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6 Nov [13:35]

Motegi, gara
Impul campione dopo 27 anni

Marco Cortesi

Il team Impul è tornato finalmente al vertice del SuperGT a Motegi conquistando con Bertand Baguette e Kazuki Hiramine il titolo 2021 al termine di una corsa chiusa al secondo posto, alle spalle della Honda Kunimitsu. Per la squadra di Kazuyoshi Hoshino si tratta del secondo campionato vinto: aveva prevalso nella prima edizione del JGTC nel 1994 quando ancora si correva con un solo pilota: un’attesa interminabile. Dopo un avvio complicato, arriva invece subito al titolo la nuova Nissan Z, protagonista di tre successi nel 2022. Le ha provate tutte il principale sfidante, il team NDDP, costola della Nismo che arrivava alla gara in testa alla classifica con Mitsunori Takaboshi e Katsumasa Chiyo. Un contatto tra Chiyo e la Honda Arta ha però portato la Nissan Z numero 3 al drive through. Pur avendo scontato lo stop poco prima di una full course yellow, l’equipaggio non è uscito ad andare oltre al quarto posto.

Le prime fasi sono state caratterizzate da due incidenti. Il primo, un contatto multiplo durante una fase di doppiaggio con diverse vetture rimaste ferme tra cui le vetture dei team Kondo e Sard. Il secondo, un brutto botto in SafetyCar quando la Toyota Prius GT300 di Yuhki Nakayama ha tamponato violentemente la Toyota GT86 di Yusuke Tomibayashi sul rettilineo. Nessuno dei due ha riportato conseguenze. Da li la gara si è riavviata con al comando sempre i poleman Tadasuke Makino e Naoki Yamamoto, che hanno tenuto a bada la non troppo arrembante Nissan Impul, con i piloti concentrati a non commettere errori.

Sul terzo gradino del podio sono saliti Kazuya Oshima e Kenta Yamashita, i migliori alfieri Toyota, mentre la Honda di Tsukakoshi-Matsushita, passata dalla Nissan numero 3 nel finale, ha completato la top-5. Ennesima gara da dimenticare quest’anno ricorda per Ronnie Quintarelli e Tsugio Matsuda. Il veronese è rientrato ai box con un problema da riparare, e la scuderia è stata ulteriormente penalizzata per il lavoro effettuato in pitlane. Si è chiusa una stagione difficile anche per il team ufficiale Toyota, la Tom’s, con un sesto e un nono posto.

Lotta invece all’ultimo respiro per il titolo in classe GT300 con tre equipaggi sul filo del rasoio. Il team Kondo ha prevalso per il secondo anno di fila con la Nissan GT3 e Kiyoto Fujinami unito a Joao Paulo de Oliveira. Seconda la Subaru di Iguchi-Yamauchi costretta a sperare in un miracolo dopo un incidente in qualifica che l’aveva fatta partire dal fondo.

Domenica 6 novembre, gara

1 - Yamamoto-Makino (Honda NSX) – Kunimitsu - 63 giri
2 - Hiramine-Baguette (Nissan Z) – Impul - 1"212
3 - Oshima-Yamashita (Toyota Supra) – Cerumo - 1"888
4 - Chiyo-Takaboshi (Nissan Z) – Nismo - 2"795
5 - Tsukakoshi-Matsushita (Honda NSX) – Real - 16"005
6 - Fenestraz-Miyata (Toyota Supra) – Tom's - 26"476
7 - Kunimoto-Sakaguchi (Toyota Supra) – Bandoh - 33"939
8 - Nojiri-Fukuzumi (Honda NSX) – Arta - 40"295
9 - Tsuboi-Alesi (Toyota Supra) – Tom's - 45"265
10 - Tachikawa-Ishiura (Toyota Supra) – Cerumo - 50"036
11 - Sasahara-Oyu (Honda NSX) – Mugen - 1'11"201
12 - Izawa-Otsu (Honda NSX) – Nakajima - 1'12"783
13 - Matsuda-Quintarelli (Nissan Z) – Nismo - 3 giri

Ritirati
9° giro - Sasaki-Hirate
9° giro - Sekiguchi-Nakayama

Il campionato finale
1. Hiramine-Baguette 70,5; 2. Chiyo-Takaboshi 66; 3. Yamamoto-Makino 62; 4. Tsukakoshi-Matsushita 60; 5. Oshima-Yamashita 49.