppietta consolidando il primato nella classifica generale. Seconda vittoria consecutiva per il terzetto composto da Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, seguiti dai compagni di squadra Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Bottino pieno per Ferrari che ha centrato il successo anche in LMGT3 grazie all’equipaggio composto da Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau.

Nielsen ha sfruttato al meglio la partenza dalla pole allungando subito sugli avversari. Alle spalle del danese Calado ha subito infilato la Ferrari 499P di Phil Hanson salendo in seconda posizione. Ma a sorprendere è stato l’avvio di Frederic Makowiecki che, scattato dalla sesta piazzola, ha dato vita a un recupero forsennato. Il francese, nell’arco della prima mezz’ora di gara, ha infilato anche le Ferrari di Hanson e Calado portandosi nella scia del leader Nielsen. È quindi iniziata una guerra sul filo dei secondi tra la Alpine di Makowiecki e la Ferrari del danese.



A far prendere una boccata d’ossigeno ci ha pensato, suo malgrado, Nico Pino. L’alfiere del Proton Competition, quasi allo scadere della prima ora, ha fermato la sua Porsche 963 LMDh in fondo al rettifilo del Kemmel, salvo poi ripartire per rientrare ai box. Ciò nonostante, la direzione gara ha richiamato la Full Course Yellow. La ripresa della gara è coinciso con il primo colpo di scena nel box Ferrari con Hanson costretto a rientrare ai garage per un problema allo scarico della sua 499P.

Gara che poi è stata nuovamente neutralizzata quando Yasser Shahin ha parcheggiato la sua BMW M4 GT3 nella ghiaia di La Source e, quasi contemporaneamente, Petru Umbrarescu ha fermato la Lexus sul Kemmel. In regime di Virtual Safety Car tutti i team hanno approfittato per anticipare la seconda sosta, con Ferrari che ha effettuato anche il primo cambio piloti rispedendo al comando Molina, subentrato a Nielsen. Mentre Giovinazzi, rilevato il volante della 499P da Calado, ha dovuto vedersela con le Peugeot di Paul Di Resta e Loïc Duvall.



È quindi toccato a Jules Gounon portare a termine il lavoro svolto da Makowiecki. Velocissimo sui saliscendi di Spa, l’alfiere dell’Alpine ha preso il comando nel corso della seconda ora scalzando Molina. Gounon ha quindi provato ad allungare ma, proprio allo scoccare della terza ora, è arrivata l’ennesima neutralizzazione. Protagonisti di un acceso duello Matteo Cairoli, al volante della Mercedes AMG GT3, ha tamponato Sean Gelael che ha sbattuto violentemente contro le barriere di Les Combes. L’impatto ha danneggiato sia la McLaren 720S GT3 che le protezioni richiamando l’ingresso della vettura di sicurezza.

Ancora una volta la neutralizzazione ha visto diversi team modificare le strategie. Salvo una breve incursione da parte della Peugeot di Jean-Eric Vergne, Ferrari e Alpine sono rimaste le uniche vetture costantemente in lotta per il primato. Neppure l’ennesima FCY, dovuta al contatto tra Eduardo Barrichello e Sebastian Baud a Fagnes, ha scomposto le gerarchie con i ferraristi Fuoco e Pier Guidi pronti a darsi battaglia con l’Alpine di Mick Schumacher.



Alla ripartenza Fuoco ha ripreso le redini della gara mentre Pier Guidi, scavalcato da Schumacher, ha dato vita a un intenso duello con la BMW di Robin Frijns sorpassandolo con una manovra spettacolare a Blanchimont. Una foratura lenta ha poi costretto il tedesco dell’Alpine ad anticipare la sosta. In Ferrari hanno quindi cercato di gestire gomme e carburante in vista del finale. La strategia ha pagato e, mentre Schumacher è stato costretto ad effettuare una sosta più lunga, Pier Guidi ha fatto un rapido rabbocco a 12 minuti dal termine rientrando in pista davanti al compagno di squadra Nielsen. Le due Ferrari hanno quindi tagliato il traguardo per prime seguire dell’Alpine che, dopo Imola, ha centrato un altro podio.

Partiti quindicesimi, Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa sono riusciti a portare la Toyota GR010 Hybrid al quarto posto. La squadra nipponica ha compensato la mancanza di competitività della vettura con un’ottima strategia evitando uno splash and go nel finale. A seguire le due Cadillac con Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens che hanno avuto la meglio su Jenson Button, Earl Bamber e Sebastien Bourdais. Nonostante una foratura nelle prime fasi di gara, Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck De Vries hanno tagliato il traguardo settimi precedendo la Alpine di Charles Milesi, Ferdinand Habsburg e Paul Loup Chatin.



