26 Mar 2003 [13:08]
INTERVISTA A FAUSTO IPPOLITI:
«La vittoria unico obiettivo»
I favori del pronostico sono tutti per lui: Fausto Ippoliti, romano classe '79, si appresta ad affrontare la sua seconda stagione nel tricolore della formula cadetta con il team campione in carica Target Racing. Italiaracing.net lo ha raggiunto telefonicamente nella capitale per raccoglierne le sensazioni alla vigilia della prima tappa di Misano.
- Allora Fausto, sei già in partenza per Misano? Lo sai che per tutti tu sei il favorito numero uno?
"Sì, fra un po' partiremo per Misano, dove ci attende una sessione di prove libere il giovedì prima della gara. So bene che molti mi indicano come il favorito per la vittoria finale, ma questo è quello che penso anch'io... Rispetto i miei avversari, ma vista la mia esperienza e quella del team, dove mi sono subito trovato bene sin dai primi test che ho svolto in inverno, non ho alcun motivo per temerli".
- Quali sono stati i motivi della tua scelta di rimanere in Formula 3? A un certo punto sono anche girate voci di un tuo interessamento al nuovo campionato Renault V6.
"Per quanto riguarda l'opzione della F.Renault V6, ho subito avuto qualche riserva, considerato che è un campionato nuovo, con molte incognite. Inoltre in questi casi si è sempre indecisi su quale team puntare, su quale possa offrirti il miglior servizio. Ho quindi ritenuto la Formula 3 la categoria migliore per continuare la mia carriera. In questo modo posso anche fare tesoro dell'esperienza accumulata l'anno scorso al volante di queste vetture".
- Durante l'inverno hai provato con altri team, in particolare la Drumel. Quando è arrivata la decisione di accasarsi alla Target?
"Molto presto. Sin dalle prime prove mi sono subito trovato a mio agio, è un team molto professionale. Penso di aver fatto senz'altro la scelta giusta".
- Tornando ai test svolti con la Drumel. Cosa puoi dirci dei motori Renault, che l'anno scorso hanno dominato in campo internazionale?
"Purtroppo non eravamo nelle condizioni migliori, la squadra di Drudi metteva in pista la vettura per la prima volta, e non avevamo uno scarico adatto a quel tipo di motore, ma era studiato per l'Opel. Inoltre è evidente che nelle gare internazionali la Sodemo mette a disposizione dei motori preparati per l'occasione. Quello che ho provato io era sicuramente differente, anche se non andava affatto male. Molto buono a bassi regimi, forse manca ancora un po' di potenza agli alti".
- Tutti i tuoi colleghi del 2002 che si sono piazzati davanti a te in classifica, non sono poi riusciti a trovare uno sbocco. Credi che una vittoria quest'anno ti possa aiutare a fare il salto di categoria?
"Penso proprio di sì. Il livello del campionato è cresciuto molto con l'ingresso di nuovi motori e soprattutto con l'ingresso della Lola-Dome. Penso proprio che gli addetti ai lavori ora lo vedano sotto un'altra prospettiva".
- A proposito di Lola-Dome. Pensi che possa crearti dei problemi, o reputi che la Dallara sia ancora in vantaggio?
"Secondo me la Dallara ha ancora del margine. E' difficile che la Lola-Dome riesca subito a imporsi dopo un periodo dove la Dallara ha dominato arrivando al monopolio. Sicuramente la Lola potrà essere davanti in qualche occasione, ma penso che sarà difficile che ciò accada con continuità. Senza dubbio la Dallara ha saputo cautelarsi in anticipo per contrastare la concorrenza".
- Quest'anno avrai anche l'opportunità di partecipare a gare internazionali come Zandvoort e Macao, confrontandoti con i piloti dei campionati esteri. Per te è una novità...
"Le gare internazionali saranno un grande stimolo per dare il meglio. Poter confrontarmi con piloti provenienti dagli altri campionati è una opportunità molto importante per farsi notare, anche se effettivamente per me sono una novità, non avendovi mai partecipato".