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3 Apr [10:24]

"Un podio con l'Alfa", Giovinazzi sogna
E intanto correrà nel GP di F1 virtuale

Jacopo Rubino - XPB Images

Ci sarà anche Antonio Giovinazzi sulla griglia del Gran Premio virtuale di Formula 1 che si disputerà domenica: al momento in isolamento a Montecarlo, lontano dalla famiglia, il pilota italiano ingannerà così l'attesa per un campionato 2020 tenuto in stallo dall'emergenza Coronavirus. "È un allenamento importante, aiuta a mantenere la concentrazione alla guida", ha spiegato l'alfiere dell'Alfa Romeo Racing. Che però è impaziente di fare sul serio, alla guida della C39: "Non vedo l'ora di tornare in macchina e ricominciare".

"Ho passato l'inverno a lavorare per migliorarmi ed ero arrivato a Melbourne davvero carico, pronto alla seconda stagione da titolare. Poi è successo quel che è successo. Adesso riguardo le gare in televisione e penso a quanto mi manchino", ha raccontato nell'intervista in videoconferenza alla Gazzetta dello Sport. Il circuito australiano, quello dove ha esordito nel Mondiale nel 2017 (sostituendo in Sauber l'infortunato Pascal Wehrlein), segnerà intanto un nuovo esordio, quello da concorrente in formato digitale. Giovinazzi è il sesto titolare confermato per l'evento del 5 aprile dopo Charles Leclerc, Lando Norris, Alex Albon, George Russell e Nicholas Latifi.

Ma il pensiero va sempre alle sfide sull'asfalto reale. "Per me sarà un anno importante", ha sottolineato Antonio, che vuole alzare l'asticella delle proprie prestazioni: "Ho tanti obiettivi ambiziosi, fare più punti possibile, riportare l'Alfa sul podio e magari battere il mio compagno di squadra Kimi Raikkonen. L'anno scorso ci siamo piazzati quarto e quinto in Brasile, ma il podio era alla portata".

Questa lunga ed anomala sosta, però, renderà la ripartenza più impegnativa: "Io dopo la GP2 ho sperimentato uno stop di due stagioni, facendo il pilota di sviluppo della Ferrari, e l'anno scorso all'inizio ho faticato sul passo gara e nei duelli ruota a ruota", ricorda il 26enne pugliese. Questa volta, se non altro, sarà un handicap condiviso con tutti gli avversari.

E poi, guardando ancora più in là, resta il sogno di una promozione al volante della Ferrari. "So che sono in una lista, e che devo fare benissimo per convincere Mattia Binotto e i dirigenti di poter meritare un'occasione. Sono cresciuto con una maglia rossa addosso, guardando il mio idolo Michael Schumacher che vinceva e immaginando di essere su quel podio con le note dell'inno nazionale e la gente sotto a fare il tifo. Spero che un giorno mi succeda davvero, come è capitato a Leclerc".