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Le Mans – Hyperpole
Lynn nella prima fila Cadillac, Drudi in GT

Michele Montesano Alex Lynn è entrato nella storia regalando alla Cadillac la sua prima pole position nella 24 Ore di Le M...

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12 Giu 2025 [22:41]

Le Mans – Hyperpole
Lynn nella prima fila Cadillac, Drudi in GT

Michele Montesano

Alex Lynn è entrato nella storia regalando alla Cadillac la sua prima pole position nella 24 Ore di Le Mans. Sul Circuit de La Sarthe si è assistito a una vera e propria prova di forza da parte del costruttore americano che ha monopolizzato la prima fila grazie al secondo crono di Earl Bamber. Artefice dell'impresa è stato sicuramente anche il Team Jota che ha magistralmente gestito le operazioni dal muretto box.

Con il suggestivo tramonto a fare da sfondo sul circuito di Le Mans, Lynn ha piazzato la zampata vincente negli ultimi istanti della seconda sessione dell'Hyperpole fermando il cronometro in 3'23"166. Per appena 167 millesimi, Bamber si è piazzato al secondo posto completando una prima fila tutta Cadillac. Autore del riferimento nelle terze prove libere, Mathieu Jaminet ha issato la Porsche 963 LMDh al terzo posto. Anche se nella prima sessione di Hyperpole a far gelare il sangue agli uomini del team Penske era stato Julien Andlauer che, suo malgrado, è rientrato ai box senza la posteriore destra



. Autore del settimo crono il calabrese ha provato a dare il massimo ma, quest'oggi, la Ferrari 499P non è apparsa competitiva. Ne è un'ulteriore dimostrazione l'eliminazione sia di Alessandro Pier Guidi, undicesimo al termine della prima sessione, che dell'alfiere di AF Corse Yifei Ye.

A completare la top-10 troviamo Felipe Drugovich, al volante della Cadillac V-Series.R , seguita dalla Alpine A424 LMDh di Frederic Makowiecki e dalla Toyota di Sebastien Buemi. Quest'ultimo senza un crono in seguito a un lungo che l'ha visto uscire nelle vie di fuga di Mulsanne. Oltre alle due Ferrari 499P, tra gli eliminati troviamo anche Paul-Loup Chatin, sulla Alpine, e la Cadillac guidata da Ricky Taylor. Fanalino di coda tra le Hypercar la Aston Martin Valkyrie di Marco Sørensen.



Porta la firma del team TDS Racing la pole in LMP2. Nel primo segmento, di 20 minuti, Clement Novalak ha stampato il terzo crono accedendo, così, alla seconda sessione. È quindi toccato a Mathias Beche per migliorare ulteriormente la prestazione. Lo svizzero, proprio sotto la bandiera a scacchi, è riuscito a siglare la Hyperpole in 3'35"062. Beche ha inoltre stabilito anche il riferimento della classe ProAm beffando, di quasi tre decimi, l'alfiere dell'Inter Europol Competition Tom Dillmann. Velocissimo nella qualifica di ieri, Louis Deletraz non è riuscito a ripetere si chiudendo la sessione odierna al terzo posto.

A seguire le Oreca 07 dello United Autosports con Ben Hanley e Pietro Fittipaldi. Tom Blomqvist ha piazzato al sesto posto il prototipo del CLX Pure Rxcing precedendo l'Oreca del team AF Corse, portata in pista da Mathieu Vaxiviere, e la vettura del RLR M Sport. A non accedere alla seconda sessione di Hyperpole troviamo entrambe le Oreca dell'Algarve Pro Racing oltre al team Idec Sport e al VDS Panis Racing.



Parla italiano la LMGT3. A monopolizzare le prime tre posizioni sono stati i nostri portacolori. Con un crono di 3'52"789 Mattia Drudi ha piazzato la sua Aston Martin Vantage GT3 in Hyperpole. Alla sua prima partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, il riminese è stato il più rapido precedendo la Ferrari 296 GT3 di Alessio Rovera. Terzo crono per un consistente Valentino Rossi che ha rilevato il volante della BMW M4 GT3 da Kelvin van der Linde, autoreificato del riferimento nel primo segmento.

Class Silver, Rossi si è permesso di mettersi alle spalle diversi piloti Platinum a partire dal suo ex compagno di squadra Maxime Martin, quarto con la Mercedes AMG GT3 del team Iron Lynx, e il campione in carica Richard Lietz, sulla Porsche 911 GT3 del Manthey, il TF Sport è stata l'unica altra squadra ad affrontare la seconda sessione di Hyperpole con un pilota Silver. Ciò nonostante, Rui Andrade ha piazzato il sesto crono precedendo la McLaren 720S di Marino Sato e la. Lexus di Jack Hawksworth

Chris Froggatt, sulla Ferrari 296 GT3 del Tempesta Racing, è stato il primo non accedere alla sessione finale della Hyperpole. Fuori dai giochi anche la Ford Mustang di Giammarco Levorato e la McLaren di Sebastien Baud. Peccato per Francesco Castellacci. Il pilota Ferrari AF Corse è subito uscito nella ghiaia causando l'esposizione della bandiera rossa

Giovedì 12 giugno 2025, Hyperpole

1 – Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'23"166 - H
2 – Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'23"333 - H
3 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'23"475 - H
4 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'23"659 - H
5 – Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'23"983 - H
6 – Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'24"009 - H
7 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'24"213 - H
8 – Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series. R) – Whelen – 3'24"380 - H
9 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'24"398 - H
10 – Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – Senza tempo - H
11 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'24"143
12 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'24"153
13 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'24"327
14 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'24"811
15 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'25"258
16 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'35"062 - H
17 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'35"333 - H
18 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'35"421 - H
19 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"459-H
20 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"615 - H
21 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'36"184 - H
22 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corsa – 3'36"993 - H
23 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'38"922 - H
24 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'36"675
25 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'36"834
26 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'36"844
27 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'37"120
28 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 3'52"789 - H
29 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'53"085 - H
30 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'54"966 - H
31 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'54"998 - H
32 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'55"140 - H
33 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'55"740 - H
34 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'55"965 - H
35 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 4'03"660 - H
36 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'55"853
37 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'56"160
38 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'56"171
39 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – Senza tempo