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23 Mar 2008 [11:29]

Raikkonen da mondiale
McLaren fiacche a Sepang

Quando Kimi Raikkonen decide che deve vincere, c'è ben poco da fare. La gara di Sepang del finlandese è stata perfetta oltre che intelligente. Costretto ad alzare il piede al via per una dura manovra di Felipe Massa che lo ha stretto verso destra, Raikkonen si è adeguato facendo credere al brasiliano di non essere veloce quanto lui. Ma quando si avvicinava il momento di effettuare il primo pit-stop, Raikkonen ha iniziato a sparare una serie di giri velocissimi, compreso l'ultimo che lo ha portato in pit-lane. Cosa che invece non è riuscito a fare Massa. E quando Raikkonen è uscito dai box, si è trovato davanti al compagno di squadra per un soffio. Il finlandese ha poi continuato a spingere, allontanando Massa il quale ha poi commesso un incredibile errore finendo fuori pista.

Raikkonen cancella ogni dubbio
Raikkonen perfetto quindi, bravo a reagire anche mentalmente al disastro di Melbourne. Lo stesso Kimi, che non si nasconde mai dietro a banali scuse, non si era fatto problemi nell'ammettere i propri errori australiani. Ma serviva un netto cambio di rotta e a Sepang ha dimostrato che quel numero uno piantato sul musetto della sua Ferrari non è lì per caso. Raikkonen ha anche cancellato ogni dubbio sulla sua forma fisica. A Melbourne si era ipotizzato che gli errori in gara derivassero da un calo di concentrazione dovuto a una cattiva preparazione atletica. A Sepang, dove le condizioni meteo erano molto simili a quelle di Melbourne in quanto a caldo, il finlandese ha retto bene, lucidissimo fino al traguardo. Come... i motori Ferrari. Risoto e capito a tempo di record il problema che si era manifestato in Australia, la Ferrari ha ritrovato l'affidabilità.

McLaren in affanno, le gomme penalizzano Hamilton
Sono mancate le McLaren a Sepang. In qualifica poteva esserci il dubbio del carico di benzina, ma la gara ha dimostrato che il passo era molto lento rispetto a Melbourne. Su un circuito permanente, le MP4/23 sembrano accusare rispetto alle due Ferrari. Heikki Kovalainen ha disputato una gara regolare trovando il terzo posto mentre Lewis Hamilton ha forse pagato cara una scelta di pneumatici non ottimale. Il secondo set montato, soft, si è rivelato inadeguato impedendogli di avvicinare la Red Bull-Renault di Mark Webber mentre nella parte finale del GP, col set di gomme dure, Hamilton era decisamente più rapido. Ancora un giro e il quarto posto poteva essere suo, invece si è dovuto accontentare del quinto dietro alla Toyota di Jarno Trulli. Nel conto di Hamilton, che comunque rimane leader della classifica iridata, va messo anche il tempo perso ai box nella prima sosta quando la ruota anteriore destra non si toglieva.

La BMW non sbaglia strategia e Kubica è secondo
Il secondo posto di Robert Kubica fa grande la BMW. Quando i tedeschi non sbagliano la strategia di gara, il polacco non si smentisce. Kubica ha offerto una gara diligente, girando sempre sugli stessi tempi. Bravo in partenza, si è costantemente mantenuto alle spalle delle Ferrari, a distanza, mentre negli specchietti ben presto non ha trovato nessuno. Più complicata la gara di Nick Heidfeld con l'altra BMW, rimasto imbottigliato nelle prime due curve dopo la partenza, ma autore del giro più veloce e sesto all'arrivo. Un piazzamento che lo tiene al secondo posto del campionato con gli stessi punti (11) di Raikkonen.

Trulli superlativo, Webber solido
Un Trulli superlativo ha portato la Toyota al quarto posto. Di sicuro la monoposto giapponese è cresciuta notevolmente rispetto ai primi test invernali. Poi Trulli ci ha messo del suo in qualifica, nella prima parte della gara, e nel finale quando ha risposto con grinta ad Hamilton. Protagonista del GP malese anche Mark Webber con la Red Bull-Renault. Quando non sbaglia, l'australiano dimostra di essere un pilota solido sulla lunga distanza. Ha tenuto a bada per più della metà della corsa la McLaren di Hamilton, poi si è difeso da Fernando Alonso. Insomma, non male. Bene anche la monoposto di Adrian Newey, che dopo le libere era finita nel mirino FIA perché ritenuta troppo fragile nelle sospensioni.

Triste Renault, Alonso rimedia un punto
La Renault ha rimediato un punto con Fernando Alonso, come sempre generoso. Quando un team sa di non avere una monoposto all'altezza, costringe i suoi piloti a caricare parecchia benzina in qualifica, per poi provare a guadagnare posizioni in gara. Una situazione triste per un team che ha vinto due mondiali di fila nel 2005-2006, ma che da due stagioni non riesce a trovare il bandolo della matassa. Se lo scorso anno Flavio Briatore raccontava la scusa della mancanza d'intesa tra telaio e gomme Bridgestone, ora che dirà? Nelson Piquet ha in parte riscattato il terribile weekend del debutto a Melbourne, ma si è preso un giro e dietro di lui è arrivata la Force India...

Triste risveglio per Honda e Williams
Su un circuito vero, le carenze della Honda in parte cancellate a Melbourne, sono emerse prepotentemente. Jenson Button e Rubens Barrichello sono rimasti lontano dai punti e il brasiliano ha ancora commesso un errore in pit-lane, questa volta passandovi troppo velocemente. Giancarlo Fisichella ha portato al traguardo la Force India-Ferrari e questo è già un bel risultato. La Williams-Toyota è completamente sparito a Sepang. Nico Rosberg, male in qualifica, si è subito toccato con Timo Glock nel corso del primo giro, poi ha navigato nelle retrovie come Kazuki Nakajima. Che salto verso il basso dopo il podio australiano. Le Super Aguri-Honda hanno concluso il Gran Premio con Anthony Davidson e Takuma Sato, fuori invece le Toro Rosso-Ferrari. Sebastian Vettel era a centro classifica quando è stato fermato da un problema idraulico, Sebastien Bourdais ha concluso malamente un weekend pessimo finendo nella ghiaia al 1° giro.

Massimo Costa

Nella foto, Kimi Raikkonen (Photo 4)
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