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8 Nov 2017 [8:23]

Anteprima Motegi
Una poltrona per tre

Marco Cortesi

E’ giunta alla sfida conclusiva la stagione 2017 del Super GT. Il campionato di punta del motorsport nipponico si schiererà come da tradizione sul tracciato di Motegi, disperso nelle campagna del nord del Giappone. La pista della prefettura di Tochigi vedrà team e piloti affrontarsi in una gara da soli 250 chilometri, la più breve dell’anno, nonché decisiva per l’assegnazione del titolo. Diverse saranno le variabili specifiche del round, a partire dal fatto che, come sempre, a Motegi team e piloti correranno senza le zavorre che tipicamente vengono utilizzate durante la stagione, cosa che permetterà di vedere al 100% il potenziale delle vetture e dei piloti senza intromissioni. Un potenziale che fin dall'inizio della stagione sembra essere appannaggio delle Lexus LC 500. Rispetto allo scorso anno ci sarà anche la questione meteo, visto che proprio il finale 2016 era stato caratterizzato da freddo e pioggia, circostanze che non si ripeteranno con sole e 15° attesi.

Guardando la classifica, al comando e favoriti d'obbligo sono Nick Cassidy e Ryo Hirakawa, vincitori di ben due gare con il team Tom’s. La scuderia di Masanori Sekiya, dopo il trionfo del team SARD lo scorso anno, vuole ribadire il ruolo di prima stella nel firmamento della Toyota, e ha trovato nel neozelandese e nel compagno nipponico due ottimi interpreti di una vettura comunque eccezionali.

I contendenti principali saranno sempre in casa Lexus, ovvero Andrea Caldarelli e Kazuya Oshima (nella foto). Il pescarese, che già lo scorso anno era andato vicinissimo al titolo, vuole coronare i tanti risultati positivi portati a casa in questi anni, nella speranza che in ballo non entrino troppo giochi di squadra a sfavore del team Le Mans, considerando i sei punti di distacco dal vertice.

“Sono molto carico e motivato per questo finale di stagione. - ha spiegato Caldarelli - Insieme a Kazuya lavoreremo molto per questo sin dalle prove libere, costruendo la strategia in corso d’opera. Sappiamo quanto sarà fondamentale dare il meglio in qualifica per partire davanti, ma c’è grande ottimismo dall’ultimo podio in Thailandia.”

Poco più distante, Ronnie Quintarelli. Il veronese, insieme a Tsugio Matsuda, era arrivato alla tappa di Buriram con un buon margine in classifica ma, preso un grosso rischio in termini di strategia col bagnato, si trova sotto di 8 lunghezze. A posteriori, considerando che ci si aspetta una grande performance dai rivali della Lexus a Motegi, il rischio probabilmente valeva la candela: sarà molto interessante vedere quale sarà il potenziale in Nissan, quando ci si presenterà per la prima volta dopo l'apertura stagionale di Okayama in pari condizioni, e soprattutto tornando a Motegi dopo le difficoltà dello scorso anno, quando nel doppio round finale era arrivata una caporetto per l’equipaggio Nismo.

La prestazione della finalissima rappresenterà la cartina tornasole dello sviluppo 2017 della Nissan GT-R e della capacità del gommista Michelin di reagire alle difficoltà. Comunque, è impressionante pensare che non solo Quintarelli-Matsuda sono gli unici alfieri non-Lexus a lottare per il campionato, ma sono anche gli unici ad essersi inseriti in una top-7 per il resto dominata dalle LC500. Anche per Yuji Tachikawa e James Rossiter ci potrebbero essere chance, ma si tratta di pura teoria, con 16 e 18 punti di distacco e 21 disponibili.
TatuusDALLARA