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24 Ago 2025 [18:27]

Spa, gara
Il VDS Panis si conferma al vertice

Michele Montesano - Foto Speedy

La pausa estiva deve aver fatto decisamente bene al VDS Panis Racing. A circa un mese e mezzo di distanza dalla 4 Ore di Imola, il team francese si è imposto nuovamente nella European Le Mans Series. Oliver Gray, Esteban Masson e Charles Milesi hanno dominato la scena in una 4 Ore di Spa-Francorchamps inframezzata da numerose neutralizzazioni. Coloro che si aspettavano una gara condizionata dalle avverse condizioni meteo sono rimasti delusi, in compenso c’è stata una vera e propria pioggia di penalizzazioni che ha visto il risultato finale incerto anche dopo la bandiera a scacchi. Penalità che non hanno intaccato il cammino del team VDS Panis Racing che ha così consolidato la leadership in classifica generale.

Partita dalla terza posizione, la Oreca 07 Gibson del VDS Panis Racing ha subito guadagnato la testa della corsa grazie a un primo stint incisivo di Gray. L’inglese ha superato sia Jonas Ried, con la Oreca del team Iron Lynx Proton, che Cem Bölükbaşi, scattato dalla pole al volante della LMP2 del Nielsen Racing. Purtroppo il margine di 12 secondi, costruito con pazienza da Gray, è svanito dopo appena 50 minuti con l’ingresso della prima safety-car, che ha fatto da preludio a una gara scandita da tre neutralizzazioni e altrettante Full Course Yellow che hanno costantemente rimescolato le strategie.

Il circuito di Spa-Francorchamps non ha lasciato scampo a Jake Wolff che, uscito fuoripista con la sua Ligier LMP3, ha richiamato per primo l’intervento della vettura di sicurezza. Tremendo anche il botto a Balnchimont di Manuel Maldonado che ha perso il controllo della sua Oreca LMP2 impattando violentemente contro le barriere seguito, a breve distanza, dall’uscita di pista di John Falb, al volante della Oreca LMP2 del Nielsen Racing.



Con quasi un’ora e mezza di neutralizzazioni, la 4 Ore di Spa si è rivelata una gara estremamente tattica. Tali condizioni hanno fatto emergere l’efficacia sia del muretto box che dei piloti del VDS Panis Racing, rimasti sempre nelle posizioni di vertice. In particolare una sosta in occasione della penultima Full Course Yellow, richiamata in seguito all’uscita di pista della McLaren 720S GT3 di Michael Birch, si è rivelata la mossa azzeccata. In quel frangente il team ha chiamato Masson ai box, mentre gli avversari hanno proseguito, recuperando così il tempo perso in precedenza e consegnando a Milesi un vantaggio che il francese ha saputo gestire fino alla bandiera a scacchi.

Se la vittoria del VDS Panis Racing non è mai stata messa in discussione, il resto del podio ha riservato numerose sorprese anche dopo la bandiera a scacchi. Il team IDEC Sport, secondo al traguardo con Mathys Jaubert al volante, è stato retrocesso in diciannovesima posizione a causa di una penalità di tre minuti inflitta per aver imboccato la pit-lane dopo la chiamata della Full Course Yellow violando, così, la chiusura dell’accesso ai box. Anche la Oreca dell’Algarve Pro Racing ha subito la medesima sanzione con Matthias Kaiser, Lorenzo Fluxa e Teho Pourchaire che si sono visti sfilare il terzo posto.



Ad approfittarne è stata l’equipaggio dell’Inter Europol Competition composto da Nick Yelloly, Jakub Smiechowski e Tom Dillmann, che ha ereditato la seconda posizione. Staccato di oltre 24 secondi dai vincitori, il team polacco ha mostrato un buon passo gara oltre una strategia lineare che gli ha permesso di superare, nel corso della terza ora, la LMP2 del Vector Sport salita momentaneamente in testa dopo un periodo di neutralizzazione. Infine sul terzo gradino del podio ha chiuso il terzetto del Nielsen Racing composto da Bölükbaşi, Ferdinand Habsburg e Filipe Albuquerque, partito dalla pole ma penalizzato da un’ultima sosta che gli ha fatto perdere terreno dal gruppo di testa.

