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14 Apr 2016 [13:22]

Intervista a Orudzhev
"Il mio sogno è la Indycar"

Da Alcaniz - Antonio Caruccio

Ventenne, russo, Egor Orudzhev è stato la rivelazione della Formula Renault 3.5 lo scorso anno e si candida ad essere uno dei contendenti al titolo 2016. Un anno più giovane di Vaxiviere, ben sette anni in meno di Tom Dillmann, rischia di essere, dopo Daniil Kvyat, il primo russo ad aggiudicarsi un campionato internazionale monoposto negli ultimi anni.

Come ti sei avvicinato al mondo delle corse?
“Mio padre quando avevo 8 anni mi ha portato a girare con un kart a noleggio. Poi, al mio compleanno, me ne hanno comprato uno tutto per me ed è così che è iniziata la mia avventura”.

Di che anni parliamo?
"Nel 2005 ebbi il mio primo anno in kart e facemmo la prima stagione. Non sono andato molto bene perché non eravamo preparati, il meccanico era mio papà e chiaramente non eravamo al livello dei team migliori. Seppure si trattasse del campionato in Russia, era abbastanza competitivo, quindi per il secondo anno abbiamo deciso di affidarci ad una squadra vera e mi sono aggiudicato la piazza d’onore in Minikart".

E poi com’è continuata la tua carriera?
"A quel punto non avevamo più il budget per continuare, ma per fortuna ho conosciuto il mio manager, Petr Aleshin che mi ha aiutato e ha creduto in me, e se sono qui oggi è grazie a lui ed al supporto di SMP Racing”.

Sei stato la rivelazione della stagione 2015 nella Renault 3.5. Te lo aspettavi ad inizio anno?
“Sinceramente no. Nella prima parte del campionato ero abbastanza contrariato perché facevo fatica a trovare il limite, ma nella seconda parte della stagione è stato tutto più facile, i risultati venivano con facilità e abbiamo fatto meglio di quanto mi aspettassi. Spesso nella mia carriera è avvenuto questo, mi miglioro tanto di gara in gara ed i risultati emergono”.

Un pilota che decide da un anno all’altro di restare con la stessa squadra, la Arden, che tipo di lavoro svolge durante l’inverno?
“Una delle ragioni per cui abbiamo deciso di restare con Arden è che sapevamo di avere un’ottima base, abbiamo finito la stagione passata vincendo della gare. Volevamo ripartire da quel punto e quindi io ed SMP Racing abbiamo deciso di continuare con Arden, dato che conoscevamo già le persone ed avevamo con loro un ottimo rapporto. Non abbiamo nessun rimpianto, è stato tutto perfetto”.

Come pensi siano andati i test invernali?
“Abbastanza positivi, non salivo in macchina da quasi quattro mesi e mi sono dovuto riabituare. Ora sono fiducioso che saremo veloci, abbiamo fatto tutto quello che era in programma, lavorato tanto sul set-up e tutto è andato per il meglio”.

Che obiettivi hai per questa stagione?
“Essere in lotta per la prima posizione in campionato. Non sarà certo facile, ci sono tanti piloti agguerriti. I maggiori avversari? Quelli che parlano francese! Matthieu Vaxivere e Tom Dillmann hanno grande esperienza, ma anche ragazzi come il mio compagno Aurelien Panis e Louis Deletraz si sono rivelati molto veloci”.

Dato che lo hai nominato, come ti trovi a dividere il box con Panis?
“Penso di essere un compagno di squadra abbastanza facile. Il rapporto con Aurelien ed anche Olivier, suo padre, è buono. Lo scorso anno abbiamo battagliato in pista, ma ora siamo nella stessa squadra e dobbiamo essere uniti per il bene del team”.

In che maniera Arden ti ha aiutato a migliorati come pilota?
“Ho trovato da loro un metodo di lavoro completamente differente rispetto a prima. Avevo guidato per Tech 1, ma parliamo della Formula Renault 2000, quindi di un campionato e di una vettura completamente diversi. In Arden ho trovato un’atmosfera molto professionale, personale altamente qualificato ed una dirigenza molto esperta”.

SMP Racing ha grandi piani nel mondo delle corse, quali sono i tuoi?
“Anzitutto devo ringraziare SMP Racing per il supporto datomi in questi anni. Senza di loro non sarei qui ed hanno creato qualcosa di veramente unico nel mondo delle corse. Il nostro obiettivo adesso è cercare di vincere il titolo, poi vederemo. A me personalmente piacerebbe un giorno poter correre in IndyCar”.