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28 Mar [19:08]

Super Hamilton al GP del Bahrain,
Verstappen e Red Bull si arrendono

Jacopo Rubino - XPB Images

14 marzo, a Sakhir si chiudono tre giorni di test complicati per la Mercedes. 28 marzo, due settimane dopo, sulla stessa pista ecco la vittoria al Gran Premio del Bahrain con Lewis Hamilton, pur iniziando il Mondiale 2021 da sfavorita: la Formula 1 sa ancora sorprendere, ed emozionare. Il campione in carica, soprattutto lui, è riuscito a battere Max Verstappen e la Red Bull che aveva dominato il weekend, primo in tutte le sessioni, con un finale di gara vietato ai deboli di cuore. Ma se questo è l'inizio, ci sarà da divertirsi.

A 3 giri dal termine, l'olandese sembrava aver compiuto il sorpasso decisivo sul britannico, coronando un inseguimento di 15 tornate: ma la mossa è avvenuta andando troppo largo in curva 4, sotto osservazione per i track limits. Per evitare penalità Verstappen ha ridato strada quasi subito, ma l'attacco-bis non gli è riuscito. E così, in volata, si è dovuto accontentare della piazza d'onore. Un boccone amarissimo, viste le premesse, ma ad essere sconfitto è soprattutto il muretto Red Bull.

La squadra anglo-austriaca sembra essere stata messa in scacco dalla Mercedes, a livello di strategia: ha funzionato l'undercut di Hamilton in occasione della prima sosta al giro 14, con Verstappen andato invece ai box al giro 17 diventando inseguitore. Hamilton, che aveva la mescola hard, ha poi compiuto il secondo pit-stop al giro 28 per rimontare le Pirelli medie, mentre Verstappen ha avuto le dure al giro 40 e ha dovuto recuperare 8"8 di ritardo. Al giro 51 il corpo a corpo è ufficialmente iniziato, con Hamilton a festeggiare.

La Mercedes porta a casa anche il terzo posto di Valtteri Bottas, incapace di fare la differenza come Hamilton ma anche sfortunato perdendo, quasi 9" per un errore dei meccanici nella seconda sosta. Il finlandese si è però preso il bonus del best lap con pit-stop ad hoc in chiusura. Di certo a Brackley hanno "aggiustato" la W12 dopo quei test così complicati, ma la rivale RB16B-Honda in Bahrain aveva comunque qualcosa in più: lo ribadisce la super rimonta di Sergio Perez, da ultimo a quinto con una macchina che, per sua stessa ammissione venerdì, non gli dà ancora la fiducia necessaria. Il messicano ha rischiato di ritirarsi già nel giro di formazione, con la vettura spenta, ma è riuscito a scattare dai box e poi ha scalato il gruppo raccogliendo punti importanti.

Quarto Lando Norris: la McLaren (ora motorizzata Mercedes) si dimostra la terza forza e si è rifatta di una qualifica un po' sottotono. Gran prova dell'inglese, che ha battagliato con un altrettanto grintoso Charles Leclerc, 6° al volante della Ferrari. Bilancio positivo anche per la Rossa, senza dubbio più competitiva del disastroso 2020. Il monegasco nelle fasi iniziali è stato addirittura terzo superando Bottas, aiutato dalle Pirelli soft, poi si è attestato su una posizione più in linea con il livello della SF21. I loro compagni, Daniel Ricciardo e Carlos Sainz, chiudono 7° e 8° all'esordio nei rispettivi team: è soltanto l'inizio.

Applausi al debuttante Yuki Tsunoda, che ha confermato quanto di buono si dice su di lui: il giapponese ha agguantato la nona posizione con l'AlphaTauri che aveva subito "perso" Pierre Gasly, precipitato in coda per l'ala anteriore rotta in una toccata con Ricciardo. Il francese ha poi dato forfait. Completa la zona punti Lance Stroll, decimo con un'Aston Martin che non è la Racing Point dello scorso anno, letteralmente. Se ne è reso conto anche Sebastian Vettel, peraltro costretto a partire dal fondo per le 5 caselle di penalità ricevute a causa del mancato rispetto delle bandiere gialle in qualifica. Il tedesco si è impegnato, ha tentato la carta della singola sosta, ma si è macchiato del tamponamento a Esteban Ocon con l'unica Alpine superstite.

Fernando Alonso si è infatti dovuto ritirare per un guasto ai freni, ma ha mostrato classe e determinazione intatte dopo due anni di lontananza dalla F1: la top 10 sarebbe stata alla sua portata, pur con un'auto non irresistibile. Ai punti ci è arrivata vicina l'Alfa Romeo, con Kimi Raikkonen 11° e il nostro Antonio Giovinazzi 12°, peraltro attardato da un problema nell'allocazione dei pneumatici alla prima sosta.

Al traguardo Mick Schumacher, nel suo primo Gran Premio in F1: niente fuochi d'artificio con la modesta Haas, anzi un testacoda per fortuna innocuo. È invece durata una manciata di secondi la gara del compagno Nikita Mazepin, che in uscita da curva 3 ha perso il controllo a gomme fredde, sbattendo contro le barriere e chiamando la safety-car all'opera. Dal lato opposto, qualche mese fa, si era schiantato Romain Grosjean con la stessa Haas, ma questa volta non è successo nulla.

Domenica 28 marzo 2021, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 56 giri 1'32'03"897
2 - Max Verstappen (Red Bull Honda) - 0"745
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 37"383
4 - Lando Norris (McLaren Mercedes) - 46"466
5 - Sergio Perez (Red Bull Honda) - 52"047
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 59"090
7 - Daniel Ricciardo (McLaren Mercedes) - 1'06"004
8 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'07"100
9 - Yuki Tsunoda (AlphaTauri Honda) - 1'25"692
10 - Lance Stroll (Aston Martin Mercedes) - 1'26"713
11 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo Ferrari) - 1'28"864
12 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo Ferrari) - 1 giro
13 - Esteban Ocon (Alpine Renault) - 1 giro
14 - George Russell (Williams Mercedes) - 1 giro
15 - Sebastian Vettel (Aston Martin Mercedes) - 1 giro
16 - Mick Schumacher (Haas Ferrari) - 1 giro

Giro più veloce: Valtteri Bottas 1'32"090

Ritirati
53° giro - Pierre Gasly
52° giro - Nicholas Latifi
33° giro - Fernando Alonso
1° giro - Nikita Mazepin

Il campionato piloti
1.Hamilton 25 punti; 2.Verstappen 18; 3.Bottas 16; 4.Norris 12; 5.Perez 10; 6.Leclerc 8; 7.Ricciardo 6; 8.Sainz 4; 9.Tsunoda 2; 10.Stroll 1

Il campionato costruttori
1.Mercedes 41 punti; 2.Red Bull 28; 3.McLaren 18; 4.Ferrari 12; 5.AlphaTauri 2; 6.Aston Martin 1