Gara complessa in casa Porsche. Kevin Estre, Laurens Vanthoor e l’esordiente Pascal Wehrlein hanno concluso la 6 Ore di Spa al nono posto davanti la BMW di Raffaele Marciello e Kevin Magnussen costretti a scontare due drive through, dapprima per eccesso di velocità ai box e poi per non aver rispettato le procedure in regime di Virtual Safety Car. Solamente dodicesima l’altra Porsche 963 LMDh del Penske Motorsport, costretta subito a una gara in rimonta dopo essere stata centrata dalla Cadillac di Bourdais nel primo giro.

Peccato per Peugeot che ha raccolto meno del previsto. Finalmente competitive, anche grazie a un BoP più favorevole, le 9X8 LMH hanno occupato stabilmente le posizioni di vertice battagliando ad armi pari con Ferrari, Alpine e BMW. Purtroppo un contatto sul finale ha costretto Malthe Jakobsen a rientrare mestamente ai box con la sospensione posteriore sinistra piegata. Mentre l’altro equipaggio Peugeot, composto da Vergne, Di Resta e Mikkel Jensen, ha pagato una strategia poco incisiva terminando undicesimo. Ennesima gara vissuta nelle retrovie per le Aston Martin Valkyrie.



Intensa e ricca di sorpassi la gara di classe LMGT3. A spuntarla è stata la Ferrari 296 GT3 magistralmente gestita da AF Corse. Rovera, Mann ed Heriau si sono resi protagonisti di una rimonta culminata con la prima vittoria della stagione. Dapprima Lexus, poi Aston Martin, seguite da BMW e Porsche, sono state davvero numerose le vetture ad alternarsi al comando della 6 Ore di Spa. Ma, grazie a una guida costante e priva di sbavature, Heriau e Mann hanno consegnato la Ferrari a Rovera che ha finalizzato il tutto dapprima con una rimonta perfetta e poi gestendo il vantaggio tanto da tagliare il traguardo con un margine di 14 secondi.

Secondo posto di classe per la Ford Mustang GT3 di Giammarco Levorato, Stefano Gattuso e Dennis Olsen. Il terzetto del Proton Competition ha confermato quanto di buono fatto vedere nelle qualifiche siglando il primo podio del campionato. Dopo aver condotto la gara nel corso delle ultime due ore, Francesco Castellacci, Thomas Flohr e Davide Rigon si sono dovuti accontentare del terzo gradino del podio per un secondo e otto decimi. L’equipaggio AF Corse ha preceduto la Ford Mustang GT3 di Ben Barker, Ben Tuck e Bernardo Sousa.



Gli alfieri dell’Aston Martin Vantage GT3 dell’Heart of Racing Mattia Drudi, Ian James e Zach Robichon hanno completato la top-5 avendo la meglio sulla vettura gemella del Racing Spirit of Leman di Barrichello, Derek Deboer e Valentin Hasse Clot. Settimi i vincitori di Imola Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick con la Porsche 911 GT3 del Manthey. Dopo un avvio scoppiettante, il terzetto della Lexus RC F GT3 composto dal poleman Finn Gehrsitz, Arnold Robin e Yuichi Nakayama ha concluso ottavo davanti alla BMW di Valentino Rossi, Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harty. A completare la top-10 la Porsche delle Iron Dames Celia Martin, Rahel Frey e Michelle Gatting.

Sabato 10 maggio 2025, gara

1 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 150 giri
2 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 4"229
3 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 5"148
4 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 32"760
5 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 35"966
6 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 45"357
7 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 46"022
8 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 52"011
9 - Estre-L. Vanthoor-Wehrlein (Porsche 963) - Penske - 1'01"871
10 - Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'17"326
11 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'27"554
12 - Andlauer-Christensen-Müller (Porsche 963) - Penske - 1'48"436
13 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 1 giro
14 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 13 giri
15 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 13 giri
16 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton - 13 giri
17 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 13 giri
18 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 13 giri
19 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 14 giri
20 - DeBoer-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 14 giri
21 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 14 giri
22 - Robin-Gehrsitz-Nakayama (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 14 giri
23 - Rossi-Al Harthy-K. Van Der Linde (BMW M4) - WRT - 14 giri
24 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 14 giri
25 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 14 giri
26 - Cairoli-S.Grove-B.Grove (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 14 giri
27 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 14 giri
28 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 14 giri
29 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 17 giri
30 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 39 giri

Giro più veloce: Antonio Fuoco 1'59"617

Ritirati
Rast-Frijns (BMW M Hybrid V8) - WRT
Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot
Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports
Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP
Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT
Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton
CetilarFORMULA MEDICINEDALLARA