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1 Lug [17:14]

Verstappen impressionante
Vettel torna leader, Mercedes KO

Da Spielberg - Massimo Costa - Photo 4

Un Gran Premio emozionante, pieno di colpi di scena, di storie da raccontare, nello splendido teatro del Red Bull Ring reso ancora più affascinante dall'invasione di decine di migliaia di appassionati. Tantissimi dall'Olanda, i quali hanno riempito intere tribune, oltre che i paesini della Stiria, e che torneranno verso casa (almeno 8 ore di auto), inebriati dalla stupefacente prestazione di Max Verstappen. Il loro idolo assoluto.

Verstappen ha conquistato il suo quarto Gran Premio della carriera dopo Spagna 2016, Malesia e Messico 2017, e lo ha fatto mettendo sul piatto tutto il proprio talento. Che è infinito e quando riesce ad incanalarlo nel giusto sentiero, allora sono dolori per tutti. A Spielberg è certamente stato favorito dal ritiro di Valtteri Bottas e dalla strategia da dilettanti del box Mercedes nei confronti di Lewis Hamilton (poi costretto pure lui a fermarsi), ma come Verstappen ha gestito ognuno dei 71 giri in programma, come ha evitato sbavature ed errori nei duelli iniziali (innocua la leggera ruotata a Kimi Raikkonen), come ha superato il finlandese della Ferrari, sorpasso che poi si è rivelato decisivo, come ha saputo risparmiare le gomme, lascia tutti noi impressionati.

Da quando ha deciso che era ora di finirla con gli erroracci, fondamentale quello nel terzo turno di prove libere di Monaco, Verstappen ha iniziato a mietere risultati in serie: terzo a Montreal, secondo a Le Castellet, primo a Spielberg. Questo è il vero Verstappen, che se vuole sa essere pulito nella guida, intelligente, che sa prendere rischi calcolati. Abbiamo sempre scritto che quando riuscirà a bloccare il suo gemello scriteriato, allora l'olandese avrebbe iniziato a diventare pericoloso per tutti. Vediamo se questo "break" avviato in Canada proseguirà a lungo o se il gemello cattivo emergerà nuovamente...

Verstappen ha portato a tre le vittorie della Red Bull nel campionato 2017, un successo che porta pur sempre la firma della Renault nonostante Christian Horner e compagnia abbiano deciso di vivere il futuro con la Honda. Giornata storta invece, per Daniel Ricciardo. L'australiano si è dovuto ritirare per un problema al cambio e quando si è fermato era quarto dopo essere stato alle spalle di Verstappen. Ricciardo ha infatti dovuto alzare il ritmo per il consumo della gomma posteriore sinistra che lo ha costretto a un pit-stop in più. Un punto a suo sfavore nella gestione degli pneumatici rispetto a Verstappen che da tre gare lo sta mettendo in crisi.

La Ferrari, che sabato pareva destinata a un Gran Premio di sofferenza, ha visto ribaltare il proprio destino. Raikkonen è stato straordinario in partenza, poi ha commesso un paio di errori, ma nel finale il suo recupero su Verstappen è stato da campione. La seconda posizione arriva dopo la terza conquistata in Francia e vale il terzo posto in campionato. Con una gara come quella austriaca, pare difficile pensare che la Ferrari non pensi di rinnovargli il contratto. Charles Leclerc può sempre aspettare.

Una grande corsa l'ha costruita anche Sebastian Vettel. In difficoltà nella prima fase di gara, ha faticato a prendere il ritmo ritrovandosi tra le Haas, poi piano piano è uscito alla distanza fino a compiere un eccezionale sorpasso a Lewis Hamilton, stordito dalla strategia suicida della Mercedes, e a raggiungere Raikkonen per firmare il terzo posto. Con il ritiro di Hamilton, Vettel torna in testa al Mondiale con un punto di vantaggio. Rimane il rammarico per quella sciocca penalità subìta in qualifica per il blocco a Sainz che doveva essere meglio gestita sia da lui sia dal team. "Potevamo vincere", ha detto rassegnato il tedesco.

