10 Feb 2016 [12:48]
Tarquini: "La Lada ha potenziale"
Dario Sala
Nonostante i cinquanta anni siano passati già da un po', Gabriele Tarquini si appresta a vivere una ulteriore nuova fase della sua lunghissima carriera. L'uscita “forzata” dalla Honda aveva fatto presagire la fine della sua attività dinamica in pista, poi è arrivata la firma con la Lada che ha riaperto delle porte e le prospettive sono di nuovo cambiate. Tarquini sarà ancora presente nel mondiale Turismo dando un seguito a quanto iniziato nel 2005.
“Ero molto dispiaciuto perché poteva essere la fine della mia carriera nel WTCC – ha spiegato “Cinghio” al sito WTCC.com - ma la priorità era comunque correre in questo campionato perché lo considero la mia famiglia e non mi vedo altrove. Per fortuna la Lada ha mostrato un grande interesse nei miei confronti e sono molto contento di poter proseguire con loro. Affronto una avventura inedita, con auto e motore nuovi, persone e compagni che non conosco; mi sento più giovane perché dovrò cambiare le mie abitudini e ricominciare da capo. Tutto ciò da una grande motivazione”.
Adesso però è arrivata l'ora di cominciare a conoscere la Vesta e il modo di lavorare del team condotto da Viktor Shapovalov. “Sono felice di iniziare il lavoro e sono eccitato di fronte a questa nuova sfida – ha proseguito Gabiele - Onestamente la Vesta mi aveva sorpreso nella prima gara in Argentina lo scorso anno. Ha un grande potenziale. A gennaio ho passato alcuni giorni a Magny Cours dove ho provato la macchina del 2015 e dove ho sviluppato alcuni software nuovi. Era bagnato e non ho potuto fare delle sequenze di giri, ma ho comunque apportato delle modifiche al set up ed ho potuto sentire la differenza”.
“Posso dire che la macchina è sensibile e c'è un nel potenziale, ma ho bisogno di tempo e di chilometri per capirla al meglio. In ogni caso userò la mia esperienza per migliorarla specialmente nelle curve lente e nella maneggevolezza generale. Non vedo l'ora di cominciare. Mi fa piacere essere ancora in questo campionato e voglio correre al più presto. Specialmente su alcuni circuiti come quello della Thailandia che offre curve molto veloci e frenate impegnative. Mi è piaciuta l'atmosfera che si è creata lo scorso anno e spero che sarà così anche nel 2016”.