formula 1

Lo stile Red Bull colpisce Antonelli
Wolff: "Le solite stupidaggini"

Massimo CostaLo stile Christian Horner aleggia ancora nel box Red Bull e chissà quando Laurent Mekies, il suo sostituto...

Leggi »
formula 1

Verstappen a -12 da Norris
McLaren, un errore che costa caro

Massimo Costa - XPB ImagesSe la McLaren ha deciso di far vincere il Mondiale piloti a Max Verstappen, ce lo dica. Scherzi a ...

Leggi »
formula 1

Losail - La cronaca
Verstappen ringrazia la McLaren

Clamorosa vittoria di Verstappen, completamente regalata dalla follia degli uomini McLaren. Secondo posto per Piastri, terzo...

Leggi »
FIA Formula 2

Ma cosa hai fatto!
Fornaroli campione in anticipo
La crescita incredibile del piacentino

Massimo Costa - Dutch Photo L'ha fatto ancora. L'underdog che diventa star. E' una storia incredibile quella di ...

Leggi »
altre

Trulli selezionato come pilota 2026
di Porsche Motorsport Asia Pacific

Massimo CostaArriva dall'Asia una bella notizia per il motorsport italiano. Enzo Trulli, figlio del grande Jarno che ha ...

Leggi »
formula 1

Losail - Qualifica
Piastri firma un'altra pole

Massimo Costa - XPB ImagesPole nella qualifica sprint, primo nella gara sprint, pole nella qualifica del Gran Premio di Losa...

Leggi »
21 Dic 2019 [14:08]

Muore Junior Johnson
icona della NASCAR primordiale

Marco Cortesi

Con Junior Johnson viene a mancare una parte della storia NASCAR, quella più primordiale. Scomparso a 88 anni, ha avuto una lunga carriera vincendo 50 gare come pilota e sei titoli da Team Principal.

Johnson ha visto le gare stock-car nascere sin dal tempo in cui i protagonisti erano i corridori più accaniti... i contrabbandieri d'alcol. Era un affare di famiglia, iniziato prima della sua nascita, ai tempi del proibizionismo.

Junior, come intuibile, si occupava del trasporto, e lo faceva molto bene. Nel frattempo, aveva già iniziato a competere contro gli altri "colleghi", come facevano in tanti. Pur non essendo mai raggiunto al volante e beccato sul fatto, negli anni '50, si fece un anno "dentro" quando la sua famiglia subì il secondo più grande raid poliziesco della storia degli Stati Uniti.

A quel punto, la NASCAR della famiglia France stava cercando di trasformare quest'attività in uno sport vero e proprio. Una volta rilasciato, Johnson abbracciò l'idea e iniziò a concentrarsi sulla guida da un altro punto di vista, quello sportivo. A fine anni '50 passò alle gare a tempo pieno, portando a casa vittorie su vittorie.

Miglior piazzamento in un campionato, il sesto posto, in un epoca in cui però c'era molta più enfasi sulle singole corse che sui titoli, anche per motivi... finanziari e di premi.

Dagli anni '70, l'avventura da manager lo vide prevalere sei volte, schierando piloti come Darrel Waltrip, Cale Yarborough, Bill Elliott. In tutto, 136 successi. Il team Junior Jonson & Associates è tuttora il terzo più vincente della storia dietro a Petty e Hendrick.

Anche negli ultimi anni, Johnson è sempre stato uno dei più grandi ambasciatori della NASCAR, che ha sempre personificato in pieno, sin dalle origini.‍