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31 Ago [9:38]

Questa Red Bull spaventa tutti,
e ha ancora degli assi nella manica

Jacopo Rubino

Al team principal Christian Horner, la supremazia Red Bull esibita a Spa ha ricordato certe giornate del periodo 2010-2013, quello dei titoli di Sebastian Vettel. "È stata una delle nostre prestazioni più dominanti di sempre, direi fenomenale", ha affermato. La squadra anglo-austriaca è ripartita dalla pausa estiva dando un vero schiaffo agli avversari, e Zandvoort, dove si torna subito a correre, aiuterà a capire se questo livello di forza sarà l'abitudine. Senza dimenticare chi sta al volante, con un Max Verstappen in stato di grazia e in Belgio capace di annichilire pure il compagno Sergio Perez. Secondo al traguardo, il messicano è stato forse l'unico aspetto un po' stonato del weekend, il che la dice lunga sulla competitività Red Bull.

"La nostra macchina ha un'elevata efficienza aerodinamica, e si è adattata perfettamente alla pista di Spa. Ci saranno tracciati che potrebbero essere un po' più ostici e in cui mi aspetto di battagliare ancora con la Ferrari", è il pensiero di Verstappen. Zandvoort, in effetti, potrebbe essere più incline alle caratteristiche della Rossa, ma per il campione in carica sarà la tappa di casa, con una folla oceanica di tifosi orange a sostenerlo. La tecnica conta, ma il fattore umano non è da sottovalutare.

Di certo, almeno sul circuito delle Ardenne, la RB18 non è apparsa per nulla indebolita dall'entrata in vigore della famigerata direttiva tecnica 039 della FIA, che ha imposto maggiore rigidità per fondo e pattino inferiore. Ma anche Mattia Binotto, team principal di Maranello, ha definito "trascurabile" l'effetto delle nuove regole sul rendimento della F1-75. Il distacco sofferto (o goduto, a seconda dei punti di vista) non è da ricercarsi qui.

Semmai, la concorrenza deve temere cosa la Red Bull è pronta a estrarre dal cilindro: un telaio alleggerito che ha richiesto un altro crash test per ottenere l'omologazione. Della monoscocca evoluta si era mormorato già alla vigilia di Spa, dove sembrava essere subito introdotta, ma probabilmente debutterà nel round di Singapore. La novità in cantiere è stata comunque confermata dallo stesso Verstappen, in modo criptico: "Avremo un nuovo chassis, non so quanto peserà in meno ma, se funzionasse, ci sarà d'aiuto". Stando alle voci, il dimagrimento sarebbe di circa cinque chilogrammi.



La dieta consentirà un risparmio sulla bilancia, ma di certo non per il portafoglio, con un costo presunto di circa due milioni di euro. In tempi di budget cap non è roba da poco, mettendo il rivale Binotto in allerta: "Noi non possiamo permetterci un telaio alleggerito, il budget non lo consente. Sarei sorpreso se altri ci riuscissero, bisogna chiedersi se i controlli sono sufficienti".

"Vogliamo sempre di più", ha intanto rimarcato Verstappen reduce da due successi consecutivi in rimonta. Le questioni finanziarie non sono materia per lui. E con un'arma ancora più affilata, l'olandese potrebbe diventare davvero inarrestabile, dopo aver ormai ipotecato il Mondiale insieme alla sua scuderia.