Alle spalle dei primi tre si è distinta la seconda Oreca 07 dell’Algarve Pro Racing (nella foto sopra) di Kriton Lentoudis, Olli Caldwell e Alex Quinn, quarta assoluta e vincitrice della classe LMP2 ProAm. Anche per loro la gestione delle Full Course Yellow si è rivelata decisiva, con l’ultimo pit-stop effettuato proprio mentre la pista era neutralizzata a causa di un incidente di una vettura LMP3. Il successo di classe è arrivato al termine di un duello serrati con la LMP2 dello United Autosports, che ha chiuso seconda con Marino Sato, Oliver Jarvis e Alex Schneider. Nonostante un contatto al primo giro, che ha costretto a un intervento ai box per sostituire il retrotreno della Oreca 07, il team AO by TF ha completato il podio di classe con Louis Delétraz, PJ Hyett e Dane Cameron.



Anche la LMP3 ha vissuto un epilogo inatteso. Il CLX Motorsport, squadra finora imbattuta nel corso della stagione, sembrava avviato verso una nuova affermazione. Ma tre penalità e soprattutto l’uscita di pista a Les Combes di Theodor Jensen, a venti minuti dalla fine, hanno vanificato ogni ambizione. A beneficiarne è stato il Team Virage con la Ligier JS P325 divisa da Rik Koen, Julien Gerbi e Daniel Nogales. Il terzetto (nella foto sopra) è stato bravo a rimanere fuori dai guai e a capitalizzare l’occasione per interrompere il dominio degli avversari.

Penalizzato per aver mandato in testacoda Mikkel Pedersen, al volante della Ginetta del DKR Engineering, l’alfiere dell’Eurointernational Ian Aguilera ha visto sfumare il secondo posto di classe. Ad approfittarne è stato il terzetto del team RLR M Sport composto da Michael Jensen, Nick Adcock e Gillian Henrique. Mentre l’equipaggio dell’Inter Europol Competition, formato da Timothy Creswick, Douwe Dedecker e Reece Gold, ha completato il podio tutto marchiato Ligier.



Infine nella classe LMGT3 è arrivata la prima affermazione per l’Aston Martin Vantage GT3 gestita dal team Racing Spirit of Léman (nella foto sopra). Dopo essere salita sul podio nell’ultimo appuntamento del FIA WEC, la 6 Ore di San Paolo, la squadra ha trovato la vittoria in ELMS grazie a una gara ben condotta da Clément Mateu, Erwan Bastard e soprattutto Valentin Hasse-Clot, decisivo nell’ultima ora. Il duello con la Mercedes AMG GT3 del team Iron Lynx è stato serrato, con Fabian Schiller bravo a contenere gli attacchi fino alle ultimissime fasi, ma costretto a rientrare ai box a pochi minuti dal termine per effettuare un rabbocco.

Anche Hasse-Clot ha dovuto effettuare un’ulteriore sosta due giri dopo, ma un’operazione più rapida di tre secondi ha permesso all’Aston Martin di uscire in testa e tagliare il traguardo con un margine di meno di un secondo sulla Mercedes. La Ferrari 296 GT3 del Kessel Racing con Takeshi Kimura, Ben Tuck e James Calado ha completato il podio approfittando della sosta, a meno di due minuti dalla bandiera a scacchi, di Michelle Gatting. Le Iron Dames Celia Martin, Sarah Bovy e Gatting si sono quindi dovute accontentare del quarto posto. A completare la top-5 di classe è stato il terzetto della Ferrari griffata Richard Mille Racing AF Corse composto da Riccardo Agostini, Lilou Wadoux e Custodio Toledo.

