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28 Nov 2016 [17:55]

CLAMOROSO - Il WTCC pronto
a includere le TCN2 nel 2017

Jacopo Rubino

Il Consiglio Mondiale della FIA che si riunirà mercoledì a Vienna è pronto a deliberare una misura che ha del clamoroso, per il WTCC: nel 2017 è destinata ad essere creata quella che sarà chiamata la classe "WTCC2", ossia l'equivalente della TCN2 oggi al top del campionato europeo. Ma dietro questa sigla, e al di là di alcuni accorgimenti secondari relativi per esempio ai dispositivi di sicurezza, si parla nient'altro che delle vetture TCR.

Come si è arrivati a questo passo? L'addio della Citroen, con incognite su quante saranno ora le C-Elysee schierate in forma privata, e quello a sorpresa della Lada, lasciano parecchie ombre sulla composizione della griglia 2017. Solo Honda e Volvo saranno presenti a livello ufficiale, ma senza poter andare oltre un impegno con tre piloti. Facendo affidamento sulla sola categoria TC1, introdotta con grande dispendio nel 2014, il rischio è di avere un parterre persino sotto alla soglia dei 16 iscritti, il minimo necessario per conservare la titolarità iridata.

Per necessità si andrebbe quindi a ricreare la situazione vista proprio due anni fa, quando al fianco delle debuttanti TC1 venne dato spazio alle vecchie Super 2000 all'interno di un trofeo apposito. A contenderselo furono di fatto i soli team Englster e Campos con le ormai vetuste BMW 320 e Seat Leon, ma senza suscitare alcun interesse nei confronti del pubblico.

A posteriori, si potrebbe seriamente dire che Marcello Lotti ha avuto ragione. Il manager modenese, dopo essersi ritrovato escluso dall'organizzazione del WTCC (di fatto una sua creatura), nel 2015 ha lanciato il concept della TCR che si sta rivelando un successo su scala globale. Il tutto mentre il suo erede François Ribeiro è sembrato inanellare una sequenza di decisioni che hanno spesso lasciato perplessi.

Non solo, perché anche in ottica futura il WTCC sembra sull'orlo di una incertezza tecnica senza precedenti: nelle ultime settimane si è mormorato ad esempio dell'abbandono definitivo del regolamento TC1, che non trova applicazione in altri contesti, per adottare dal 2018 o 2019 la fantomatica "Class One", idea più volte ritardata dal DTM nel faticoso tentativo di unione con il Super GT giapponese. Ma sulla carta sembra un progetto tutt'altro che sostenibile.