5 Apr 2005 [1:00]
Bristol, gara: nello stadio, tanti botti e un Harvick miracolato
Un nome, una garanzia di spettacolo. Quarantatre vetture attaccate l'una all'altra su un circuito da mezzo miglio, contornate da un pubblico da stadio. Una pista in cui la fortuna, oltre che le capacità, gioca un ruolo chiave. Così Kevin Harvick, dopo 55 gare di attesa, riporta la mitica Chevrolet Goodwrench nel "winners circle", malgrado la partenza dall'ultima posizione per via di una riparazione effettuata prima della corsa. Un Harvick autore di una grandissima rimonta, e scampato per miracolo, anzi di più, pochi millimetri, ad un incidente che avrebbe potuto metterlo fuori causa. Così è Bristol; per un Harvick miracolato, un Leffler che, vittima di una reazione a catena al secondo giro, va a muro per via di un contatto avvenuto ben 25 vetture prima. Con molte auto in relativamente poco spazio, gli incidenti si susseguono, ne fanno le spese Kyle Busch, Casey Mears, Newman, poi Kenseth e Rudd. Ma il meglio (o il peggio) deve ancora venire: al giro 332 metà schieramento è vittima di una carambola innescata da un "bump" di Hamilton Jr: bandiera rossa. A fare le spese del botto, (come ultimamente capita) Bobby Labonte, oltre a Jeff Gordon, Martin, poi Schrader, Blaney, McMurray e altri. Lo spettacolo deve continuare, e poco dopo Johnson tocca e manda in testacoda Burton con una manovra "alla Earnhardt", innescando un pericoloso frontale tra lo stesso Burton e Kurt Busch. Risultato: entrambi fuori gara ed un incidente che su di un circuito più veloce avrebbe avuto gravi conseguenze; Burton inferocito e Busch danneggiato in ottica campionato, ma grande conferma della validità del sistema Hans, con entrambi i piloti che escono dalle vetture senza alcuna conseguenza. Gli ultimi 60 giri (su 500!) trascorrono sotto il controllo di Harvick, che seppure senza crew chief, interrompe un lungo digiuno. Seguono il polesitter Sadler, per tutto il weekend all'altezza dei top driver, e Stewart, autore nella fase finale di un 360° senza conseguenze (una rarità a Bristol).
Earnhardt ed il suo team finalmente riemergono dalle retrovie con un ottimo quarto posto che porta ossigeno, seguiti da Jarrett e da un Johnson sempre più leader della classifica. Johnson ora stacca Biffle (unico alfiere della Roush nei Top 10) di 94 punti e prenota fin da subito il posto nella "Chase for the Cup". Deluso il superveterano Rusty Wallace; causa problemi vari, nella sua gara "di casa" (già vinta nove volte) non va oltre il tredicesimo posto. Per lui ultima stagione da pilota, ma nessuna notizia sul suo sostituto per il 2006, mentre Carl Edwards pare sempre favorito nella corsa alla Ford numero 6 di Mark Martin. Da segnalare il problema gomme, che continua a suscitare dubbi per le numerose forature e le difficoltà Dodge nella gestione delle nuove Charger, spesso tendenti al surriscaldamento per via di un muso ad aspirapolvere. Nella foto, Harvick guida il gruppo.
Marco Cortesi
L'ordine di arrivo, domenica 3 aprile 2005
1 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 500 giri
2 - Elliott Sadler (Ford) - Yates - 500
3 - Tony Stewart (Chevy) - Gibbs - 500
4 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - DEI - 500
5 - Dale Jarrett (Ford) - Roush - 500
6 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 500
7 - Travis Kvapil (Dodge) - Penske - 500
8 - Kyle Petty (Dodge) - Petty - 500
9 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 500
10 - Scott Riggs - (Chevy) - MBV - 500
11 - Sterling Marlin (Dodge) - Ganassi - 499
12 - Brian Vickers (Chevy) - Hendrick - 498
13 - Rusty Wallace (Dodge) - Penske - 498
14 - Kasey Kahne (Dodge) - Evernham - 498
15 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 498
16 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 497
17 - Jeremy Mayfield (Dodge) - UAW Dodge - 497
18 - Terry Labonte (Chevy) - Hendrick - 496
19 - Michael Waltrip (Chevy) - DEI - 496
20 - Dave Blaney (Chevy) - Childress - 495
Il campionato
1. Jimmie Johnson punti 835; 2.Greg Biffle 741; 3.Tony Stewart 679; 4.Carl Edwards 678; 5.Elliott Sadler 657; 6.Kevin Harvick 654.