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17 Apr [9:54]

Shanghai - L'anno di Rosberg
Vettel che rimonta, Kvyat sul podio

Stefano Semeraro - Photo 4

Eh sì, forse è proprio l'anno di Nico Rosberg. Alla fine di una gara affascinante, turbolenta e aggrovigliata che dopo uno start drammatico all'inizio ha praticamente rovesciato la griglia spedendo in fondo i favoriti - tranne Nico... - e costringendoli poi a una una furibonda rimonta, a salire sul gradino più alto per la terza volta su tre quest'anno è stato lui, che ora guida il mondiale con 75 punti, 36 più di Lewis Hamilton.

Secondo si è piazzato Sebastian Vettel, autore della rimonta più spettacolare dopo l'incidente a tre allo start, quando ha buttato fuori il compagno di squadra Kimi Raikkonen per evitare Daniil Kvyat che si era infilato all'interno sfruttando lo spazio lasciato dai due ferraristi. E che ha poi chiuso terzo davanti a Daniel Ricciardo, il grande deluso, ancora una volta sfortunato. A seguire Raikkonen, risalito dall'ultimo posto dopo il botto iniziale, Felipe Massa, Hamilton, Max Verstappen, Carlos Sainz e Valtteri Bottas.

Vettel, che in gara aveva già dato del matto a Kvyat via radio, si è duramente confrontato con il russo nel retropalco, continuando la polemica anche durante la premiazione. «Cosa hai combinato, sei arrivato dentro come un razzo! Se continuavo nella nostra traiettoria ti venivo addosso». «Stavo solo gareggiando, cosa vuoi da me?», ha replicato Kvyat, che ha poi battuto beffardamente una mano sulla spalla dell'infuriato Seb consigliandogli di dimenticare in fretta visto che era finito comunque sul podio. Vettel si era ritrovato con l'ala posteriore danneggiata ed era stato costretto a rientrare ai box, ma Kvyat in fondo ha fatto il suo mestiere rischiando molto, ma senza rubare nulla.

Sui detriti di Vettel ci ha rimesso un secondo posto quasi sicuro Ricciardo, che dopo aver bruciato alla grande Rosberg in partenza si è visto esplodere la gomma posteriore ed è finito nelle retrovie (14°) dopo il passaggio ai box e l'uscita della safety car. Intanto Hamilton, partito ultimo, alla prima curva ha guadagnato cinque posizioni, ma si è poi trovato con la sua stessa ala sotto il telaio dopo aver incocciato anche lui sui detriti e essere stato colpito da Felipe Nasr. Il campione del mondo ha così dovuto correre tutta la gara con il fondo danneggiato, ma si è battuto come un leone quasi fino alla fine.

Fra i tanti episodi da registrare anche un incredibile carosello nella pit-lane con un incrocio di 4-5 macchine e Sergio Perez indagato per unsafe release. Quando la safety è rientrata dopo 5 giri Vettel era 15°, Ricciardo 17°, Raikkonen 19° e Hamilton 21°. Al 21° giro per il gioco delle soste Hamilton – che alla fine ne ha fatte ben 5 - si è ritrovato terzo, poi ha lottato con Massa per il quarto posto, ma nel finale è stato passato da uno scatenato Raikkonen e da un Ricciardo velocissimo.

Il tourbillon dei pit e l'intrecciarsi delle strategie hanno provocato grandi colpi di scena anche nella fase centrale e innescato duelli esaltanti con protagonisti soprattutto Vettel - che ha addirittura passato Hulkenberg e Perez in pit-lane, la mossa che forse gli è valsa il podio - Ricciardo, Raikkonen e Hamilton. A goderne è stato Rosberg, che si è involato in solitudine rifilando a tratti anche un secondo e mezzo a giro e chiudendo con 30” di vantaggio. Ora è a quota 17 vittorie in carriera – il più vincente fra i piloti senza un Mondiale – e veramente può sognare il titolo, anche se la stagione è lunga.

Rabbia di Maurizio Arrivabene, nonostante il ritorno sul podio di Vettel. «Mi sono stufato di ripetere le stesse cose, per un motivo o per l'altro qualcosa va sempre storto, speriamo prima o poi si raddrizzi. L'incidente fra Seb e Kimi all'inizio? Se me lo chiedete scatta un beep sull'audio...». Vero. La Rossa ha potenziale, e lo dimostrano le rimonte di Raikkonen e Vettel, ma per ora ha fatto troppe volte harakiri.

Domenica 17 aprile 2016, gara

1 - Nico Rosberg (Mercedes W07) - 56 giri
2 - Sebastian Vettel (Ferrari SF16-H) - 37"776
3 - Daniil Kvyat (Red Bull RB12-Tag Renault) - 45"936
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB12-Tag Renault) - 52"688
5 - Kimi Raikkonen (Ferrari SF16-H) - 1'05"872
6 - Felipe Massa (Williams FW38-Mercedes) - 1'15"511
7 - Lewis Hamilton (Mercedes W07) - 1'18"230
8 - Max Verstappen (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1'19"268
9 - Carlos Sainz (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1'24"127
10 - Valtteri Bottas (Williams FW38-Mercedes) - 1'26"192
11 - Sergio Perez (Force India VJM09-Mercedes) - 1'34"283
12 - Fernando Alonso (McLaren MP4/31-Honda) - 1'37"253
13 - Jenson Button (McLaren MP4/31-Honda) - 1'41"990
14 - Esteban Gutierrez (Haas VF16-Ferrari) - 1 giro
15 - Nico Hulkenberg (Force India VJM09-Mercedes) - 1 giro
16 - Marcus Ericsson (Sauber C35-Ferrari) - 1 giro
17 - Kevin Magnussen (Renault R16) - 1 giro
18 - Pascal Wehrlein (Manor MRT05-Mercedes) - 1 giro
19 - Romain Grosjean (Haas VF16-Ferrari) - 1 giro
20 - Felipe Nasr (Sauber C35-Ferrari) - 1 giro
21 - Rio Haryanto (Manor MRT05-Mercedes) - 1 giro
22 - Jolyon Palmer (Renault R16) - 1 giro

Il campionato piloti
1.Rosberg 75; 2.Hamilton 39; 3.Ricciardo 36; 4.Vettel 33; 5.Raikkonen 28; 6.Massa 22; 7.Kvyat 21; 8.Grosjean 18; 9.Verstappen 13; 10.Bottas 7; 11.Hulkenberg 6; 12.Sainz 4; 13.Vandoorne 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 114; 2.Ferrari 61; 3.Red Bull-Tag Renault 57; 4.Williams-Mercedes 29; 5.Haas-Ferrari 18; 6.Toro Rosso-Ferrari 17; 7.Force India-Mercedes 6; 8.McLaren-Honda 1.