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1 Ott 2006 [17:52]

Zandvoort - Gara 2
Hulkenberg fa grande la Germania

E’ la domenica di Willy Weber. Dopo aver festeggiato in mattinata la vittoria cinese di Michael Schumacher davanti al televisore, il manager tedesco ha vissuto in pista il primo successo della squadra tedesca nella serie A1 Grand Prix, gestita dalla Super Nova. In una gara condizionata dalle condizioni meteorologiche, Nicolas Hulkenberg è stato autore di una prestazione impeccabile: sia in condizioni di pista asciutta sia sotto una fitta pioggia, l’esordiente tedesco ha sfoggiato una guida velocissima e soprattutto immune da quelle sbavature che hanno rallentato grossa parte dei piloti presenti in pista. Nelle prime fasi di gara, Hulkenberg è stato a lungo in terza posizione, poi ha scavalcato Salvador Duran portandosi dietro al leader Nicolas Lapierre. Dopo un terzo di corsa ha fatto ingresso in pista la Safety-Car, ma alla ripartenza il tedesco ha dormito clamorosamente facendosi soffiare da Lapierre ben 5 secondi. Ma è stato l’unico errore della sua gara.

La pioggia stravolge la corsa
Poche tornate dopo il nuovo via, è infatti iniziata a cadere una fitta pioggia, e Hulkenberg è stato tra i primissimi ad essere richiamato dal suo box per montare gomme rain. Tornato in pista, il tedesco si è ritrovato sempre alle spalle di Lapierre, ma la gara è stato tutt’altro che lineare. Uno scatenato Jeroen Bleekemolen ha letteralmente fatto sognare i 140.000 spettatori presenti a Zandvoort, riuscendo a rimontare fino a prendere il comando della corsa a diciannove giri dal termine. Il sorpasso dell’olandese ai danni di Lapierre è stato accompagnato da un boato impressionante del pubblico, decisamente al settimo cielo. Dopo una decina di tornate, sul circuito di Zandvoort è tornato però a splendere il sole, e in pochi minuti le traiettorie si sono asciugate. A quel punto le carte si sono nuovamente rimescolate, e tutto è sembrato girare a favore di Phil Giebler, rimasto incredibilmente in pista con le slick nonostante la pioggia.

La strategia ai box distrugge il sogno olandese
A quindici giri dal termine tutte le vetture sono tornate ai box per rimontare le gomme slick, ma incredibilmente il team olandese non ha richiamato Bleekemolen in pit-lane, lasciandolo al comando della corsa con gran margine, ma sempre più lento nei confronti dei piloti in pista con gomme da asciutto. In queste fasi c’è stato il ritiro illustre di Lapierre, fermo per problemi al cambio, ma l’attenzione era tutta nel recupero di Giebler. Lo statunitense ha raggiunto Bleekemolen a tre giri dal termine, e ha passato l’olandese con grande facilità, ma alle sue spalle è sopraggiunto Hulkenberg, forte delle gomme da asciutto molto più fresche di quelle di Giebler. Tra i due per una tornata sono state scintille, poi il tedesco a un giro dal termine è riuscito a superarlo, cogliendo un meritato successo. La delusione degli olandesi è stata totale quando nell’ultima tornata Bleekemolen, alle prese con una monoposto ormai inguidabile, ha dovuto cedere anche a Briscoe, che ha regalato all’Australia un prezioso piazzamento sul podio.

Bene Pierguidi, Zaugg fuori nel primo giro
Dietro l’Olanda ha concluso il Messico, con Salvador Duran che è stato fortunato a cogliere in extremis la quinta piazza grazie ad un piccolo, ma fatale errore del nostro Alessandro Pierguidi. L’italiano, ventiduesimo al via, ha compiuto comunque una grande impresa, assecondata da un ottimo lavoro ai box del team tricolore. A metà corsa, complici i cambi gomme, Alessandro ha occupato anche la seconda posizione, e forse un pizzico di spregiudicatezza in più in occasione dell’ultimo cambio gomme, molto ritardato rispetto ai diretti rivali, avrebbe potuto avvicinare l’Italia alla terza posizione. La prestazione resta comunque significativa, e fa ben sperare in vista del proseguimento della stagione, visto che in quanto ad esperienza, Pierguidi non potrà che migliorare gara dopo gara.
Peccato invece per Zaugg. Il vincitore di gara 1 è stato autore di una partenza non buona, e all’uscita della Tarzan si è scomposto finendo fuori pista. Chiudiamo con la sorprendente Cina. Cheng Cong Fu non ha davvero avuto timori reverenziali nei confronti di nessuno, arrivando ad affacciarsi nel gruppo di testa. Ha concluso la gara in nona posizione, ed è davvero un gran risultato per la formazione che lo scorso anno è stata la cenerentola del campionato.

Nella foto, Nico Hulkenberg.

L'ordine di arrivo di gara 2, domenica 1 ottobre 2006

1 - Germania - Nico Hulkenberg - 41 giri in 1.10'31"238
2 - Stati Uniti - Phil Giebler - a 7"870
3 - Australia - Ryan Briscoe - a 33"619
4 - Olanda - Jeroen Bleekemolen - a 35"873
5 - Messico - Salvador Duran - a 40"321
6 - Italia - Alessandro Pierguidi - a 42"616
7 - Gran Bretagna - Darren Manning - a 54"333
8 - Svizzera - Sebastien Buemi - a 59"382
9 - Cina - Cheng Cong Fu - a 1'29"659
10 - Indonesia - Ananda Mikola - a 1'37"489
11 - Nuova Zelanda - Matthew Halliday - a 1'49"139
12 - Brasile - Tuka Rocha - a 1 giro
13 - Canada - James Hinchcliffe - a 1 giro
14 - Irlanda - Michael Devaney - a 1 giro
15 - Grecia - Takis Kaizatis - a 1 giro
16 - Singapore - Christian Murchison - a 1 giro
17 - Malesia - Alex Yoong - a 4 giri

Giro più veloce: Alex Yoong in 1'29"989

Ritirati
0 giri - Sud Africa - Adrian Zaugg
17° giro - Pakistan - Nur Ali
18° giro - Libano - Basil Shaaban
25° giro - Repubblica Ceca - Tomas Kostka
31° giro - Francia - Nicolas Lapierre
34° giro - India - Armaan Ebrahim

Il campionato
1.Germania punti 13; 2.Messico 11; 3.Stati Uniti 9; 4.Australia 8; 5.Olanda e Sud Africa 7; 7.Gran Bretagna 6; 8.Italia 5; 9.Francia 4; 10.Svizzera 3; 11.Cina 2; 12.Indonesia e Nuova Zelanda 1.