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14 Gen 2019 [18:22]

Modifiche a griglie e circuiti,
la F1 le studia con le simulazioni

Jacopo Rubino - Photo4

Potere del progresso: la Formula 1 studia come migliorare lo spettacolo attraverso le nuove tecnologie di simulazione, quasi impensabili fino a qualche anno fa. "Vogliamo lavorare in modo più scientifico", ha sottolineato Pat Symonds, oggi delegato tecnico di Liberty Media, in occasione dell'Autosport International Show di Birmingham. Con questi strumenti, si valutano potenziali modifiche alla struttura delle griglie di partenza e alla conformazione dei circuiti, per favorire i sorpassi.

Parlando di griglie, l'idea è capire se esistano alternative migliori allo schema di due vetture per fila, sfalsate fra di loro. "Ci siamo chiesti cosa succederebbe tenendo le macchine più vicine e di nuovo affiancate", ha raccontato l'ex dt di Benetton, Renault e Williams. "Considerando la questione solo a livello di fisica, la risposta sarebbe però superficiale. Quello che si vuol comprendere è cosa possa davvero verificarsi: abbiamo costruito un modello basato sull'intelligenza artificiale, ma controllabile anche da un essere umano". Una persona reale "sfida" così 19 avversari comandati dalla IA in 50 mini-gare di due giri. Da qui, si raccolgono i dati con cui "analizzare statisticamente ogni singola posizione delle auto". Ad un certo cambiamento può corrispondere una variazione percentuale (positiva o negativa) su sorpassi o incidenti.

Nella progettazione delle piste, invece, le simulazioni sono state già fondamentali per il futuro tracciato in Vietnman dove la F1 debutterà nel 2020. "Abbiamo capito che sarà un ottimo circuito, e potrà regalare Gran Premi combattuti", ha affermato fiducioso Symonds. "Abbiamo prodotto, credo, la prima simulazione al mondo di sorpassi, è stato molto complesso. Per completare un giro ci vogliono diverse ore, c'è un modello matematico per le auto, l'asfalto, le caratteristiche dei pneumatici e per tanti altri aspetti".

Comunque vada, l'obiettivo è di non ripetere uno fra i più clamorosi scivoloni compiuti dal Circus in tempi recenti: quello del 2016, quando in Australia e Bahrain vennero adottate le qualifiche ad eliminazione. La regola, mai sperimentata sul campo, si rivelò un totale disastro e, per fortuna, venne abbandonata in fretta. Le simulazioni, forse, avrebbero evitato il fiasco.
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