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25 Ago 2022 [10:23]

Spa tra l'amore del mondo F1
e le speranze di conferma nel 2023

Jacopo Rubino - XPB Images

La Formula 1 si prepara a dare il suo ultimo esame all'università dell'automobilismo? C'è il timore generale che Spa-Francorchamps, dopo questo weekend, sia destinata ad uscire dal calendario, sacrificata in favore di destinazioni più esotiche e rumenerative. È cosa nota da tempo, ma Stefano Domenicali, presidente del Circus, ha voluto mettere un freno ai pessimismi: "Non mi avete mai sentito dire che sarà l'ultimo anno in Belgio, sarei prudente con i commenti. È vero che stiamo parlando con altri promoter, ma i dialoghi con Spa sono sempre in corso". Vanessa Maes, responsabile del circuito, nei giorni scorsi ha in effetti dichiarato che "le trattative con la F1 stanno andando bene", come riportato dal quotidiano De Telegraaf.

Almeno per il 2023, la principale chance di conferma per il tracciato delle Ardenne è di occupare lo slot pensato per Kyalami, dove la delegazione di FIA e Liberty Media si è recata in visita a inizio estate. La tappa sudafricana, che tornerebbe ad accogliere il Circus dopo 29 anni, potrebbe non essere pronta all'appuntamento del prossimo anno, fissato ad aprile. Spa potrebbe quindi essere ripescata, ma in un periodo che lascia molti dubbi a livello meteo, con temperature massime di 13 gradi. Per non parlare della variabile pioggia. In un'altra bozza di calendario circolata, Spa manterrebbe invece l'ormai classica collocazione di fine agosto, dopo la pausa estiva. "Chiariremo la situazione nei prossimi giorni", ha anticipato Domenicali sulla questione Sudafrica.

Una cosa, comunque, è evidente: se la quasi certa cancellazione del Gran Premio di Francia aveva lasciato un po' tutti freddini, ad eccezione dei protagonisti locali, complice la scarso fascino di Le Castellet, in favore di Spa è emersa invece una piccola "crociata" di tante personalità del paddock. In primis il campione in carica Max Verstappen, qui praticamente di casa per la vicinanza con l'Olanda e per la nazionalità belga della madre Sophie Kumpen. "Perdere Spa sarebbe una enorme delusione, è la mia pista preferita", ha commentato. Anche Lando Norris è belga per parte di madre, Cisca Wauman, e all'idea ha affermato: "Sarei triste, ma immagino che molto dipenda del denaro". L'iridato 2009 Jenson Button, che qui ha vinto nel 2012, al podcast di WTF1 ha insistito: "Se togli Spa, non è perché non sia un buon circuito. È uno dei migliori al mondo, le gare sono belle, tutti amano venire qui".

Christian Horner, team principal Red Bull, ha invocato che Spa, insieme a Monza e Silverstone, venga "blindata e protetta" in quanto sede storica. Altrimenti sarebbe come "il torneo ATP di tennis senza Wimbledon". Ma è anche vero che Spa non è stata inamovibile, in passato: il GP del Belgio a volte non si è disputato (più di recente nel 2003 e 2006), mentre tra gli anni Settanta e Ottanta si è svolto anche a Nivelles e Zolder.

Ma adesso, per Spa la rimozione sarebbe una doppia beffa: la F1 troverà un impianto aggiornato, con la creazione di una nuova tribuna all'Eau Rouge e il ritorno della ghiaia in alcune vie di fuga, come alla Source. Modifiche costate ben 80 milioni di euro, che hanno restituito alla pista più sapore "vecchia scuola", come sostenuto da Verstappen, che per un video dimostrativo ha già saggiato le novità guidando la vecchia RB7 del 2011. E ora il leader del Mondiale, assieme ai colleghi, si prepara a competere di fronte a 360 mila spettatori paganti nell'arco del fine settimana. Il Circus vuole davvero rinunciare a tutto questo?
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