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14 Dic [16:08]

Red Bull sugli scudi ad Abu Dhabi,
Mercedes già avvertita per il 2021

Jacopo Rubino

I titoli erano ormai già in cassaforte, ma dopo il Gran Premio di Abu Dhabi in casa Mercedes si tiene alta la guardia: la vittoria centrata dalla Red Bull di Max Verstappen è stata come "una tirata d'orecchi". Così l'ha definita il team principal Toto Wolff. E fa credere in una stagione 2021 di Formula 1 più combattuta, visto che le vetture rimarranno per buona parte le stesse di oggi.

"Avevano la macchina migliore e meritavano il successo", ha riconosciuto Andy Shovlin, capo degli ingegneri di pista a Brackley. "Noi ci aspettavano di più, ad essere sinceri, pensavamo di un avere un piccolo vantaggio sul passo-gara, ma non è accaduto. Siamo un po' delusi, essendo stati competitivi quasi ad ogni appuntamento".

"I nostri piloti hanno sofferto di sottosterzo per tutta la corsa. Venerdì eravamo veloci, ma poi non ci siamo confermati", ha raccontato Wolff. "Come sempre, ne trarremo lezione". Forse è stato semplice merito del circuito di Yas Marina, che potrebbe aver favorito la RB16. Lo dimostrerebbe anche il buon weekend di Alex Albon. O forse la scuderia campione in carica non ha saputo sbloccare tutto il potenziale della W11, tra un assetto non indovinato, le power unit depotenziate per i timori sull'affidabilità del sistema ibrido e un Lewis Hamilton ancora reduce dai postumi del COVID-19.

"Stare davanti alla Mercedes su questo circuito, dove non veniva battuta dal 2013, è un risultato fenomenale", ha intanto sottolineato il caposquadra avversario, Christian Horner. Alla vigilia di questo strano Mondiale, in Red Bull credevano davvero di poter battagliare alla pari: il cronometro ha poi detto altro, nonostante un Verstappen sempre più concreto e incisivo. Ma il successo di Abu Dhabi riaccende quella speranza.

"Sono molto felice di aver finito l'anno così, e speriamo di cominciare il prossimo subito al vertice. Vogliamo lottare per il campionato, ma per riuscirci bisogna cominciare bene", ha ricordato il pilota olandese. "Nel team e alla Honda hanno lavorato sempre con impegno per far crescere la monoposto, e questa è davvero una iniezione di fiducia per l'inverno".

"Abbiamo individuato le debolezze rispetto ai nostri rivali e ci concentreremo sulla loro eliminazione", ha garantito Horner. Dal Giappone, e questo lo ha svelato il consulente Helmut Marko, arrivano inoltre "dati molto incoraggianti" per quanto riguarda la power unit. Visti i regolamenti, la RB16 si evolverà in RB16B cambiando solo il 40 per cento del progetto: sarà la quota decisiva per giocarsi il titolo?