16 Ago 2006 [12:59]
I veri tifosi ricordano Tim Richmond
Tim Richmond, uno dei più grandi talenti della storia Stock Car, veniva a mancare 17 anni fa, solo ed abbandonato dall'ambiente che tanto aveva amato. Dopo essersi dato all'automobilismo in tarda età, Tim aveva sconcertato chiunque per la facilità con cui otteneva risultati. Vittorie su vittorie in Midget lo condussero alla grande ribalta. Prima il titolo di rookie dell'anno, poi, nel 1986, una stagione coronata da sette successi e dal terzo posto finale, dietro a Dale Earnhardt e Darrell Waltrip. Per l'annata successiva, grazie anche al talento su circuiti stradali ed "atipici" (come Pocono), le chance di vittoria sarebbero state altissime; Rick Hendrick aveva fondato la sua nuova squadra attorno a Tim, ed alla vettura "Folgers" numero 25. Nel 1987 apparvero però i primi segni della malattia. Nonostante le enormi sofferenze, Tim conquistò due successi su otto gare disputate. La Nascar entrò in quei giorni in una delle più brutte pagine della sua lunga storia: una volta venuti a sapere della sieropositività di Richmond, i responsabili della categoria cercarono di stroncarne ogni possibile partecipazione. Venne sottoposto a continui test antidroga che includevano anche alcuni farmaci per la cura dell'AIDS. Una volta squalificato, Tim fu costretto ad ammettere pubblicamente il suo stato, e ad iniziare una battaglia legale, che la Nascar utilizzò per infierire sulla sua reputazione in ogni modo possibile. Rinnegato quasi tutti i colleghi, tranne Rick Hendrick e Kyle Petty, Richmond si spense nella sua residenza di Palm Beach il 13 agosto 1989. Ad oggi nessuna scusa ufficiale è stata presentata ai tifosi ed alla famiglia. Tim è stato introdotto nella Hall Of Fame nel 2002, ma nonostante i tentativi è tuttora difficile organizzare manifestazioni sui circuiti in suo ricordo. A Watkins si è visto grande striscione, al quale tutti i veri appassionati di automobilismo si sono uniti.
Marco Cortesi