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9 Nov 2025 [20:39]

Norris allunga, Piastri pasticcia
La consacrazione di Antonelli

Massimo Costa - XPB Images

Lando Norris non si ferma più, avevamo scritto ieri dopo la pole ottenuta nella qualifica. Beh, è proprio così. E' stato un weekend perfetto per lui: pole e vittoria nel format sprint, pole e vittoria nel Gran Premio. Cosa chiedere di più. E tutto ciò segue quanto realizzato nel precedente evento del Mondiale F1 in Messico, ovvero pole e vittoria. Un passo inesorabile quello del britannico del team McLaren, che ha finito per mandare in confusione Oscar Piastri.

Norris è stato perfetto in ogni situazione della gara di San Paolo, apparentemente facile, ma non come si potrebbe pensare perché con i due pit-stop, ha dovuto sempre mantenere un passo notevole e una minima sbavatura poteva costargli caro. Questa sua sicurezza non è più riscontrabile in Piastri, che a sorpresa continua a commettere errori. Baku, Austin nella sprint, San Paolo nuovamente nella sprint e nel GP, concluso in quinta posizione.

Quel tentativo disperato di superare in un solo colpo sia Charles Leclerc sia Andrea Kimi Antonelli nella fase di ripartenza della safety-car dopo pochi km di gara, per cercare di mettersi subito alle spalle di Norris, è stato decisamente esagerato e gli è costato caro: una penalità di 10" che, classifica alla mano, gli è costato il secondo posto. Poi, certo, si può obiettare che Antonelli ha chiuso fin troppo la porta e poteva rimanere leggermente più largo, ma con più freddezza poteva avere ragione di entrambi nei giri successivi.



Piastri è precipitato a 24 punti di distacco da Norris. Tanto e... poco con tre gare ancora da disputare, più una sprint. Il campionato è ancora aperto in casa McLaren, di certo nessuno, probabilmente, si aspettava di contare un così alto numero di errori da parte di Piastri, il quale fino al termine dell'estate pareva invincibile sotto ogni punto di vista. Invece, è un ragazzo sensibile anche lui, altro che Ice man, come qualcuno lo etichettava senza motivo.

Max Verstappen rimane ancora in corsa per il titolo, ma esce dal circuito di Interlagos avendo perso 13 punti da Norris, che si aggiungono ai 10 concessi in Messico, ma ne ha pur sempre guadagnati 10 su Piastri che si sommano ai 5 recuperati a Città del Messico sull'australiano. Verstappen è a 25 lunghezze da Piastri e a 49 da Norris. Vedremo cosa accadrà nei prossimi appuntamenti, ma per lui si fa dura.

A San Paolo, Verstappen ha compiuto un altro dei suoi ormai tanti capolavori da esporre al Louvre, sperando che cambino la password. Partito dai box, penultimo perché dietro di lui c'era Esteban Ocon, ha recuperato giro dopo giro. Ha effettuato tre pit-stop, il primo in regime di safety-car a inizio gara, poi sospinto da una RB21 che pareva rinata dopo le difficoltà di grip evidenziate venerdì e sabato, ci ha dato dentro alla sua maniera. Le gomme soft montate nel finale sono state figlie di una strategia perfetta che gli ha permesso di prendere il terzo posto ai danni di George Russell e di mettere pressione fino alla bandiera a scacchi ad Antonelli.



Ecco, Antonelli. Aspettavamo un weekend così. Come avevamo scritto dopo la gara sprint, il 19enne della Mercedes ha vissuto un anno di grandi momenti e anche di cadute, normali per un rookie. Ma a San Paolo è accaduto qualcosa di straordinario, un passo in avanti di grande fattura, qualità, determinazione, capacità, sicurezza. E chi più ne ha ne metta. E' il weekend che Toto Wolff e tutta la Mercedes volevano vedere da lui. Secondo nella qualifica sprint, secondo nella gara sprint, secondo nella qualifica del GP (da 16 anni mancava un italiano in prima fila), secondo nel GP. 

Tanta roba, da rimanere a bocca aperta. E' stata una corsa molto difficile per lui, il contatto con Piastri poteva pregiudicare tutto, invece ha ripreso forte come nulla fosse. Ha gestito tutto alla perfezione e poi, il gran finale. Sembrava sulla graticola con Verstappen che lo aveva raggiunto, pronto a mordere.

