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5 Lug [12:18]

Norris sempre più protagonista:
ha impressionato anche Hamilton

Jacopo Rubino - XPB Images

Il complimento più bello è venuto da Lewis Hamilton, che gli è stato dietro venti giri: "Che gran pilota", ha detto di lui il campione del mondo in carica via radio al proprio ingegnere, in piena gara. Non capita tutti i giorni. Lando Norris al Gran Premio d'Austria ha poi conquistato il terzo podio dell'anno, proseguendo nel solco di una stagione fin qui sontuosa al volante della McLaren: è quarto in classifica, è l'unico sempre a punti nel 2021, sta mostrando una costanza di rendimento invidiabile, ma anche la capacità di piazzare splendidi acuti.

Hamilton era riuscito a passare davanti, poi ha sofferto problemi di carico aerodinamico, e quindi è stato risuperato. Ma questo non sminuisce il risultato di Norris: "Lo abbiamo raggiunto grazie al nostro ritmo, per la nostra competitività, e abbiamo lottato fino alla fine. Abbiamo compiuto un passo avanti rispetto al precedente weekend, la macchina era migliore da guidare sia sul giro secco che sulla distanza. In qualifica siamo passati da due decimi e mezzo di distacco a mezzo decimo", ha raccontato il giovane inglese. Sì, perché sabato la pole-position gli era sfuggita per appena 48 millesimi, battuto da Max Verstappen, ma con la soddisfazione di aver messo dietro le due Mercedes con cui la sua MCL35M condivide la power unit.

Per domenica, con atteggiamento prudente, l'obiettivo era terminare nei primi 5, considerando Red Bull e Mercedes di un altro livello. E invece... "siamo stati più veloci di quanto ci aspettassimo. Max era fuori portata, la Mercedes ha sofferto un po' di più e noi ci siamo avvicinati. Probabilmente è la prima volta in tanti anni in cui gli abbiamo tenuto testa".

Ma dopo il traguardo c'era anche un po' di delusione: "Potevo essere secondo", ha fatto notare Lando, in riferimento alla penalità di 5" ricevuta per il ruota a ruota con Sergio Perez, andato sulla ghiaia in curva 4. Una sanzione che in tanti, nel paddock, non hanno condiviso, e senza la quale sarebbe giunto davanti a Valtteri Bottas. Persino dal fronte Red Bull, con Verstappen e il consulente Helmut Marko, sono arrivate parole di appoggio. "Non credo sia stato un mio errore, il rischio di andare all'esterno era di Sergio: sa che lì c'è la ghaia. Anche guardando le categorie minori, chi prova la mossa in quel punto se non ci riesce va oltre il cordolo, e io non l'ho nemmeno accompagnato", ha insistito il pupillo di Zak Brown.

La strada però è tracciata. Crescendo assieme alla McLaren, che lo ha già blindato con un rinnovo pluriennale, Norris sta ormai entrando nella cerchia dei principali protagonisti della F1. Non più solo per l'innata simpatia, o per le "performance" negli e-sports, ma per ciò che mostra al volante. "Ora sono più concentrato su me stesso, e questo significa trascorrere più tempo con gli ingegneri e meno a scherzare. Non smetto di divertirmi, ma sono più focalizzato sulle cose essenziali", raccontava di recente. La maturazione sta dando i suoi frutti, e forse è solo l'inizio.