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4 Ott [10:43]

Confronto Mercedes-Ferrari:
sfida di prestazioni e di sviluppi

Jacopo Rubino - Photo4

In classifica non c'è più storia, soprattutto dopo l'esito del Gran Premio di Russia, ma il confronto Mercedes-Ferrari è diventato molto interessante a livello prestazionale. Merito degli ultimi sviluppi portati dalla squadra di Maranello, che hanno reso fortissima la SF90 anche a Singapore e Sochi: due tracciati su cui, per caratteristiche e tradizione, le Frecce d'Argento dovevano essere le favorite.

A Brackley, in effetti, qualche sirena sembra suonata: il timore non è (ovviamente) perdere il campionato, ma la supremazia in pista. "Da qualche tempo non abbiamo portato molti pezzi nuovi, e probabilmente non li abbiamo gestiti al meglio", ha confessato il boss Toto Wolff. Per l'austriaco la verità sta quindi "nel mezzo". Pur dando credito alla crescita della Rossa, ai recenti risultati ha contribuito la leggera frenata dei rivali. Non è la conseguenza di un appagamento, ma chissà come sarebbe andata, se la scuderia italiana non avesse perso così tanti punti nella prima parte di Mondiale.

"Stiamo distribuendo le nostre risorse, da un lato per continuare a lottare in questa stagione, dall'altro per preparare la prossima", ha sottolineato Wolff. Sulla W10 a Suzuka arriveranno degli aggiornamenti, seppur di lieve entità: "Faremo ancora progressi, ma più limitati rispetto a quelli compiuti fino all'estate". Sarà così anche per la Ferrari. "Non ci saranno altre novità significative", ha confermato il direttore sportivo Laurent Mekies. "Questo è il periodo in cui tutti spostiamo l'attenzione al 2020, bisogna cominciare a guardare avanti".

E proprio in ottica 2020, la Ferrari sembra intenzionata a mantenere la stessa filosofia progettuale, di cui si è discusso parecchio durante l'inverno. La SF90 è stata pensata attorno al concetto di "outwash", in cui l'ala anteriore direziona i flussi all'esterno delle ruote, favorendo la velocità in rettilineo. Gli ingegneri Mercedes, invece, hanno preferito puntare sul cosiddetto "upwash", direzionando l'aria per generare un carico superiore. "Abbiamo fatto grandi sforzi per capire le debolezze della nostra macchina, quella del prossimo anno sarà un'evoluzione", ha affermato il team principal Mattia Binotto. "Credo che avere una vettura con maggiore efficienza aerodinamica sia positivo, non penso che la nostra idea fosse sbagliata. Sono altri i motivi per cui non abbiamo raccolto quanto previsto".

La Mercedes, per ora, prosegue sulla sua strada. "È un aspetto che stiamo analizzando, ma va messo in prospettiva. Tra le due impostazioni più estreme, sull'intera griglia possono esserci due decimi di differenza. Si possono estrare con tanti piccoli accorgimenti, l'effetto non è così grande. Non è il principale".