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2 Lug [17:03]

Un hotel delle api, e non solo:
l'attenzione di Vettel per l'ambiente

Jacopo Rubino

La sagoma è quella di una Formula 1, con ruote, alettoni e colori sgargianti, ma cosa ha costruito Sebastian Vettel? Un hotel delle api, un rifugio artificiale che favorisce la nidificazione e lo svernamento di questi preziosissimi insetti. Il pilota tedesco, nei giorni di riposo fra i due weekend di gara al Red Bull RIng, si è cimentato in questa attività insieme a un gruppo di studenti delle scuole elementari nella regione della Stiria, in un'area vicina al circuito.

È stato proprio Vettel a voler organizzare un concorso per sensibilizzare i ragazzi sulla tutela della fauna, collaborando con la fondazione BioBienenApfel. L'hotel delle api è stato realizzato sulla base del disegno vincente, manco a dirlo era ispirato proprio ad una monoposto. "L'idea era di dare più spazio agli insetti, e in particolare alle api, per vivere e riprodursi", ha raccontato il portacolori Aston Martin. "Speriamo che in futuro ci siano tanti fiori e tante api in questa nuova casa... sarà gratis!".

Vettel, padre di tre bambini, ha confermato ancora una volta di avere piena consapevolezza che esista un universo al di fuori della bolla dorata della F1. E che non può essere ignorato. L'hotel delle api non è stato un passatempo fine a se stesso, anzi. Seb nei giorni scorsi ha ribadito la sua attenzione alle tematiche ambientaliste, confermando di aver installato pannelli solari, di usare auto elettriche per gli spostamenti e filtri per l'acqua per ridurre la plastica. Del resto è diventato ambasciatore di BWT, azienda specializzata in questi prodotti. Ma soprattutto, ha manifestato le proprie preferenze politiche.

"Voterò per i Verdi", ha sottolineato in una intervista al giornale Der Spiegel. Il 4 volte campione del mondo vive in Svizzera, ma può comunque votare per le prossime elezioni federali che si svolgeranno in Germania il 26 settembre. "Vorrei vedere un cambiamento nel Paese, perché possa essere un esempio. Non si tratta solo di parlare, ma finalmente di agire". Parole che in Germania hanno diviso i pareri, attirando anche le critiche: correre in F1, muoversi per il pianeta in jet privato, è coerente con una mentalità green?

Toto Wolff, team principal Mercedes, lo ha difeso: "Sebastian è uno che non guarda solo alla sostenibilità, ma la vive. Per me è assolutamente giusto. Non nasconde le sue convinzioni e non si cura delle reazioni della gente".

E chissà cosa pensano molti appassionati di un altro argomento: i limiti sulle "celebri" autostrade tedesche, considerate una sorta di paradiso per tanti amanti della velocità. Anche qui Vettel ha le idee chiare: "Sarebbe meglio imporre i 120 o i 130 chilometri orari, il traffico scorrerebbe più rapidamente. I tempi in cui in autostrada si poteva accelerare sono finiti, metà della rete è un cantiere, e nell'altra c'è così tanto traffico che non si può andar forte". La carriera in pista è una cosa, la vita al di fuori è un'altra storia.