La Mercedes dunque. Hamilton era scattato bene, Bottas dalla pole è scivolato quarto, ma con un mega doppio sorpasso si era sbarazzato di Verstappen e Raikkonen mettendosi dietro all'inglese. Insomma, l'uno-due era nell'aria. Ma il ritiro di Bottas per un problema idraulico al giro 14 e la successiva virtual safety car ha mandato in tilt il box Mercedes che incredibilmente ha sbagliato non richiamando Hamilton al cambio gomme, pit che tutti i big hanno fatto evitando di perdere terreno. Hamilton non poteva crederci e non smetteva di lamentarsi con la squadra e quando ha sostituito gli pneumatici al giro 26 tornando in pista quarto, davanti a Vettel, era imbufalito.

Il tedesco lo ha superato di forza ed Hamilton era furioso per la corsa gettata via. Ma il destino beffardo lo ha portato al ritiro (pressione benzina) e quindi, anche se fosse stato al comando del GP, si sarebbe dovuto arrendere. Come cambiano rapidamente le cose in F1: quella Mercedes che aveva dominato la qualifica, improvvisamente è parsa fragile sia tecnicamente sia dal punto di vista umano. Resta da capire se le tante novità portate a Spielberg, tanto da far dire che la W09 era divenuta una W09B, siano causa dei ritiri di Bottas e Hamilton.

La Haas-Ferrari in Austria ha finalmente visto entrambi i piloti in zona punti. Romain Grosjean (che era a quota zero) ha concluso quarto davanti al compagno Kevin Magnussen. Un risultato incredibile per il team americano che si è difeso per tutta la corsa dall'inseguimento delle Force India-Mercedes di Esteban Ocon, ottimo sesto, e Sergio Perez, settimo. Da applausi la gara di Fernando Alonso: partito dai box, ha recuperato fino alla ottava posizione con la McLaren-Renault, superando nel finale le Sauber-Ferrari di Charles Leclerc e Marcus Ericsson, tutti e due a punti. Amarezza, invece, in Toro Rosso dove Pierre Gasly non ha raggiunto la top 10, finendo la corsa dietro ad Ericsson. La delusione della giornata porta il nome del team Renault: Carlos Sainz solo dodicesimo, Nico Hulkenberg ritirato col motore in fiamme. A due giri dal vincitore le Williams.

Domenica 1 luglio 2018, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 71 giri
2 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 1"504
3 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 3"181
4 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
5 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
6 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
7 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1 giro
8 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1 giro
9 - Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1 giro
10 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1 giro
11 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
12 - Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
13 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 2 giri
14 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 2 giri

Ritirati
65° giro - Stoffel Vandoorne
62° giro - Lewis Hamilton
54° giro - Brendon Hartley
53° giro - Daniel Ricciardo
13° giro - Valtteri Bottas
11° giro - Nico Hulkenberg

Il campionato piloti
1.Vettel 146; 2.Hamilton 145; 3.Raikkonen 101; 4.Ricciardo 96; 5.Verstappen 93; 6.Bottas 92; 7.Magnussen 37; 8.Alonso 36; 9.Hulkenberg 34; 10.Sainz 28; 11.Perez 23; 12.Ocon 19; 13.Gasly 18; 14.Leclerc 13; 15.Grosjean 12; 16.Vandoorne 8; 17.Stroll 4; 18.Ericsson 3; 19.Hartley 1.

Il campionato costruttori
1.Ferrari 247; 2.Mercedes 237; 3.Red Bull-Renault 189; 4.Renault 62; 5.Haas-Ferrari 49; 6.McLaren-Renault 44; 7.Force India-Mercedes 42; 8.Toro Rosso-Honda 19; 9.Sauber-Ferrari 16; 10.Williams-Mercedes 4.