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14 Gen 2019 [12:07]

Il vecchio e il bambino
La strana coppia Ferrari

Alessandro Bucci - Photo 4

Il vecchio e il bambino, recitava una antica canzone di Francesco Guccini: "Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera; la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...". Ove il vecchio, Seb ci perdoni, è Vettel mentre il bambino è Charles Leclerc. Questa la nuova coppia Ferrari e chissà se riusciranno a prendersi per mano andando incontro alle serate che li attendono nel corso della stagione. Oppure, il bambino Leclerc metterà in difficoltà il vecchio Vettel aprendo una situazione che potrebbe divenire insostenibile?

Leclerc è un talento che colpisce a prima vista. Un po' per la sua apparente semplicità e freschezza, un po' per le qualità dimostrate in pista con la promettente Sauber-Ferrari nel 2018, stagione del debutto in Formula 1 dove ha centrato la zona punti in metà degli appuntamenti, brillando nella tribolata gara dell'Azerbaijan dove ha concluso sesto dinanzi a sua maestà Fernando Alonso.

Il talento monegasco, prodotto del Ferrari Driver Academy, campione GP3 con Art GP nel 2016 e trionfatore assoluto del campionato 2017 di F2 al volante della Prema, oltre ad aver 'polverizzato' il meno dotato Marcus Ericsson nel duello diretto al volante della C37 (con lo svedese che, molto sportivamente, ha dichiarato alla stampa senza mezzi termini che Charles darà eccome filo da torcere a Vettel già nel 2019), ha dimostrato margini di miglioramento ancora ampi, soprattutto nella guida sul bagnato, ma non v'è dubbio che molti addetti ai lavori ed appassionati abbiano già individuato, nel neo pilota Ferrari, una serissima e, perché no, credibile minaccia a Sebastian Vettel, reduce da una stagione ambivalente senza precedenti nella sua carriera.

Se fino al famigerato errore commesso sotto la pioggia ad Hockenheim (mentre era in testa dinanzi al pubblico di casa) Seb interpretava il ruolo di 'eroe' in sella al Cavallino Rampante avendo tenuto testa ed addirittura superato King Lewis Hamilton in classifica (5 le vittorie dell'asso di Heppenheim nel '18), ottenendo un grande successo a Spa e inserendo il proprio nome al terzo posto nella classifica dei campioni più vincenti con la Rossa (alle spalle di Schumacher e Lauda), in particolar modo dal testacoda avvenuto alla Roggia nel corso del primo giro del GP d'Italia il tedesco ex Red Bull è diventato, sfortunatamente, una specie di 'caso', commettendo una serie di errori evitabili in fotocopia negli appuntamenti successivi che mai ci si sarebbe aspettati da un grande campione come Vettel.

Per Maranello, il 2019, sarà una stagione molto delicata e importante per tanti motivi. Innanzitutto, il progetto 670, se sufficientemente competitivo, sarà chiamato a battere gli annosi rivali della Mercedes dopo due stagioni nelle quali, la conquista del titolo, sarebbe stata eccome possibile, un fardello non indifferente. Seb, ora non più affiancato dal solito Kimi Raikkonen, accasatosi all'Alfa Romeo-Sauber con il compito di far crescere Antonio Giovinazzi, primo italiano a tornare titolare nel Circus dopo sette anni d'attesa, dovrà ricucirsi addosso l'abito che gli spetta, ovvero quello dell'asso leader in grado di giocarsela con una macchina da guerra come la Mercedes di Lewis Hamilton dovendo guardarsi, al contempo, da un Charles Leclerc che non lesinerà certo grandi colpi per mettere in luce tutto il suo talento cristallino.

Insomma, sebbene nei tre top team la prima guidi sembri chiaramente designata (in particolar modo in Mercedes ed anche in Red Bull), in Ferrari i giochi sembrano essere maggiormente aperti. Il progetto 670 (alias SF72H), nato dalla prolifica mente di Mattia Binotto, non ha potuto disporre dell'apporto del capo progettista Simone Resta, partito già nella primavera del 2018 in direzione Sauber-Ferrari dove ricopre tutt'ora il ruolo di direttore tecnico. Le nuove caratteristiche tecniche delle monoposto 2019, dotate di passo più lungo, deflettori e ali semplificate e allargate, potrebbero rivoluzionare almeno in parte le carte in tavola, elemento che conferisce ancor più fascino all'ormai imminente confronto tra Vettel e Leclerc.
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