Domenica 24 agosto 2025, gara

1 - Milesi-Masson-Gray (Oreca-Gibson P2) - VDS Panis - 88 giri
2 - Dillmann-Yelloly-Smiecowski (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 24"330
3 - Albuquerque-Habsburg-Bölükbasi (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 45"243
4 - Caldwell-Quinn-Lentoudis (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 56"973
5 - Lafargue-Chatin-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - IDEC - 1'03"373
6 - Ghiotto-Perino-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 1'31"410
7 - Jarvis-Sato-Schneider (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'32"692
8 - Alvarez-E.Fittipaldi (Oreca-Gibson P2) - CLX - 1'35"071
9 - P.Fittipaldi-Cullen-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Vector - 1'36"015
10 - Hyett-Deletraz-Cameron (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 1'36"658
11 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1'39"325
12 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 1'48"088
13 - Blomqvist-Malykhin-Vautier (Oreca-Gibson P2) - CLX - 1'50"601
14 - Pedersen-Nissany-De Gerus (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 2'04"320
15 - Sales-Novolak-Beche (Oreca-Gibson P2) - TDS - 4'13"133
16 - Roda-Binder-Viscaal (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1 giro
17 - Laurent-Hörr-Kolovos (Oreca-Gibson P2) - DKR - 1 giro
18 - Pourchaire-Kaiser-Fluxa (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1 giro
19 - Juncadella-Jaubert-Chadwick (Oreca-Gibson P2) - IDEC - 1 giro
20 - Gerbi-Nogales-Koen (Ligier-Toyota P3) - Virage - 4 giri
21 - Jensen-Adcock-Henrion (Ligier-Toyota P3) - RLR - 5 giri
22 - Gold-Creswick-Dedecker (Ligier-Toyota P3) - Inter Europol - 5 giri
23 - Michal-Aguilera (Ligier-Toyota P3) - Eurointernational - 5 giri
24 - Tribaudini-Antonel (Ligier-Toyota P3) - M Racing - 5 giri
25 - J.Lahaye-M.Lahaye-Stern (Ligier-Toyota P3) - Ultimate - 5 giri
26 - Kratz-Weiss-Peebles (Duqueine-Toyota P3) - WTM - 5 giri
27 - Pedersen-Brichacek-Rammo (Ginetta-Toyota P3) - DKR - 5 giri
28 - Mateu-Bastard-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S. Leman - 6 giri
29 - Berry-Hanafin-Schiller (Mercedes-AMG GT3) - Iron Lynx - 6 giri
30 - Kimura-Tuck-Calado (Ferrari 296 GT3) - Kessel - 6 giri
31 - Martin-Bovy-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 6 giri
32 - Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 6 giri
33 - Samani-Laursen-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 6 giri
34 - Wainwright-Pera-Fleming (Ferrari 296 GT3) - GR Racing - 6 giri
35 - Koizumi-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 6 giri
36 - Gilbert-Rueda-Molina (Ferrari 296 GT3) - Kessel - 6 giri
37 - Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296 GT3) - Spirit of Race - 6 giri
38 - Bruni-Noble-Hart (Ferrari 296 GT3) - JMW - 7 giri
39 - Fossard-Wolff-Foubert (Ligier-Toyota P3) - R.S. Leman - 8 giri

Giro più veloce: Felipe Albuquerque 2'02"875

Ritirati
Lanchere-Closmenil-Jensen (Ligier-Toyota P3) - CLX
Cressoni-Picariello-Au (Porsche 911 GT3) - Proton
Birch-Patterson-Boyd (McLaren 720S GT3) - United Autosports
Hanley-Maldonado-Saucy (Oreca-Gibson P2) - United Autosports
Allen-Falb-Sette Câmara (Oreca-Gibson P2) - Nielsen
Cetilar