Rally

Rally d’Italia – 1° giorno finale
Ogier batte Fourmaux, Neuville Ko

Michele Montesano Senza tregua. Il Rally d’Italia Sardegna continua a dispensare colpi di scena. Così come avvenuto questa ...

Leggi »
dtm

Zandvoort – Qualifica 2
Rast sigla la pole ed entra nella storia

Michele Montesano Il DTM, per la prima volta in questa stagione, esce dai confini tedeschi per fare tappa a Zandvoort. L’ap...

Leggi »
Rally

Rally d’Italia – 1° giorno mattino
Fourmaux 1°, disastro per Ford M-Sport

Michele Montesano Regna l’assoluto equilibrio nel Rally d’Italia Sardegna. Dopo lo Shakedown di ieri ad Olbia, il sesto att...

Leggi »
World Endurance

Michelin rivoluziona gli pneumatici che
equipaggeranno le Hypercar dal 2026

Michele Montesano Il futuro dell’Endurance passa da Le Castellet. Non stiamo parlando di nuovi regolamenti, ne’ tantomeno d...

Leggi »
Rally

Rally d’Italia – Shakedown
Ogier guida la tripletta Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally è approdato in Italia per la sesta prova stagionale. A fare da palcoscenico ai protagoni...

Leggi »
formula 1

Stroll si è operato alla mano
Drugovich o Bottas al GP di Montreal?

Massimo Costa - XPB ImagesLance Stroll è stato operato alla mano destra, infortunata nel 2023 per una caduta in bicicletta e...

Leggi »
17 Feb 2019 [0:56]

Città del Messico - Gara
Finale da urlo, vince Di Grassi

Jacopo Rubino

Memorabile, questo è l'aggettivo giusto per descrivere l'epilogo della gara di Formula E in Messico. Lucas Di Grassi ha conquistato la vittoria letteralmente in volata, superando a pochi metri dal traguardo Pascal Wehrlein. Il tedesco era partito dalla pole ed era rimasto sempre al comando, prima braccato da Oliver Rowland e poi dal brasiliano, diventato secondo quando il rivale della Nissan ha cambiato traiettoria per attivare l'attack mode. Wehrlein si è difeso strenuamente, chiudendo ogni varco, ma ad un soffio dalla bandiera a scacchi è rimasto al 0 per cento di energia, permettendo a Di Grassi di sferrare il colpo di reni... con l'1% di carica ancora disponibile.

Anzi, l'alfiere Mahindra non ha ottenuto nemmeno la seconda posizione: è scivolato infatti sesto, con 5" di penalità per il taglio di chicane compiuto poco prima nel tentativo di resistere all'Audi vincitrice. Con un giro in meno, l'ex pupillo Mercedes sarebbe stato clamorosamente leader del campionato, sfruttando i 4 punti bonus garantiti dalla pole-position e dal best lap. In vetta alla graduatoria torna, invece, il compagno Jerome D'Ambrosio, che scattava dalla penultima fila e, sottotraccia, si è preso un quarto posto che vale oro, salendo a 53 punti.

Dietro di lui ora c'è Antonio Felix da Costa a quota 46. Il portoghese si è ritrovato in piazza d'onore quasi all'improvviso, aiutato inoltre dal doppio stop delle Nissan. Rowland e Sebastien Buemi erano terzo e quarto, in lizza a loro volta per il successo, ma si sono fermati per aver esaurito le batterie troppo presto, forse per uno sbaglio nei calcoli al muretto. Potrebbe aver indotto in errore la bandiera rossa sventolata al giro 3 a causa del crash di Nelson Piquet, che ha tamponato Jean-Eric Vergne (e sfiorato Alexander Sims) per poi picchiare forte contro le barriere. Il campione 2014-2015 non ha patito conseguenze fisiche, la scocca della sua Jaguar ha resistito all'impatto, ma la corsa è ripresa dietro alla safety-car solo dopo vari minuti di attesa. Si può comunque dire che siano stati ben ripagati.

Anche perché a completare il podio è stato, nel caotico finale, il nostro Edoardo Mortara: meglio di così gli era andata soltanto in gara 2 a Hong Kong nella passata stagione. Il risultato dà morale a lui e al team Venturi, che ha raccolto altri punti grazie a Felipe Massa, ottavo ma meno efficace di quanto visto in prova, quando aveva stampato il terzo crono in Superpole.

André Lotterer, quinto, ha invece salvato la giornata DS Techeetah, visto che il campione in carica Vergne è giunto appena tredicesimo dopo il rischio con Piquet. Il francese, per giunta, è stato mandato in testacoda da Mitch Evans nella zona dello stadio. Il neozelandese ha poi chiuso settimo, mentre è nono l'ormai ex capoclassifica Sam Bird, costretto a scalare il gruppo dopo il problema tecnico in qualifica. Tutto da dimenticare anche per Jose Maria Lopez (che ha rimediato tre penalità) e Stoffel Vandoorne (sanzionato per l'utilizzo del fanboost, in anticipo e con energia superiore al consentito), mentre l'esordiente Felipe Nasr cercherà di rifarsi nel prossimo ePrix a Hong Kong.

Sabato 17 febbraio 2019, gara
  1. Lucas Di Grassi (Audi) - Audi Abt - 45 giri 1'13'15"422
  2. Antonio Felix da Costa (BMW) - BMW Andretti - 0"436
  3. Edoardo Mortara (Venturi) - Venturi - 0"745
  4. Jerome D'Ambrosio (Mahindra) - Mahindra - 1"159
  5. Andre Lotterer (DS) - DS Techeetah - 1"785
  6. Pascal Wehrlein (Mahindra) - Mahindra - 5"210
  7. Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 5"800
  8. Felipe Massa (Venturi) - Venturi - 8"084
  9. Sam Bird (Audi) - Virgin - 8"356
  10. Daniel Abt (Audi) - Audi Abt - 8"438
  11. Robin Frijns (Audi) - Virgin - 9"044
  12. Oliver Turvey (NIO) - NIO - 11"252
  13. Jean-Eric Vergne (DS) - DS Techeetah - 19"153
  14. Alexander Sims (BMW) - BMW Andretti - 20"471
  15. Tom Dillmann (NIO) - NIO - 20"871
  16. Gary Paffett (Venturi) - HWA - 23"272
  17. Jose Maria Lopez (Penske) - Dragon - 41"542
  18. Stoffel Vandoorne (Venturi) - HWA - 43"425
  19. Felipe Nasr (Penske) - Dragon - 1'56"160

Giro più veloce: Pascal Wehrlein 1'01"112

Ritirati
45° giro - Oliver Rowland
45° giro - Sebastien Buemi
3° giro - Nelson Piquet

Il campionato
1.D'Ambrosio 53 punti; 2.Felix da Costa 46; 3.Bird 45; 4.Di Grassi 34; 5.Wehrlein 30; 6.Lotterer 29; 7.Frijns, Vergne, Evans 28; 10.Mortara 27