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6 Nov 2025 [10:04]

Svelata la Gen4: 600 kW di potenza per
una velocità massima di oltre 320 km/h

Michele Montesano

A partire dal 2026, la Formula E si prepara a entrare in una nuova era con la monoposto Gen4, un progetto che segna una netta evoluzione tecnica e concettuale rispetto alle generazioni precedenti. Dopo oltre un decennio, la serie elettrica cambia registro. Perché se finora si era puntato sull’efficienza, visto anche le tecnologie a disposizione, per la prossima generazione di monoposto ci sarà un focus sulla prestazione pura.

La nuova vettura rappresenta un netto passo in avanti a partire dalla potenza. Basti pensare che il propulsore raggiunge i 600 kW in modalità qualifica, equivalenti a circa 812 Cv, e i 450 kW in configurazione gara, contro gli attuali 300 kW delle Gen3 Evo. Mentre la frenata rigenerativa tocca i 700 kW e consente di recuperare fino al 40% dell’energia necessaria per completare un E-Prix.



La batteria, sviluppata dall’italiana Podium Advanced Technologies, cresce fino a 55 kWh netti grazie a una chimica rinnovata, più efficiente e più leggera. Un progresso che non riguarda solamente la capacità energetica, ma anche la gestione della potenza. Questo perché le nuove Formula E potranno usufruire della trazione integrale permanente.

Con una potenza così elevata, giocoforza anche l’aerodinamica sarà rivista. Rispetto alla Gen3 Evo, la nuova monoposto sarà più lunga di oltre mezzo metro e più larga di quasi dieci centimetri arrivando, così, a 5,54 metri di lunghezza per 1,80 metri di larghezza, con un peso complessivo di 1012 Kg pilota incluso. Le dimensioni maggiori hanno però consentito di ampliare le superfici di carico e di introdurre un fondo più esteso, ciò consente di generare maggio deportanza senza pagare in termini di velocità sui rettifili.



Anche le ali sono state riprogettate con l’obiettivo di raddoppiare il carico aerodinamico, sempre rispetto alla generazione precedente. Inoltre ci saranno due configurazioni aerodinamiche: una ad alto carico, per i circuiti cittadini, e l’altra da basso carico per i tracciati permanenti e i più veloci.

Osservando le prime immagini, si nota che parte anteriore della monoposto presenta degli slot sugli endplate per indirizzare i flussi d’aria all’esterno delle ruote, mentre la zona centrale della vettura è stata sagomata per incrementare l’efficienza del diffusore posteriore. Tutto è stato studiato per garantire ai piloti la possibilità di battagliare ruota a ruota senza penalizzare troppo la deportanza nelle scie.



Proprio questo equilibrio rappresenta una delle sfide principali per la FIA e per gli ingegneri che hanno lavorato al progetto, decisi a evitare che l’aumento delle prestazioni compromettesse lo spettacolo in pista. Le simulazioni condotte hanno già evidenziato un salto prestazionale netto. A parità di circuito, i tempi sul giro della Gen4 risultano fino a nove secondi inferiori rispetto alle attuali vetture con punte di velocità massima superiori ai 320 km/h.

Un altro aspetto cruciale riguarda i pneumatici, elemento spesso sottovalutato ma decisivo per le prestazioni complessive. Dopo la collaborazione con Hankook, la Formula E accoglierà Bridgestone come nuovo fornitore unico. Le nuove coperture sono state progettate per gestire carichi aerodinamici e potenze maggiori, con una finestra di utilizzo più ampia e una mescola capace di garantire un grip superiore.



Il progetto Gen4 introduce anche un nuovo approccio filosofico al regolamento tecnico. La FIA e la Formula E hanno infatti deciso di concedere ai costruttori maggiore libertà nello sviluppo del software. La gestione della trazione, la stabilità in frenata e la rigenerazione energetica saranno aree dove il know-how di ciascun team potrà fare la differenza. È un modo per favorire la trasferibilità delle soluzioni dalla pista alla strada rafforzando il legame tra la competizione e le applicazioni industriali.

Infine, dal punto di vista della sostenibilità, la Gen4 compie un ulteriore passo avanti. È realizzata con materiali al 100% riciclabili e per il 20% riciclati, una scelta che conferma l’impegno della categoria nel coniugare sport e responsabilità ambientale. Spark Technologies, il fornitore incaricato della costruzione del telaio, ha già completato circa 8000 km di test con il nuovo pacchetto tecnico, segnalando un livello di affidabilità estremamente promettente.