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28 Giu 2021 [20:52]

La Ferrari al GP di Stiria:
bene... ma non benissimo

Jacopo Rubino

La Ferrari ha lasciato punti per strada anche al Gran Premio di Stiria? Il dubbio rimane, nonostante ne abbia guadagnati 4 sulla McLaren, che in Francia era tornata terza nel Mondiale. A Spielberg, la SF21 ha mostrato un ottimo passo-gara, superiore alla concorrenza diretta, e questo ha permesso a Carlos Sainz e Charles Lecerc di chiudere sesto e settimo, entrambi in rimonta per ragioni diverse. "Dal secondo giro questa è stata una delle mie migliori prestazioni in Formula 1", ha affermato il monegasco. Leclerc risalendo dal fondo ha dato spettacolo, è stato votato dal pubblico come Driver of the Day, ma doveva farsi perdonare l'errore in avvio in cui ha danneggiato l'ala anteriore, oltre a mettere ko Pierre Gasly. Senza quell'episodio, e la necessaria sosta ai box, forse avrebbe ottenuto il quinto posto.

Quel risultato, il massimo possibile quando Red Bull e Mercedes non hanno guai, è andato al rivale diretto Lando Norris, ma poteva essere raggiunto anche da Sainz. La strategia scelta per lo spagnolo ha funzionato, con un lungo stint iniziale su mescola media, anche perché questa volta la Rossa non ha mandato in crisi i pneumatici Pirelli come accaduto a Le Castellet. Sainz si è poi trovato in una situazione particolare: doppiato alle spalle di Lewis Hamilton, ma più veloce. "Ho impiegato parecchio per sdoppiarmi. Quando ero in scia scia le gomme anteriori soffrivano e, una volta tornato con la pista libera, era ormai era troppo tardi per provare a riprendere Norris", ha raccontato.

Il team principal Mattia Binotto ha lodato la reazione post-Francia della squadra, ma ha ammesso: "Ci resta il rimpianto di non aver potuto verificare come sarebbe finita con una qualifica migliore, e senza l'episodio che ha costretto Charles a rientrare ai box già al termine del primo giro".

La qualifica, spesso punto di forza nel 2021, al Red Bull Ring è stata infatti sotto lo standard delle tappe precedenti: settimo Leclerc, solo dodicesimo Sainz, eliminato in Q2. Anche questo ha inciso nell'economia del fine settimana. "Abbiamo affrontato questo weekend in maniera leggermente diversa rispetto al solito, cercando di lavorare soprattutto in funzione della gara, visti i problemi accusati in Francia", faceva notare sabato il racing director Laurent Mekies. Segno che, in ogni caso, con questa macchina la coperta sia a volte un po' corta. Ora ci sarà l'evento-bis a Spielberg, magari trovando un maggior equilibrio di assetto fra giro secco e long run.

E non bisogna sbagliare, né al muretto, né al volante. Qualche volta è accaduto: a Montecarlo è sfumata un'occasione quasi unica, con Leclerc in pole-position ma costretto alla resa senza nemmeno partire, per il problema al mozzo figlio del crash in qualifica. Anche a Baku si poteva far di più, specialmente sfruttando i guai dei big Verstappen, Hamilton e Bottas, senza dimenticare una strategia infelice per Sainz in Portogallo. E ovviamente c'è stata la recente debacle di Le Castellet, che gli uomini di Maranello sperano sia stata una singolarità. Comunque, anche sul fronte McLaren ci sono tanti punti persi, considerate le difficoltà di Daniel Ricciardo: la lotta per chiudere terzi fra i Costruttori si sta giocando anche su questo.
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