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13 Giu 2014 [18:16]

Tanti incidenti in prova: solo un caso?
Il campanello di allarme è attivato

Da Le Mans - Alfredo Filippone

Mentre il circo della 24 Ore sfila in città, per la tradizionale parata del venerdì pomeriggio, e ai box si lavora contro il cronometro davanti a un pubblico già foltissimo, molti si pongono tante domande sul perché dei numerosi incidenti verificatisi durante le prove libere e durante le qualifiche. Che non sono una novità, ma a colpire è stato il numero elevato e la violenza constatata quest’anno. C’è da dire che c’è un’atmosfera davvero elettrica nella Sarthe. Forse per la grande e bella battaglia a tre che si prepara fra Audi, Toyota e Porsche, forse perché la posta in palio appare più alta e tutto è più esasperato.

Ma quanto successo mercoledì e giovedì inquieta. Nel caso dell’incidente di Loic Duval, nessuno ha ancora dato una spiegazione. L’Audi è semplicemente "volata" quando era impegnata in un giro velocissimo, e questo richiama l’attenzione di tutti sull’aerodinamica dei prototipi moderni, una problematica non nuova. Qualche anno fa, l’ACO si era posto un limite di sicurezza (3’30” come tempo massimo sul giro), che però non è rispettato e non sembra esserci preoccupazione per questo. Se sul diritto, la velocità massima è comunque scesa, è cresciuta (dell’8 % rispetto allo scorso anno), la velocità in curva delle LMP1, e questo in un circuito che ha pieghe insidiose e velocissime (come Tertre Rouge, Arnage, Indianapolis e Porsche), pone un problema.

Anche perché il tracciato ha limiti fisici (in termini di posizionamento delle barriere, vie di fuga, eccetera) più che oggettivi, derivanti dalla sua natura d’origine di circuito non permanente, purtroppo evidenziati tragicamente lo scorso anno con l’incidente mortale di Simonsen. Un altro problema che sembra acuirsi, e che deriva da quanto precede, è il crescente divario prestazionale fra LMP e GT, che non rende più facile la convivenza fra le due categorie.

Infine, ci veniva segnalato da molti piloti come la pista, quest’anno, appaia più scivolosa, senza che vi sia un motivo particolare (metereologico o legato ad asfalto nuovo) a spiegare tale situazione, che forse migliorerà quando la pista sarà via via sempre più gommata. Insomma, alla vigilia della grande gara, si incrociano le dita, ma sono in tanti a dire che sta suonando un campanello d’allarme...