E invece, forse complice un leggero degrado delle gomme soft della Red Bull, Antonelli ha risposto da campione non permettendo a Max di puntarlo e superarlo. E tenendo così il suo primo secondo posto in F1 che segue il terzo conquistato a Montreal. Chapeau. Russell ha terminato quarto resistendo alla rincorsa di Piastri. Per una volta, l'inglese della Mercedes si è dovuto accodare al giovane compagno di squadra italiano.



Dietro di loro è accaduto di tutto, una girandola di scambi di posizione che pareva senza fine dovuta anche ai due pit-stop. Tra tutti ne è uscito a testa alta, altissima, Oliver Bearman, per la quarta volta consecutiva a punti con la Haas-Ferrari grazie al sesto posto. Sta crescendo tantissimo l'inglese e stupisce sempre più. Al contrario, Ocon sembra entrato in una spirale negativa, travolto dal compagno.

Bearman ha tagliato il traguardo a 14" da Piastri e con un gran vantaggio sul gruppo che lo ha seguito, 23". La cosa incredibile, che raramente, anzi, quasi mai si è vista dalle parti della F1, è che dal settimo (Liam Lawson) al 16esimo (Lance Stroll) sono passati 5"5. Tutti in fila a combattere. A goderne, la Racing Bulls-Honda, settima con Lawson e ottava con Isack Hadjar, poi Nico Hulkenberg, spettacolare con la Sauber-Ferrari, nono con un solo pit-stop (unico con Lawson ad adottare tale strategia) con 35 giri percorsi con le soft. Grande abilità nella gestione da parte del tedesco. L'ultimo punto al grintosissimo Pierre Gasly con l'Alpine-Renault.

Nessun punto per la Williams-Mercedes, 11esima con Alexander Albon, autore per la prima volta del giro più veloce in gara, e 13esima con Carlos Sainz. Male la Aston Martin-Mercedes, un bel passo indietro dopo la sprint. Sfortunato Stroll, speronato da un pessimo Yuki Tsunoda che si è impegnato non poco questo weekend per cercare di non essere riconfermato dalla Red Bull.

Capitolo Ferrari. Leclerc poteva puntare al podio? Forse sì, ma è stato decisamente sfortunato nel venire travolto da Antonelli dopo il contatto con Piastri. Lewis Hamilton invece, subito alla prima curva è stato urtato da Carlos Sainz (ma l'inglese ha chiuso troppo la linea), e successivamente c'è stato un contatto con Franco Colapinto che gli ha fatto saltare l'ala anteriore. Cambiato il musetto, la SF25 viaggiava zoppa e alla fine si è deciso di chiamare ai box Hamilton per il ritiro. Risultato, la Ferrari è precipitata quarta nella classifica costruttori, superata anche dalla Red Bull.

Domenica 9 novembre 2025, gara

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 71 giri
2 - Andrea Kimi Anontelli (Mercedes) - 10"388
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 10"750
4 - George Russell (Mercedes) - 15"267
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 15"749
6 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 29"630
7 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 52"642
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 52"873
9 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 53"324
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 53"914
11 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 54"184
12 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 54"696
13 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 55"420
14 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 55"766
15 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 57"777
16 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 58"247
17 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'09"176

Ritirati
Lewis Hamilton
Charles Leclerc
Gabriel Bortoleto

Il campionato piloti
1.Norris 390; 2.Piastri 366; 3.Verstappen 341; 4.Russell 276; 5.Leclerc 214; 6.Hamilton 148; 7.Antonelli 122; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg, Hadjar 43; 11.Bearman, Alonso 40; 13.Sainz 38; 14.Lawson 36; 15.Stroll 32; 16.Ocon 30; 17.Tsunoda 28; 18.Gasly 22; 19.Bortoleto 19.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 756; 2.Mercedes 398; 3.Red Bull-Honda 366; 4.Ferrari 362; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 82; 7.Aston Martin-Mercedes 72; 8.Haas-Ferrari 70; 9.Sauber-Ferrari 62; 10.Alpine-Renault 22.
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